L'etichetta energetica, obbligatoria da vari anni per tutti gli elettrodomestici, non è l'unico elemento di valutazione per l'acquisto di un climatizzatore.
Acquistando un climatizzatore, o un qualsiasi altro elettrodomestico, possiamo facilmente osservare che entrambi sono dotati di una etichetta ne descrive le prestazioni energetiche.
Da diversi anni l'etichetta energetica, che descrive i rendimenti in termini di consumo delle macchine, è obbligatoria per le macchine di climatizzazione estiva ed invernale; tra le classi energetiche riportate sulle etichette, le migliori in termini di risparmio energetico sono, naturalmente, quelle associate alle fasce superiori (ad esempio A, A+ etc.).
Le prestazioni associate alle icone grafiche riportate sulle etichette energetiche sono effettivamente tali solo se vengono rispettate rigorosamente le indicazioni circa il corretto utilizzo degli elettrodomestici a cui si riferiscono, a cominciare dall'installazione degli stessi.
In commercio sono disponibili innumerevoli tipi di macchine per la climatizzazione, sia estiva che invernale, e a parità di potenza, modalità di installazione e modalità di utilizzo i rendimenti di tali macchine possono essere notevolmente diversi tra loro.
I parametri EER (Energy Efficiency Ratio) e COP (Coefficient Of Performance), riportati nelle etichette energetiche, esprimono le capacità di prestazione in raffrescamento ed in riscaldamento delle macchine di climatizzazione. Più sono alti tali parametri e maggiori sono rendimenti termici a parità degli assorbimenti elettrici.
Consigli acquisti climatizzatori
È opportuno scegliere macchine i cui costruttori siano iscritti all'Associazione di Certificazione dei dati tecnici Eurovent.
Questo rappresenta una importante tutela per il consumatore nella scelta del prodotto, poiché i dati riportati sull'etichetta energetica o dichiarati sui cataloghi sono sottoposti a controlli periodici.
Inoltre, è importante scegliere climatizzatori prodotti da aziende che offrono un buon Servizio Assistenza capillare sul territorio, per evitare che il climatizzatore resti in panne nel momento in cui se ne ha più bisogno.
A tal proposito è opportuno anche ricordare che un buon climatizzatore può funzionare bene per moltissimi anni, ma per fare questo ha bisogno di una buona e costante manutenzione.
È opportuno scegliere climatizzatori che utilizzino la tecnologia Inverter, che regola la potenza di funzionamento al variare dei carichi termici, riducendo così i cicli di accensione e spegnimento.
Tale tecnologia è effettivamente vantaggiosa rispetto a quella del tipo on-off se le macchine sono accese per periodi relativamente lunghi, almeno quattro o sei ore al giorno.
La tecnologia a pompa di calore, in grado di raffrescare d'estate e di riscaldare nelle stagioni intermedie ed anche d'inverno recuperando calore dall'ambiente esterno, è ormai quella più diffusa per la climatizzazione.
Per climatizzare più ambienti, è opportuno installare un'unità interna in ogni stanza. In tal modo è possibile gestire ogni ambiente in maniera indipendente.
Ciò può essere effettuato con più unità interne che lavorano con un'unica unità esterna o con una unità esterna associata ad ogni unità interna. Nel primo caso si hanno maggiori vantaggi in termini di ingombro e consumi.
È sempre bene verificare che la potenza della macchina scelta sia adeguata alle reali esigenze di climatizzazione del locale, pena inutili sprechi di energia.
Un climatizzatore sovradimensionato costa e consuma di più, è più rumoroso e spesso ha un'unità esterna più grande.
A tal proposito è facile trovare, anche su Internet, piccole e semplici guide che supportano sulla scelta delle macchine di climatizzazione in funzione delle caratteristiche dei locali da servire.
Per il comfort generale, la silenziosità dei macchinari è una caratteristica che non va mai trascurata nella scelta di un climatizzatore.
Il livello di rumorosità di un climatizzatore è espresso in decibel.
Come riferimento possiamo considerare che 20 decibel corrispondono al rumore generato dal fruscio delle foglie mentre 50 decibel corrispondono al quello tipico del lavoro da ufficio.I moderni climatizzatori, di potenza nominale dell'ordine di qualche kW, hanno livelli minimi di rumorosità che si attestano su valori compresi tra i 19 ed i 30 decibel.
Dove, come e da chi è installato un climatizzatore o una pompa di calore sono fattori che ne influenzano il corretto funzionamento.
Un bravo termotecnico saprà coniugare le esigenze di spazio con quelle estetiche e con quelle che permettono il corretto funzionamento del climatizzatore.