|
Sempre più persone con uno spazio esterno ampio hanno una piscina in giardino. Oltre ai modelli interrati, che implicano importanti opere in muratura, esistono anche i più pratici modelli fuori terra.
Avere una piscina privata è un vero e proprio lusso, perché significa avere a disposizione un'oasi di relax privata di cui poter godere in qualunque momento della giornata.
L'acqua è una risorsa essenziale e l'emergenza siccità è un problema che riguarda tutti. Per questo motivo, è fondamentale preservare le risorse idriche ed evitare il più possibile gli sprechi.
Dunque, se una piscina consente di rilassarsi e rinfrescarsi nelle calde giornate estive, è importante saperla gestire nella maniera più corretta e soprattutto evitare di sprecare acqua in eccesso.
Tra riempimento e rabbocco, di media, una piscina consuma lo 0,5% dell'acqua di una abitazione. Oltre a ciò, ci sono varie cause che portano una piscina a perdere fino a 2 cm di livello di acqua ogni giorno.
È quindi importante mettere in atto gli opportuni interventi per ridurre il consumo ed evitare sprechi.
La prima causa di consumo di acqua in una piscina è l'evaporazione.
Le calde temperature estive e il vento costituiscono il mix letale che fa perdere fino a 1-2 cm di acqua al giorno.
Le zone d'ombra contrastano l'evaporazione dell'acqua della piscina
Per contrastare questo fenomeno, si consiglia di coprire la vasca con una copertura scorrevole nelle ore e nei giorni in cui la piscina non viene usata da nessuno.
Grazie a questo espediente è possibile contrastare l'evaporazione fino al 90%.
Per il medesimo scopo, può essere utile creare delle zone d'ombra lungo il bordo della piscina, sistemando ad esempio paraventi o tende ombreggianti, così come anche delle siepi, che fungono anche come protezione per la privacy.
Il fenomeno dell'evaporazione non è l'unica causa dello spreco idrico.
La piscina, si sa, oltre a essere il luogo del relax è anche quello del divertimento, soprattutto per bambini e ragazzi. Dopo una giornata di tuffi e schizzi, il livello dell'acqua ne risente.
Tuffi e giochi in acqua provocano perdite idriche
Altra causa più grave può essere dovuta a una perdita. In genere, questa può avvenire a livello dell'aspirazione o dello skimmer.
Si possono inoltre riscontrare cedimenti tra una piastrella e l'altra oppure negli angoli del rivestimento in PVC. Ed ancora, anche le lampade subacquee possono rompersi, dando così luogo a perdite.
Più complicato e difficile da rilevare è invece la perdita che deriva da una tubazione interrata.
Manutenzione piscina
Per capire se l'abbassamento del livello dell'acqua è causato dalla normale evaporazione o da una perdita, bisogna riempire una vaschetta con l'acqua della vasca e posizionarla sul primo gradino della scaletta in maniera tale che immersa parzialmente.
Segnare quindi il livello dell'acqua sia della vaschetta che della piscina.
Dopo qualche ora, controllare: se la vasca perde più acqua rispetto alla vaschetta, molto probabilmente il problema deriva da una perdita.
In questo caso è bene contattare un professionista.
La pompa serve per mantenere l'acqua della piscina pulita e limpida.
Per fare ciò, deve quindi filtrare tutto il volume di acqua almeno una volta al giorno.
Di conseguenza, il numero di ore necessarie varia in base alle dimensioni della vasca stessa. Di media, si va da 6 a 12 ore al giorno.
La piscina non andrebbe mai riempita fino all'orlo
In ogni caso, le ore necessarie non devono per forza essere consecutive.
Se si vuole anche risparmiare sulla bolletta della luce, si può scegliere di azionare la pompa della piscina negli orari in cui l'elettricità costa meno.
La maggior parte delle società fornitrici di energia elettrica propone infatti tariffe diverse nelle varie fasce orarie.
In generale, poi, si consiglia di mettere in funzione la pompa tutte le volte che si aggiungono prodotti chimici, così che gli stessi si distribuiscano nell'acqua in maniera uniforme.
Anzitutto, la piscina non andrebbe mai riempita in eccesso, altrimenti l'acqua finirebbe per traboccare al primo utilizzo.
Per legge, nelle piscine pubbliche, l'acqua va cambiata ogni anno.
Nelle piscine private, invece, che sono usate da pochi bagnanti, l'acqua può essere cambiata totalmente anche con minore frequenza, ogni 3-4 anni.
Piscina fuori terra
La manutenzione regolare gioca un ruolo importante sullo spreco idrico.
Bisogna sempre controllare lo stato delle tubazioni per evitare eventuali perdite.
Inoltre, l'acqua deve sempre essere ben bilanciata a livello chimico.
Molti non ci pensano, ma l'acqua piovana andrebbe sfruttata per rabboccare la piscina. Ovviamente, è fondamentale fare un investimento iniziale che permetta di depurare la pioggia raccolta.
Piscina in giardino, oasi di relax privata
L'acqua piovana viene prima convogliata in una cisterna interrata.
Quindi, poi, viene purificata e immessa in circolo per andare ad alimentare la piscina.
Sfruttando l'acqua piovana purificata, non sarà più necessario attingere dall'acquedotto, con conseguente risparmio in bolletta.
La pulizia regolare dei filtri è un'operazione che permette un risparmio di acqua davvero notevole. Oltre a limitare il consumo idrico, contribuisce anche a recuperare l'acqua di scarto.
Per evitare inutili perdite di acqua nella piscina, è importante anche mettere in atto alcune buone pratiche nell'utilizzo della piscina stessa.
Tuffi e movimenti esagerati in acqua provocano spreco d'acqua
Se possibile, evitare tuffi, schizzi e attività troppo movimentate in acqua. Sono tutte azioni che favoriscono lo sciabordio.
Cercare inoltre di mantenere l'acqua della piscina il più pulita possibile.
E quindi, tenere gli animali fuori dalla piscina e farsi una doccia prima di immergersi in vasca, in modo da non alterare l'acqua con creme e oli solari, o semplicemente con il sudore.
Queste azioni, oltre a garantire una migliore qualità dell'acqua, permettono anche di ridurre l'azione dei filtri.
|
||