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Si può ricavare un secondo bagno in casa, modificando la distribuzione degli spazi interni con interventi più o meno invasivi, in base alle metrature disponibili, alla posizione di scarichi, pilastri portanti e finestre.
Secondo bagno in camera, con vasca idromassaggio - Antonio Previato Progettista
L'esigenza di un secondo bagno è molto frequente, anche nel caso di abitazioni piccole, persino nei bilocali, per rispondere alle esigenze dei più dinamici ritmi di vita contemporanei.
In tante situazioni, può rendersi necessario un secondo bagno, che sia provvisto di vasca o doccia o con sanitari salvaspazio, a seconda della cubatura disponibile e delle esigenze di quello specifico nucleo familiare.
Spesso si desidera un bagno in camera ad uso esclusivo, oppure un ulteriore bagno di servizio per la zona giorno o ancora, un pratico bagno lavanderia o anche un bagno adiacente a una cabina armadio, per ottimizzare le funzionalità abitative.
Se possibile, si preferisce creare un secondo bagno accanto al bagno esistente, vista la vicinanza degli scarichi ma, in tanti altri casi si può comunque creare un secondo servizio igienico in altre posizioni, adottando idonee strategie progettuali.
Esempio di secondo bagno con antibagno - Antonio Previato
La creazione del secondo bagno può comportare anche la predisposizione di un adeguato spazio antibagno, che deve obbligatoriamente essere interposto tra il bagno stesso e la zona giorno, per evidenti motivi igienico sanitari.
Si può ricavare un secondo bagno anche in un appartamento di media metratura, attraverso interventi di ristrutturazione non particolarmente invasivi, così come nell'esempio riportato di seguito, riferito a una casa di 90 mq circa.
Appartamento di 90 mq in cui ricavare un secondo bagno - stato di fatto
La pianta dello stato di fatto evidenzia la presenza di un solo bagno, tra l'altro stretto e lungo, oltre a superfici abbastanza dispersive per quanto riguarda l'ingresso e il disimpegno notte.
I committenti, una coppia senza figli, richiedevano un secondo bagno con doccia, anche piccolo, con la possibilità di inserire la lavatrice, in uno dei due bagni risultanti.
Avevano inoltre espresso l'intenzione di conservare assolutamente il piccolo ripostiglio visibile in alto in pianta e di creare anche una cabina armadio nella camera matrimoniale.
La cameretta era da destinare a stanza studio, mentre preferivano cucina e soggiorno separati ma comunicanti, sperando di sfruttare in qualche modo anche parte dell'ingresso.
È possibile ricavare il secondo bagno in adiacenza al bagno esistente, ovviamente modificando in modo mirato la distribuzione degli spazi, assicurando agevoli passaggi tra i vari ambienti di casa.
Nuova distribuzione con un secondo bagno, in 90 mq - Progettista Antonio Previato
In questo appartamento di 90 mq, per ricavare il secondo bagno è stata sfruttata parte della superficie del corridoio, ma anche una piccola porzione della cucina, così come una parte del bagno preesistente.
Il nuovo secondo bagno così creato ha una superficie pentagonale irregolare, già pensata per l'opportuno inserimento dei sanitari al suo interno.
Per creare il secondo bagno, sono stati ideati nuovi passaggi tra gli ambienti: tagli obliqui caratterizzano ora i passaggi nel bagno preesistente e nello studio (quindi anche quest'ultimo lievemente ridotto, per rimodulare il nuovo disimpegno notte).
La lavatrice è prevista nel bagno grande, tra lavabo e box doccia rettangolare, sotto al piano di appoggio del lavabo.
In un appartamento abbastanza ampio, soprattutto per nuclei familiari numerosi, si rende più che mai necessaria la creazione di almeno un secondo bagno, così come in questo ulteriore esempio, riferito a un immobile di 125 mq circa.
