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Qual è l'incentivo fiscale riconosciuto dallo Stato per prevenire i furti all'interno delle nostre abitazioni?
È possibile detrarre le spese che consentono interventi volti a prevenire atti illeciti?
La risposta è positiva. Possiamo fare riferimento al bonus sicurezza che più propriamente rientra nel Bonus ristrutturazioni.
Si tratta dell'agevolazione fiscale riconosciuta fino al 31 dicembre 2024 che prevede la possibilità di fruire di una detrazione in misura pari al 50% delle spese sostenute per numerose tipologie di interventi, tra i quali quelli mirati a prevenire i furti in casa.
Previsto un limite di spesa pari a 96.000 euro.
Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta, a chi spetta e come farne richiesta.
Nell'ambito del Bonus ristrutturazioni, per i cui contenuti è possibile fare riferimento all'apposita guida messa a punto dell'Agenzia delle Entrate, rientra anche il bonus sicurezza, in vigore ancora per tutto quest'anno.
Si tratta del bonus riconosciuto al fine di ottenere uno sconto sulle spese sostenute in caso di interventi finalizzati alla prevenzione del rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi, come previsto dal TUIR all'articolo 16 – bis, comma 1 lettera f).
Si pensi a furti, rapine, violazioni di domicilio, ecc..
Dobbiamo ricordare che, come disposto dalla circolare n. 13 del 6 febbraio 2001 l'Agenzia delle Entrate precisa che per atti illeciti si intendono tutti i reati che determinino il superamento dei limiti fisici posti a tutela dei diritti della persona e che siano perseguibili da un punto di vista penale.
Tali interventi a tutela delle abitazioni possono essere realizzati sia all'interno di singole unità immobiliari, sia nell'ambito delle parti comuni di edifici condominiali.
Per aumentare la sicurezza della propria abitazione, in caso di realizzazione di interventi per i quali viene riconosciuto il bonus ristrutturazione si potrà beneficiare di una detrazione pari al 50% delle spese sostenute, rispettando il limite di spesa complessivo pari a 96.000 euro.
Il rimborso fiscale viene suddiviso in 10 quote annuali di identico importo.
Non sono ammessi sconto in fattura o cessione del credito.
I lavori che possono beneficiare della detrazione al 50% sono tutti quelli finalizzati a far sì che terzi soggetti non possano far ingresso nella propria abitazione al fine di compiere atti illeciti.
Gli interventi agevolabili sono:
Come ci comunica la stessa Agenzia delle Entrate, viene coperto con il bonus sicurezza sia l'acquisto dell'impianto che il costo per la sua installazione.
Nei limiti di spesa previsti dalla legge sono comprese le spese per acquisto e intervento ma sono escluse quelle necessarie per la sottoscrizione dei contratti stipulati con istituti di vigilanza.
Il beneficio fiscale non è connesso agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e pertanto per poter ottenere la detrazione non è richiesto che siano stati effettuati interventi di manutenzione, risanamento, recupero o ristrutturazione.
La buona notizia è che si può pertanto effettuare un intervento di installazione di una porta blindata o di vetri antisfondamento senza dover necessariamente ristrutturare casa.
Il bonus per poter installare tutti i sistemi finalizzati a proteggere la propria casa, come l'installazione di porte blindate e casseforti, oppure di sistemi di allarme e videosorveglianza o di altri sistemi di sicurezza, può essere richiesto da:
Si tratta insomma di tutti soggetti che sono obbligati a versare l'Irpef che sostengono costi per un immobile già esistente. Ciò che è bene sottolineare è che non sono richiesti limiti di reddito.
Ricordiamo che per richiedere il bonus finalizzato alla sicurezza c'è tempo fino a tutto il 2024. Non esiste una vera e propria domanda da effettuare.
Esso potrà essere richiesto sotto forma di detrazione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi da presentare nel rispetto dei termini di legge.
Lo sconto sull'Irpef si otterrà in 10 anni. La dichiarazione può essere presentata in autonomia o avvalendosi di professionisti abilitati.
Per evitare che a seguito di controlli dell'Agenzia delle Entrate si possa perdere il beneficio fiscale è bene conservare tutta la documentazione attestante l'avvenuto pagamento (bonifico parlante) e l'esecuzione del lavoro.
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