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La lavastoviglie è una di quelle invenzioni che ci ha cambiato la vita.
Se fino a qualche anno fa poteva essere considerato un lusso, ormai questo elettrodomestico è presente nella maggior parte delle case, e si fa davvero fatica a rinunciarvi.
Trattandosi di un apparecchio che comporta notevoli consumi idrici e di elettricità è necessario però utilizzarlo in modo corretto, anche per evitare malfunzionamenti e garantirne una lunga durata.
Saper scegliere il giusto ciclo di lavaggio, caricare correttamente le stoviglie dopo averle sciacquate accuratamente, effettuare piccole operazioni di manutenzione ordinaria e svolgere ogni tanto una pulizia completa sono pratiche indispensabili che andrebbero svolte.
Vediamo insieme come usare la lavastoviglie in modo adeguato.
Come ridurre i consumi energetici della lavastoviglie? Il primo consiglio è quello di passare sotto il getto d'acqua piatti e stoviglie e di lasciare per un po' in ammollo le pentole particolarmente unte e incrostate prima di riporle nella lavastoviglie.
In questo modo si può diminuire il quantitativo di detersivo lavastoviglie, a beneficio di ambiente e portafogli, evitare la funzionalità del prelavaggio ed effettuare il lavaggio a bassa temperatura, che comporta un minor consumo di elettricità: una temperatura di 45° è più che sufficiente.
Sarebbe bene anche eliminare l'asciugatura con aria calda. Per far asciugare le stoviglie basta aprire lo sportello alla fine del lavaggio. In questo modo si può diminuire il tempo del ciclo di circa 15 minuti, risparmiando un gran quantitativo di energia. In alternativa, se il vostro elettrodomestico lo prevede, usare l'opzione di asciugatura ad aria fredda.
Un altro accorgimento da mettere in pratica è quello di usare la lavastoviglie sempre a pieno carico. È un inutile spreco metterla in funzione per pochi piatti e bicchieri, che potete anche lavare a mano in pochissimo tempo.
Meglio infine fare funzionare l'elettrodomestico nelle ore notturne, quando il costo dell'energia è generalmente più basso. L'unica accortezza è quella di verificare che il rumore non disturbi il sonno dei vicini!
Usare correttamente la lavastoviglie significa anche saper scegliere, in base alle esigenze e ai casi specifici, il giusto ciclo di lavaggio. Non tutti i modelli sono caratterizzati da tante funzionalità ma nella scelta di questo elettrodomestico è un aspetto che non andrebbe trascurato.
Vediamo le principali funzioni di lavaggio lavastoviglie che dovrebbero essere presenti.
Il ciclo di ammollo è pensato per eliminare i residui di cibo nelle stoviglie che abbiamo riposto nella lavastoviglie in attesa di caricarla completamente e poter procedere al lavaggio.
Ma, come abbiamo già detto, nei limiti del possibile, andrebbe evitato per ridurre sprechi di energia.
Il ciclo breve può essere utilizzato solo nel caso di piatti, bicchieri, posate e pentole poco sporche, non unte né incrostate.
Il ciclo eco è allo stesso modo consigliabile quando le stoviglie non sono troppo sporche, perché il lavaggio viene effettuato a una temperatura più bassa di quella di un ciclo normale.
Ma, a meno che non si debba sgrassare a fondo, può essere svolto con tranquillità anche quotidianamente.
Il ciclo energico, quando presente, è al contrario un lavaggio ad alta temperatura, in genere intorno ai 70° e va scelto solo in caso di stoviglie unte e incrostate. Da usare con moderazione, insomma.
Generalmente sono poi previsti cicli di asciugatura che però, come abbiamo già detto, sarebbe meglio evitare per ridurre i consumi energetici. Non serve asciugare le stoviglie quando possiamo semplicemente aprire lo sportello e aspettare che si asciugano all'aria, come i vecchi metodi insegnano.
Nella maggior parte dei casi infine, la lavastoviglie è dotata di funzioni che consentono di programmare il lavaggio, nel caso in cui vogliamo che venga svolto in un preciso momento e non abbiamo possibilità di attivarlo manualmente.