Casa 125 mq, dove ampliare il bagno esistente e creare un secondo bagno in camera
Lo stato dei luoghi evidenzia un tipico corridoio centrale, da cui si accede ai diversi ambienti, ma con un unico bagno lungo e stretto, sproporzionato rispetto alla metratura globale dell'abitazione.
I due pilastri portanti, tra i quali è interposta una distanza di circa 4 metri, indicata in pianta, costituiscono uno dei vincoli da considerare ai fini della valutazione progettuale.
I proprietari di casa richiedevano un open space, una camera matrimoniale con bagno e cabina armadio, una cameretta doppia per due ragazzi, uno studio (quest'ultimo anche lontano dall'ingresso di casa, poiché destinato allo smart working).
Chiedevano anche di ampliare il bagno esistente, includendo uno spazio per lavatrice, asciugatrice e un box doccia, mentre per il bagno in camera preferivano l'installazione di una comoda vasca.
Con una nuova distribuzione degli ambienti, è possibile ricavare uno spazioso secondo bagno accessibile dalla camera matrimoniale e, al contempo, ingrandire il bagno giorno esistente, incrementando il valore dell'immobile.
In 125 mq, creazione di un secondo bagno in camera - Progettista Antonio Previato
In questo esempio di progetto per una casa 125 mq, un ampio open space ha inglobato la prima parte del vecchio corridoio, mentre ora un più ergonomico disimpegno distribuisce i passaggi verso i i nuovi vani.
La nuova divisione degli interni ha consentito di creare un secondo bagno in camera, sfruttando la finestra ben esposta sul lato obliquo del fabbricato, sulla cui verticale preesisteva anche l'idonea colonna fecale per lo scarico.
Il secondo bagno con finestra è stato creato sfruttando l'ultima porzione del preesistente corridoio, ma anche parte delle superfici delle vecchie camere.
Il preesistente bagno è stato ingrandito sfruttando parte della superficie della cameretta, ovviamente lasciando per quest'ultima un agevole passaggio per la portafinestra che dà sul balcone.
È stato ricavato anche un ripostiglio mentre, abolendo il corridoio, si è dovuto creare un antibagno (tra bagno giorno e open space), utilizzato per collocare lavatrice e asciugatrice in colonna.
Con un attento studio progettuale, si possono creare due spaziosi bagni: un bagno giorno con box doccia e zona lavanderia e un bagno in camera con una confortevole vasca e due lavabi.
Bagno in camera e bagno con lavanderia, in 125 mq - Antonio Previato Progettista
Si è potuto ricavare un secondo bagno in camera con ampia vasca idromassaggio, tra l'altro rispettando la posizione di uno dei pilastri portanti di cui sopra.
Il nuovo disimpegno consente agevoli passaggi tra i diversi ambienti, senza però sprecare spazio prezioso, poiché ora ogni volume abitativo è sfruttato correttamente attraverso la creazione di arredi a misura.
In alcuni casi, per motivi strutturali, si può essere costretti a creare un secondo bagno cieco, cioè senza finestra.
La normativa prevede che i bagni ciechi siano dotati di un sistema di ventilazione meccanica per garantire un ambiente salubre con un adeguato ricambio d'aria, così da prevenire problemi di umidità e muffa.
La ventilazione meccanica può essere realizzata tramite aspiratori o ventole, e la portata d'aria deve essere conforme ai regolamenti edilizi comunali e al Decreto Ministeriale Sanità del 5 luglio 1975.
Bagno cieco con aspiratore nel controsoffitto - disegno di Antonio Previato
La Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) sia a semplice che a doppio flusso, è una soluzione efficace per garantire un adeguato ricambio d'aria nei bagni ciechi, regolando il flusso d'aria.
Per bagni ciechi, si può optare per un sistema di Ventilazione Meccanica Puntuale (VMP), che consiste in un estrattore di piccole dimensioni che si attiva all'ingresso nel bagno e si spegne dopo un breve periodo dall'uscita, rimuovendo l'umidità in eccesso.
