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Da qualche mese a questa parte, la parola d'ordine è risparmio.
Il caro energia, principalmente dovuto dal conflitto Russia – Ucraina sta avendo pesanti ripercussioni su gran parte degli aspetti della nostra vita. A partire, ovviamente, sulle bollette di luce e gas.
Siamo ormai entrati in autunno e l'inverno è dietro l'angolo. Scaldare casa sarà una necessità di primaria importanza. Ma chi ha un termosifone in casa già trema perché corre il rischio di ricevere una bolletta da capogiro.
Il Governo, consapevole della pesante situazione, ha fissato per i mesi a venire una serie di provvedimenti che tutti sono chiamati a mettere in atto, in materia di risparmio energetico.
Tuttavia, per essere sicuri di ricevere bollette più leggere o, quantomeno, umane, tali disposizioni potrebbero non essere sufficienti.
Per evitare bollette di luce e gas elevate è fondamentale sapere come risparmiare con i termosifoni ottimizzando le varie modalità di riscaldamento per la casa.
Quando il costo medio dell'energia si aggirava attorno agli 11 centesimi di euro al kWh, la spesa per il riscaldamento della stagione invernale era di circa 600 euro (stima calcolata pensando ad una media giornaliera di accensione pari a 10 ore).
Purtroppo però, la situazione ora è ben diversa. Sulla base delle ultime stime trimestrali di ARERA, per il terzo trimestre di quest'anno, il prezzo dell'elettricità è fissato a 0,4151 euro al kWh.
E si teme che, per l'ultimo trimestre dell'anno, la cifra possa addirittura raddoppiare. Arrivando così a circa 0,8302 euro al kWh.
Stando a questi dati, e mantenendo gli stessi consumi degli anni scorsi, soltanto per il riscaldamento andremo a spendere qualcosa come 3.000 l'anno di media, con punte che possono arrivare addirittura ai 4.000 euro.
Per risparmiare un po' bisogna mettere in atto alcune accortezze che possono aiutarci a risparmiare.
Vediamo quindi alcuni suggerimenti per godere di una confortevole casa ben riscaldata il prossimo inverno e ricevere, al tempo stesso, bollette non da salasso.
Anzitutto, prima che si apra ufficialmente la stagione del riscaldamento, è fondamentale eseguire un check-up completo dell'impianto di riscaldamento.
Per un impianto non in regola si rischia una sanzione pecuniaria per mancata manutenzione (DPR 74/2013). Inoltre, un impianto in regola consuma ed inquina meno.
Durante le operazioni di manutenzione, è bene controllare che i sensori siano a norma. Inoltre, controllare anche l'eventuale presenza di incrostazioni calcaree perché rappresentano la prima causa di problemi circa l'erogazione d'acqua.
Durante l'utilizzo del riscaldamento, evitare di limitare la diffusione del calore, magari sistemando qualsiasi genere di ostacolo davanti o sopra ai termosifoni stessi. Per lo stesso motivo, tenere il più lontano possibile dagli elementi anche mobili, tendaggi e lo stendino con la biancheria stesa ad asciugare.
Se possibile, è fortemente raccomandata l'installazione di valvole termostatiche. Dispositivi che, oltre a regolare il flusso di acqua calda, impediscono il superamento della temperatura impostata dalla centralina.
Per lo stesso scopo, potrebbe essere utile anche utilizzare dei pannelli riflettenti. Semplicemente si tratta di pannelli da sistemare tra il muro e il termosifone al fine di ottimizzare l'isolamento termico riducendo ogni tipo di dispersione. Un materiale isolante da poter utilizzare a tal scopo, e che tutti abbiamo in casa, è la carta stagnola.
Sicuramente tenere i termosifoni accesi per tutto il giorno non fa risparmiare energia, oltre che sulle bollette. Anzi, per risparmiare sul riscaldamento domestico è fondamentale regolare gli orari di accensione dei termosifoni così come impostare una temperatura ragionevole.
Tra l'altro, per quanto riguarda gli orari, esiste proprio una normativa da rispettare. Secondo quanto stabilito dal D.P.R 412/93, si va da un minimo di 8 ore al giorno a un massimo di 14 ore giornaliere. La differenza nel numero di ore varia fondamentalmente dalla zona in cui si vive.
Per fare un esempio pratico, al nord e in montagna (zona E) si possono tenere accesi i termosifoni per 14 ore al giorno; al sud e nelle zone costiere (zona B), invece,le ore scendono a 8.
Legge a parte, se si vuole risparmiare e non si è vincolati ad una caldaia centralizzata (come spesso accade nei condomini), l'ideale sarebbe azionare i termosifoni per 2 ore al giorno (minimo) fino a massimo 5 ore.
Con un impianto efficiente e un'abitazione dotata di un eccellente isolamento termico, infatti, 2 ore sono più che sufficienti per mantenere la casa calda.
Ad ogni modo, per ottimizzare al meglio il calore, quando i termosifoni sono in funzione, bisogna evitare di aprire porte e finestre. Se possibile, l'ideale sarebbe anche abbassare le tende così da conservare il calore.
Vediamo ora come impostare la caldaia per risparmiare, ovvero, quanti gradi avere in casa per ottenere il massimo del risparmio energetico. Attualmente, è possibile tenere i propri termosifoni impostati ad una temperatura massima fino a 22 gradi.
Per risparmiare, però, l'ideale sarebbe avere una temperatura che non superi i 18-19 gradi. A livello fisico, la differenza non si avverte quasi. Tuttavia, farà piacere sapere che ogni grado non consumi permette di ottenere un risparmio energetico variabile dal 5 al 10%.
Tra l'altro, vivere in ambienti troppo caldi non è salutare. Per prevenire svariati problemi di salute causati dagli sbalzi termici, si consiglia l'utilizzo di un deumidificatore per ridurre il tasso di umidità, limitando così l'insorgere di malanni quali sinusite e mal di gola.
Insomma, mettendo in pratica tutti questi accorgimenti descritti, è possibile ottimizzare il riscaldamento dei termosifoni. Ne gioveranno portafogli e salute.
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