Molto interessante è poi la funzione Fuzzy Logic, che però è presente soltanto in alcuni elettrodomestici. Si tratta di un sistema elettronico dotato di sensori che consente di valutare automaticamente la quantità del carico, il grado di sporco delle stoviglie, ecc. e di attivare di conseguenza il ciclo di lavaggio ritenuto migliore per ottimizzare le prestazioni della lavastoviglie, riducendone i consumi.
Bisogna innanzitutto ricordarsi che non tutte le stoviglie possono essere lavate in lavastoviglie. Qualche esempio?
Legno, porcellana decorata a mano, ceramica, alluminio, ferro e metalli laccati sono materiali da escludere a priori. Andrebbero poi evitate tutte le stoviglie particolarmente delicate o con decorazioni di un certo valore.
Detto ciò, vediamo qualche regola generale sul come caricare la lavastoviglie in modo corretto.
La conformazione stessa della lavastoviglie suggerisce il posizionamento dei vari pezzi. È consigliato riporre bicchieri, tazze ciotole nel piano superiore, che generalmente è quello più basso.
Ricordiamoci ovviamente che vanno riposti a testa in giù, per evitare che si riempiano di acqua. Stessa regola vale per pentole e tegami, che solitamente vanno riposti nel piano inferiore.
È importante non sovrapporre i pezzi tra loro, altrimenti non riusciranno a pulirsi bene, cercare di ancorare in qualche modo gli elementi più fragili o leggeri che potrebbero rischiare di andare a sbattere con il resto nel corso del lavaggio.
E infine bisogna fare attenzione ai materiali, evitando ad esempio di mettere i recipienti di plastica vicino alle resistenze, perché rischiano di fondersi.
Per garantire un buon funzionamento e una lunga durata della lavastoviglie bisogna effettuare una costante manutenzione, oltre al prestare attenzione ad alcune norme di sicurezza.
Prima di installare la lavastoviglie andrebbero verificate alcune condizioni, come una corretta messa a terra e il fatto che il tubo di scarico non risulti piegato né compresso in nessun punto.
Andrebbe poi evitato l'uso di adattatori per prese di corrente ed è sempre buona norma staccare la spina, chiudere l'acqua e lasciare lo sportello socchiuso nel caso di inutilizzo prolungato dell'elettrodomestico.
Fra la manutenzione ordinaria, c'è la pulizia del filtro, nel caso in cui non sia autopulente.
Per prevenire la formazione del calcare è bene usare prodotti appositi o aggiungere al detersivo lavastoviglie un cucchiaino di bicarbonato.
Può sembrarvi un paradosso l'idea di pulire un elettrodomestico che ha come scopo quello di pulire. Ma, nonostante sia costantemente a contatto con il sapone, anche la lavastoviglie ha bisogno di tanto in tanto di essere pulita.
Pulire la lavastoviglie significa sgrassarla, disinfettarla ed eliminare eventuali residui di cibo e di calcare.
Se non amate prodotti specifici disponibili in commercio o varie tipologie di detersivo lavastoviglie con proprietà sgrassanti e sterilizzanti, è sempre possibile affidarsi ai prodotti naturali, facilmente reperibili, economici e assolutamente efficaci.
Gli ingredienti 'magici' sono i soliti: aceto e bicarbonato. Entrambe hanno proprietà igienizzanti e di eliminazione di cattivi odori e calcare.
Come pulire la lavastoviglie con aceto e bicarbonato? I metodi sono diversi.
Se volete svolgere una pulizia sommaria, basta prendere un panno imbevuto di aceto di vino bianco, passarlo sulla superficie interna della lavastoviglie, lasciare agire per qualche minuto e sciacquare.
Per una pulizia completa della lavastoviglie è possibile invece fare un ciclo a vuoto versando nella vaschetta del detersivo lavastoviglie un litro di aceto bianco. Questo tipo di lavaggio è particolarmente consigliato dopo lunghi periodi di mancato utilizzo dell'elettrodomestico.
Gli stessi procedimenti possono essere svolti sostituendo il bicarbonato all'aceto. In caso di lavaggio completo, le dosi del bicarbonato dovrebbero essere intorno ai 50 grammi, ma dipende dalla grandezza e capacità della lavastoviglie.
Il bicarbonato è un ottimo alleato, sempre e comunque. Il consiglio è quindi quello di utilizzarne qualche cucchiaino in qualsiasi lavaggio lavastoviglie: oltre ad agire come anti-calcare, è un ottimo alleato contro i cattivi odori!
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