La portata d'aria minima necessaria per un bagno cieco dipende dalla sua dimensione e dall'uso ma, in generale, si necessita di un ricambio minimo di 6 volumi orari per la ventilazione continua e 12 volumi orari per la ventilazione intermittente.
Le dimensioni minime per un secondo bagno in Italia, secondo la normativa di riferimento, non sono specificate con esattezza, ma generalmente si aggirano intorno ai 2-4 metri quadrati.
Mentre la legge nazionale non stabilisce una superficie minima, la maggior parte dei regolamenti edilizi comunali richiede una superficie minima di 3,5 mq per un bagno completo di tutti i sanitari (WC, bidet, lavabo e doccia/vasca).
Dimensioni minime secondo bagno - esempio in pianta by Antonio Previato
Per un bagno di servizio più piccolo, si può scendere anche a 2 metri quadrati, con una delle due misure di almeno 120 cm, ma è consigliabile non scendere sotto i 3,5 mq per garantire un utilizzo confortevole.
L'altezza minima media per un bagno è generalmente stabilita a 2,40 metri, sia per bagni principali che per quelli di servizio.
Si devono rispettare anche le distanze minime tra i sanitari e dalle pareti: generalmente, è consigliabile prevedere 60 cm di spazio davanti ai sanitari e 20 cm ai lati di WC e bidet.
Si può creare un secondo bagno piccolo ma funzionale, con sanitari salvaspazio e multifunzionali, che consentono di risparmiare spazio senza rinunciare al comfort.
Secondo bagno piccolo con box doccia, lavabo e wc-bidet - disegno di Antonio Previato
In questo esempio di secondo piccolo bagno, una piccola ma funzionale cabina doccia da 70x70 cm con ante vetrate fisse e scorrevoli, il lavabo a catino su un mobile bagno a misura, con cassettone estraibile su rotelle.
Un ergonomico wc con bidet incorporato consente un evidente risparmio di spazio, offrendo una moderna duplice funzionalità.
Wc bidet salvaspazio Sensowash® Slim - Duravit
In foto, le linee sobrie e armoniose del vaso bidet SensoWash® Slim di Duravit, (gestibile con telecomando) si adattano perfettamente a qualsiasi ambiente bagno moderno, coniugando praticità e design.
Lavabo sinuoso ideale per piccoli spazi - Arcom
In un secondo bagno di modeste dimensioni, dei sanitari salvaspazio di forma curvilinea, così come il lavabo in foto a firma Arcom, risultano comodi, poiché si evitano gli spigoli, facilitando così i passaggi, soprattutto all'interno di piccoli volumi.
La realizzazione di un secondo bagno può variare notevolmente nei costi e nei tempi, a seconda della complessità dei lavori, qualità dei materiali scelti e dimensione del bagno.
Mediamente, si può stimare un costo che va da 5.000 a 10.000 euro, con tempi di realizzazione che si aggirano tra le 2 e le 4 settimane per un bagno completo
Nel caso in cui si vuole realizzare il secondo bagno lontano dal primo, il problema principale è la distanza tra il nuovo bagno e la colonna di scarico delle acque nere.
Se la distanza tra colonna fecale e wc del nuovo secondo bagno è notevole, si dovrà installare un sanitario con trituratore (costo medio 350 euro), oltre a far passare lo scarico nel pavimento fino alla colonna fecale.
Quindi si potrà procedere all'installazione dei sanitari, del piatto doccia o vasca e dei punti luce, all'intonacatura dei muri, alla posa dei pavimenti e dei rivestimenti.
