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In merito alla finitura legno naturale in fai da te, essa è un'operazione piuttosto articolata. La finitura non è un procedimento fisso e immutabile, ma sottostà a dei fattori, come ad esempio l'uso esterno piuttosto che interno, il tipo d'articolo in legno da rifinire, l'aspetto che si voglia attribuire oltre alla sensazione tattile che si creerà per quando lo si tocca.
La tematica è davvero molto estesa, ma si cercherà di racchiudere quelli che sono i principi cardine. Per una prima considerazione, distinguiamo se si tratta di un manufatto appena realizzato, oppure di un restauro.
Se da porre all'esterno, la finitura legno naturale dovrà espletare anche una funzione protettiva, salvo che il tipo di legno non lo necessiti. Si valuterà allo scopo anche la presentabilità del manufatto.
Ossia se il medesimo debba essere integralmente esposto, e con una funzione prettamente estetica, oppure se sia un elemento strutturale, e magari ricoperto.
Anche nell'ultimo caso, ad esempio, il prodotto non necessiterà di una protezione per legno.
Anche le valutazioni sullo stile da assegnare, o se si tratta di restauro, da riportare a nuovo, sarà preponderante.
Parliamo qui dei mobili per interni, ovviamente. Nel restauro dovrà essere rigorosamente riprodotta la finitura originale del mobile, quella assegnata in fase di fabbricazione. Mentre molte volte si vuole recuperare dei vecchi mobili, dalle superfici non proprio presentabili.
Il caso andrà affrontato all'opposto, cioè si opererà un rifacimento complessivo dell'aspetto estetico, proprio grazie ad una finitura del tutto nuova.
La finitura al tatto del legno è anch'essa molto importante per creare allineamento rispetto alle aspettative dell'utenza. Essa si avvale di procedimenti peculiari, quali la levigatura e la piallatura.
Levigare la superficie del legno è in molti casi fondamentale per la finitura
Il risultato non sarà sempre uguale, univocamente determinato. Può trattarsi, per il risultato, d'una superficie liscissima, a specchio, ma anche di una superficie più ruvida.
Tra le superfici di mobili in legno di questa categoria, quella che rimane più grezza è la superficie a buccia d'arancio. A determinare la differenza saranno anche gli strumenti impiegati, oltre alle relative tecniche.
Per fare anche qui degli esempi, una superficie a tratti ruvida può essere creata tramite apposite rigature di vernice, oppure si possono selezionare un rullo per la verniciatura che impatti con una granulosità dello strato di vernice applicato.
Alla base della finitura c'è il prodotto impregnante.
Esso è volto a proteggere il legno e può anche modificarne la tinta naturale, facendolo apparire come maggiormente pregiato. L'impregnante lascia vedere le venature del legno, ma specialmente quello della tipologia deak, che le valorizzerà molto nel risalto.
Trattamento legno esterno e protezione superiore, in finitura
L'impregnante penetra nelle fibre lignee, dove agisce, e per farlo è importante che non sia stata passata la mano di un prodotto incompatibile, come un impermeabilizzante.
L'impregnante poi, se posto a fondamento e preparazione della successiva verniciatura, farà anche sì che la pittura medesima aderisca meglio e con uniformità alle superfici, evitando sbavature. Il risultato migliore si avrà chiaramente sul legno quando è nuovo.
Ma con operazioni più elaborate, stendendo l'impregnante e poi un paio di mani di vernice di un particolare colore scelto, si può portare a nuova vita l'oggetto, elemento o complemento d'arredo.
È in particolare nel trattamento legno esterno che l'impregnante assumerà una funzione protettiva. In altri termini, per il trattamento legno esterno, si dovrà scegliere un impregnante particolarmente protettivo del legno.
In merito a come impermeabilizzare il legno, applicata la finitura ordinaria, si può poi stendere la passata di un apposito prodotto impermeabilizzante per il legno, tenendo conto delle indicazioni riportate sul barattolo e in relazione alla tipologia di legno.
Per i mobili da esterno, infatti, non solo si dovrà scegliere l'impregnante più consono alla categoria, ma è molto spesso consigliabile anche la stesura di un prodotto impermeabilizzante.
Ci si dovrà quindi chiedere come impermeabilizzare il legno specie laddove il mobile sia continuamente esposto a intemperie e possibili precipitazioni.
