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Gli oggetti di arredamento (mobili, imbottiti, lampade, accessori, ecc.), hanno da sempre contraddistinto l'evoluzione del concetto del Design nel corso degli anni.
È pur vero tuttavia che, nella vasta panoramica commerciale, alcuni di questi prodotti non hanno inciso in maniera decisa sul carattere estetico e funzionale di questo settore.
In altri casi invece, alcuni degli oggetti più rappresentativi, sono divenuti dei simboli iconografici, forti di una loro personalità creativa e in grado, ancora adesso, di segnare il mercato del mobile.
Questa condizione è stata resa possibile anche dall'attività di famosi designer che, di fatto, sono entrati a pieno titolo nella storia dell'architettura contemporanea.
A parte questi aspetti, non bisogna dimenticare che la vena creativa non si è esaurita, ma è presente anche ai nostri giorni, con nuove proposte di assoluto interesse estetico e funzionale.
Per evidenziare queste condizioni, si propongono dei temi aventi come riferimento l'attività di uno dei grandi maestri come Achille Castiglione, di un oggetto creato diversi anni fa (ma ancora attuale), oltre l'esempio di un prodotto recente.
La Fondazione Achille Castiglioni, in occasione del Salone del Mobile 2012, e con l'obiettivo di aprire ai giovani progettisti, metterà a disposizione lo Studio Museo Achille Castiglioni, per ospitare un'esposizione di oggetti legati alla filosofia del Designer.
Per questo spazio è stato selezionato il giovane progettista Lorenzo Damiani, che avrà modo di condividere il suo lavoro e l'attività creativa con le numerose persone che interverranno al Salone del Mobile.
La mostra dal titolo, Lorenzo Damiani: senza stile (dal 17 aprile al 5 maggio 2012), facente parte della rassegna È passato di qui…, conterrà dei progetti (prodotti o autoprodotti) e alcuni inediti, che raccontano in sintesi il suo iter progettuale.
Tramite queste idee si cercherà di dare un concetto sull'idea attuale di creatività, anche mediante analogie tra la progettazione di Damiani e Castiglioni.
L'obiettivo chiaramente non è semplice, poiché ogni idea è simbolicamente legata al suo tempo, ma tuttavia si ha la certezza che, anche oggi, è possibile creare con serietà, mista a passione e ironia.
L'esposizione a cura di Giovanna Castiglioni e Lorenzo Damiani, ha come partner Diamantini & Domeniconi e Calvasina che, per l'occasione, entrano a far parte di una squadra molto attiva a sostegno di questo progetto presentando alcuni nuovi oggetti di L. Damiani.
In questo spazio ci si occupa della lampada Bolle, nata da un progetto di Joe Colombo nel 1964, ed ispirata all'entusiasmo per i progressi tecnologici dell'epoca (tra cui quelli spaziali), e oggi rieditata da Pallucco.
Questo corpo illuminante, da appoggio a terra, è costituito da una struttura tubolare interna in metacrilato satinato estruso, e su cui ruotano liberamente sette anelli esterni in alluminio, forati e verniciati lucidi nel colore bianco o nero.
L'efficienza pratica di quest'oggetto è dovuta a due lampadine fluorescenti lineari (T5 a basso consumo) posti nel corpo centrale, e da una lampadina alogena (da 100 W), collocata nella parte superiore.
Tra le note particolari di quest'oggetto, oltre alle caratteristiche funzionali, vi sono l'eleganza stilistica delle forme e la purezza dei due colori disponibili (bianco e nero) che permettono la caratterizzazione dell'ambiente in cui sono inseriti.
Questo concetto creativo, segna anche parte delle nuove proposte commerciali, poiché segue una filosofia non di semplice effetto estetico ma di componente caratteriale.
Un esempio ne è la collezione di sedute Zoe di Verzelloni, che, nel corso degli anni, è diventata un must sul mercato degli imbottiti, e che vanta anche numerose imitazioni.
L'obiettivo, infatti, è di riprodurre le caratteristiche salienti di questo prodotto, sinteticamente definite in: design informale ma elegante, imbottitura molto confortevole, versatilità della forma e infinita gamma di rivestimenti.
Zoe nasce nel 2006, sotto forma di poltrona, e si sviluppa negli anni a seguire con Zoe large, Zoe baby e Zoe chaise-longue.
È una primogenita di un'intera collezione d'innovative sedute nate dal progetto dello studio spagnolo Lievore_Altherr_Molina che l'ha pensata priva di struttura.
Studiata per recuperare l'attitudine rilassata tipica degli anni '60, la Zoe, dal design elegante, si caratterizza anche per l'ergonomia variabile (resa possibile dal movimento delle piccole sfere interne che ne adattano la sagoma), e dall'essere completamente sfoderabile.
È inoltre disponibile nella versione base con cuciture al vivo o col tradizionale bordino tessuto su tessuto.
La struttura, realizzata senza nessun telaio di sostegno, è modellata da una fodera in cotone 100% Twill, confezionata con cinque camere separate e contenenti perline di polistirene espanso.
Il tessuto di rivestimento (Rubelli) è disponibile nella collezione: Galeazza (rigato bianco e rosso), Caorlina (tinta unita), e Bissona.
Ciascuna di queste finiture si distingue per colori, texture, disegni, e motivi di assoluto rilievo estetico.
Oltre a queste coperture, Verzelloni offre altre possibilità di rivestimenti di qualità come feltro, pelle, tessuto, e un'ampia gamma di varianti colore.
Per ulteriori informazioni consultare i seguenti siti:
achillecastiglioni
pallucco
verzelloni
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