In Italia raramente i concorsi di architettura portano ad opere costruite.
In un articolo pubblicato nel mese di Novembre abbiamo evidenziato, con un caso pratico, come in Spagna ci siano attente e corrette procedure per affidare la progettazione, e la conseguente realizzazione, di opere di valore architettonico, opere che in un periodo medio di 3-5 anni dall'aggiudicazione del contratto vengono consegnate alla collettività, con benefici di natura sociale ma anche, molto spesso, di indotto economico.
In Italia, situazione ben nota e riportata molto spesso dalla stampa specializzata, già il ricorso al concorso di idee o di progettazione è piuttosto raro - a differenza di paesi come la già citata Spagna, la Francia, l'Inghilterra e la Germania – ma la cosa più grave e triste è che spesso i grandi progetti assegnati per concorso, e che vedono la partecipazione di grossi nomi di livello nazionale ed internazionale, spesso si perdono per strada e non vengono portati a compimento, per problematiche varie che vanno dalla mancanza di fondi al cambio di intenzioni conseguente al cambio di amministrazione.
Un rapido excursus agli ultimi dieci anni, ad esempio ci rivela alcune delle più interessanti incompiute: a Torino, nell'anno 2000, è stato bandito un concorso internazionale in due fasi per la progettazione di un Centro Culturale comprendente la Biblioteca Civica centrale ed una nuova Sala Teatrale.
Con 311 gruppi partecipanti provenienti da tutto il mondo tra cui diversi progettisti di fama internazionale, a marzo del 2001 il Concorso vide l'aggiudicazione del primo premio e del conseguente incarico per la progettazione esecutiva al gruppo capitanato dall'architetto milanese Mario Bellini.
L'edificio, che in fase di bando era stato stimato sarebbe costato oltre 200 miliardi di lire, è un interessante compromesso tra classicità e solidità di impianto planimetrico e la scelta di soluzioni tecniche e formali di sapore contemporaneo, in particolare per la facciata della Biblioteca verso il parco pubblico attiguo.
Nonostante la progettazione esecutiva sia stata completata nell'anno 2005, a tutt'oggi non risulta siano iniziate le attività di cantiere, noncuranti del fatto che, nelle intenzioni iniziali dell'amministrazione torinese dell'epoca, l'opera sarebbe dovuta essere uno dei fiori all'occhiello da sfoggiare per le olimpiadi invernali dell'anno 2006.
Restando nel settore delle Biblioteche, a Milano, nell'anno 2001, fu bandito un Concorso internazionale per la progettazione della BEIC, Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, con l'intenzione di dotare il capoluogo lombardo di una struttura moderna ed innovativa che raccogliesse in un unico contenitore libri, periodici, testi digitali e banche dati. Il progetto vincitore, dello studio Bolles & Wilson, vede una sommatoria raffinata e non accademica di volumi non geometrici, nei quali prevalgono con forza i percorsi e gli spazi comuni.
Con la progettazione esecutiva completata nell'anno 2006, le fasi di costruzione prevedevano almeno 3 anni di attività di cantiere, dal 2008 fino alla fine del 2010, per un'apertura al pubblico prevista per il 2011.
Nonostante le buone intenzioni e le previsioni di qualche anno fa, fino all'estate scorsa non era stato neanche comunicato l'avvio del cantiere, sembra sempre per problemi di mancanza di fondi, tanto è vero che nel luglio 2010 un gruppo di parlamentari ha sottoposto un'interrogazione ai Ministri per i beni Culturali, per le Infrastrutture e per l'Economia affinchè il Governo finanzi un'opera così importante e già parzialmente dotata di fondi propri per la costruzione.
Intanto, mentre sembra che il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, dopo aver inizialmente dichiarato di voler azzerare i risultati del concorso per la sede unificata degli uffici e servizi del comune di Roma, progetto denominato Campidoglio 2, stia ora cercando di coinvolgere in qualche forma il raggruppamento vincitore MCA-Studio Altieri, provando a far confluire gli studi fatti per il maxi-concorso del 2008 nella nuova procedura di project financing in atto, a Napoli l'area di Bagnoli, fulcro del più importante progetto di riconversione di un'area industriale dismessa della ex-capitale del regno delle due Sicilie, vede l'inaugurazione dei primiinterventi costruiti, ma è ancora in attesa del completamento della gran parte dell'area destinata a parco pubblico.
Per ulteriori informazioni:
Bellini.it
www.beic.it