Si possono usare come impregnanti le vernici trasparenti. Esse non altereranno lo stato del legno, sul versante estetico, ma lo valorizzeranno, oltre ad apportare le altre azioni tipiche di un impregnante.
Verniciare legno con vernice trasparente
Verniciare legno con questa soluzione comporterà però che non si proverà la sensazione di toccare il legno, e sembrerà più che altro di toccare una superficie di plastica con la parvenza del legno.
E inoltre, per verniciare legno con le vernici trasparenti, vi sarà un procedimento a sé peculiare per il legno nuovo. Molto meglio infatti apporre uno strato di verniciatura preliminare, prima d'applicare lo strato trasparente.
Abbiamo detto che la vernice trasparente non altera lo stato del legno, ma qualora quest'ultimo risulti nuovo, sarà diverso. Con la sua chiarezza, lo strato di vernice opaca si rivelerà opacizzante.
La finitura riveste una funzionalità protettiva che viene in subordine, laddove si tratti di un manufatto che trova collocazione internamente alla casa.
Di conseguenza, si sceglierà un tipo d'impregnante che esalti soprattutto la bellezza estetica.
Finitura e colorazione del legno in un mobile per interni
La finitura di tali mobili o manufatti si presenta però più complicata.
È infatti un'operazione che viene assegnata solitamente a dei professionisti di settore. Si esige un tocco esperto e delicato, e molta precisione, sia che il mobile sia appena costruito che da sottoporre a restauro o recupero.
Se il legno è nuovo, si usa un mordente che faccia comparire una finitura di pregio, prima di completare l'opera con prodotti specifici ulteriori, quali cere e oli, che siano neutri (laddove si voglia lasciare intatta la colorazione del legno originale, solo metterla in una nuova luce) o pigmentati (se si desidera conferire una particolare colorazione del legno).
Vi sono poi i casi in cui non si voglia mostrare il legno, come ad esempio le realizzazioni in fibra di legno di media densità (MDF).
Si pensi alle mensole o ad altre realizzazioni con questo materiale. È anche il caso di strutture in legno multistrato, dai bordi non rifiniti.
Applicazione di vernice coprente
Si applica qui una vernice colorata coprente, come fase finale della finitura.
Sono poi gli stessi prodotti ad essere usati per il recupero e il rinnovo totale dei mobili vecchi, esteticamente non in buono stato, come già fatto notare.
Gli strati di finitura, con i vari prodotti necessari in relazione al materiale e altre esigenze per l'articolo in legno, possono essere applicati in vari modi, ognuno corrispondente a un particolare attrezzo adoperato.
Ci sono vari strumenti alternativi per la finitura del legno
Se si tratta di passare l'impregnante, la mano può essere applicata col pennello, col rullo, con lo spruzzo, oppure a tampone. Per la vernice coprente è esclusa fra queste la modalità a tampone, ma sono fatte salve tutte le altre.
Per gli altri prodotti spesso richiesti nella finitura, quali cere ed oli, l'applicazione può avvenire a pennello o a tampone. Questi prodotti necessiteranno poi di un'ulteriore fase, poiché si richiede di passare un panno pulito, morbido, sulla superficie a fine trattamento.
Il pennello serve per rifinire ogni angolo della superficie. È necessario che esso sia di buona qualità e che sia anche compatibile con il tipo di strato da applicare.
Per una verniciatura maggiormente uniforme, meglio il rullo. Ma solamente se non vi sia necessità di definire con precisione determinati angoli.
Inoltre, se lo strato da applicare è un po' troppo liquido, il rullo tende a schizzare.
Per le finiture che dovranno penetrare nelle fibre del legno, si usa il procedimento a tampone. Si bagnerà uno straccio con il prodotto, per come si desidera, e poi lo si può passare con movimento a tampone, appunto.
Il bello è che si può rimuovere dopo tranquillamente l'eccedenza, quindi non preoccupiamoci di aver bagnato troppo lo straccio.
La finitura a spruzzo è quella migliore in relazione alla resa estetica, ma bisogna preparare il prodotto da erogare con la viscosità adatta, regolare la pistola a spruzzo in relazione proprio alla viscosità. Tenendo conto chiaramente delle peculiari indicazioni per il prodotto medesimo.
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