Ristrutturazione secondo bagno - piastrelle a mosaico Eco Ceramica
Vediamo i prezzi medi dele singole operazioni:
• Smantellare il pavimento - circa 50 euro al mq
• Realizzare il massetto in cemento - circa 20 euro al mq
• Realizzare l’impianto di carico e scarico dell'acqua (in caso gli allacci all’impianto idrico già siano presenti) - circa 700 euro
• Realizzare tutto l’impianto idraulico - a partire da 1500 euro
• Opere murarie (come la realizzazione di un muro divisorio) - 80 euro al mq
• Acquisto e installazione di sanitari salvaspazio, lavabo e rubinetterie - circa 1000 euro
• Realizzazione sottofondo doccia e posa piatto doccia con box - da 600/700 euro
• Posizionamento di una ventola per la ventilazione forzata - circa 200 euro
• Intonacatura - 20/30 euro al mq
• Piastrellatura - 15/25 euro al mq a seconda del numero di tagli e del tipo di posa più il costo delle piastrelle, che parte da 5 euro al mq
• Smaltimento a discarica dei materiali di scarto - 9 euro al mc.
Per i lavori di ristrutturazione bagno, i prezzi non sono standard, ma variano da zona a zona, da ditta a ditta e sono quasi sempre ampiamente trattabili.
Per questo è importante confrontare almeno tre preventivi di ditte che lavorano nella zona di residenza.
Il nostro portale offre un servizio gratuito calcolo costi ristrutturazione per calcolare, attraverso un software aggiornato, i costi di massima della ristrutturazione bagno, in base alle lavorazioni richieste e alla zona di residenza.
Per quanto riguarda i permessi per realizzare un secondo bagno, circa 30 giorni prima dell'inizio dei lavori, si deve presentare all'Ufficio Tecnico del Comune la D.I.A. (Dichiarazione di Inizio Lavori) asseverata da un tecnico abilitato.
La D.I.A. è valida tre anni, trascorsi i quali il tecnico dovrà presentare una certificazione di conformità.
La presentazione della D.I.A. non comporta automaticamente l’accatastamento del secondo bagno, cui si potrà provvedere in autonomia o tramite il tecnico di fiducia.
Il Bonus Ristrutturazione Bagno 2025, che rientra nel Bonus Ristrutturazioni, offre una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per interventi di manutenzione straordinaria del bagno, fino a un massimo di 96.000 euro, da ripartire in 10 anni.
Questa agevolazione è valida fino al 31 dicembre 2025 e si applica sia alla prima che alle seconde case, con aliquote diverse (50% per la prima, 36% per le seconde).
La detrazione si applica a interventi di manutenzione straordinaria, come la sostituzione di sanitari, trasformazione della vasca in doccia, ampliamento di porte e finestre, sostituzione della rubinetteria, installazione di termosifoni e nuova pavimentazione.
Pavimentazione secondo bagno - gres tipo travertino Lastra Ceramica
Sono detraibili non solo i costi dei lavori, ma anche quelli per le prestazioni professionali (progettazione, direzione lavori, ecc.), le spese per l'acquisto dei materiali e le spese per l'imposta sul valore aggiunto.
Per usufruire del bonus è necessario che i lavori siano pagati tramite bonifico parlante, che riporti i dati fiscali del beneficiario e della ditta che esegue i lavori, e che la spesa sia documentata con fatture e ricevute.
In alcuni casi, sono necessarie le Certificazioni di conformità degli impianti e la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA).
Nella maggior parte dei casi, la creazione di un secondo bagno non può prescindere dallo studio di una nuova distribuzione globale, anche attraverso interventi minimi, per realizzare ambienti proporzionati con agevoli passaggi.
Nel progettare l'ambiente bagno, le possibili soluzioni sono molteplici, ma vanno sempre finalizzate a creare un insieme abitativo che sia funzionale alle specifiche esigenze e contesti.
Attraverso l'esclusivo servizio progettazione casa online si può ottenere l'invio di elaborati architettonici realizzati al tecnigrafo e a mano libera, con tutti i dettagli delle divisioni degli spazi e relativi arredi, pensati a misura.
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