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La calendula è una pianta che richiede di per sé poca manutenzione, questo perché è una pianta annuale, ovvero compie il suo ciclo vitale nell'arco di un anno.
Basterà infatti rimuovere i fiori appassiti e nutrire le piante con un fertilizzante apposito.
Tutto ciò potrà essere fatto ogni 4-6 settimane, non prima e non dopo la forbice di tempo indicata.
Ma quali sono i fertilizzanti più adatti alla cura di questo tipo di pianta?
Fiori estratti da una pianta di calendula - Getty Images
Bisognerebbe idealmente prediligere dei fertilizzanti di tipologia organica.
Tra i più indicati è presente il compost, in grado di fornire nutrienti sani ed equilibrati alla pianta.
Discorso molto simile per il letame maturo e per il compost di lombrichi.
L'applicazione del fertilizzante dovrà essere a suo modo un po' più frequente, poiché si dovrà intervenire all'incirca ogni 2 settimane.
Anche se ciò dipende dalle esigenze della pianta, e dalle sue condizioni nel corso dell'anno.
Una volta coltivato il proprio esemplare di calendula, non si dovrà fare altro che monitorarla di frequente.
Se è vero che la manutenzione può essere una cosa molto meno abituale, non si può fare lo stesso discorso per il monitoraggio della pianta.
Coltivazione della calendula - Getty Images
Nonostante questa tipologia sia di per sé piuttosto resistente, potrebbe sporadicamente essere attaccata da esemplari di ragnatele rosse o afidi.
Motivo per cui non ci si può astenere da un controllo più o meno costante.
Questa fase di controllo apre i propri orizzonti anche ad ulteriori fasi.
Oltre alla rimozione dei fiori appassiti già citata in precedenza, ci sono anche l'irrigazione e la raccolta dei fiori al termine della stagione, per poi piantarli nel corso del nuovo anno.
Il primo spunto che verrà approfondito è proprio la rimozione dei fiori appassiti.
Così facendo, la pianta sarà incoraggiata alla fioritura, e la produzione sarà alimentata di continuo.
I fiori appassiti dovranno essere rimossi tagliando il gambo o sopra la foglia, oppure sopra un nuovo germoglio.
Questo processo, che viene chiamato deadheading, prolungherà la fioritura della calendula.
I fiori appartenenti a questa pianta non necessitano di grandi quantità d'acqua, ma i suoi semi dovranno tuttavia essere annaffiati a sufficienza.
Esagerando con l'acqua si correrà il concreto rischio di impedire alle giovani piantine di inaugurare una nuova fioritura.
Il terreno dovrà essere annaffiato nel momento in cui sarà asciutto al tatto, e questo sarà essenzialmente l'unico parametro da rispettare.
Si dovranno inoltre evitare i ristagni d'acqua, i quali potrebbero esporre l'esemplare coltivato al cosiddetto marciume radicale.
Si tratta infatti della principale causa di sofferenza o morte delle tipiche piante da interni.
Nonostante sia una pianta dal ciclo di vita annuale, quando le temperature saranno più miti e il clima sarà più arido la pianta dovrà essere irrigata con molta più regolarità.
Questo poiché il terreno potrebbe seccarsi molto più di frequente.
Tra i parassiti più comuni non sono infatti inclusi soltanto i già citati afidi, bensì anche le lumache.
La calendula è una pianta di per sé piuttosto resistente, ma ciò non significa che non debba essere controllata costantemente.
Tra le malattie più comuni si può invece annoverare l'oidio.
La prima è una malattia causata dai funghi, e può essere parzialmente (o del tutto) contrastata con una soluzione a base di miscela di acqua e bicarbonato di sodio.
Fiori di calendula all'interno di un giardino - Getty Images
Anche la ruggine delle piante viene solitamente provocata da un agente patogeno fungino.
Anche in questo caso, come nella situazione precedente, l'utilizzo del bicarbonato di sodio unito ad altre sostanze può tornare molto utile.
La raccolta dei fiori della calendula potrà essere effettuata solo quando questi saranno completamente aperti.
La fascia oraria in cui sarebbe più opportuno effettuare questa procedura è il mattino, dopo che la rugiada si sarà asciugata.
Si dovrà inoltre dare del tempo di asciugarsi non solo alla rugiada, ma si dovrà anche permettere all'umidità accumulata durante le ore notturne di evaporare.
La giornata in cui si sceglierà di procedere con la raccolta dovrà per questo motivo essere asciutta.
Raccolta della calendula in giardino - Getty Images
Che si parli di calendula officinalis o delle altre varietà esistenti, il procedimento di cura della pianta sarà quasi sempre lo stesso.
Oltre a quanto già letto, bisognerà tenere a mente di prediligere le zone soleggiate o parzialmente ombreggiate.
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