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Fermare le infiltrazioni d'acqua nel calcestruzzo è una delle principali sfide nella manutenzione delle strutture in cemento armato, soprattutto quando si tratta di ambienti interrati.
Iniezione direttamente nel calcestruzzo di gel saturanti - Foto Uretek
L'acqua, spinta dalla pressione del terreno o dall'umidità costante, penetra nei pori del materiale, generando piccole lesioni che con il tempo compromettono la stabilità e l'integrità della struttura.
Quando raggiunge i ferri di rinforzo, l'acqua provoca ossidazione e corrosione, con un conseguente aumento di volume dell'acciaio che crea microfessurazioni.
Queste, a loro volta, diventano canali di ingresso per nuove infiltrazioni, innescando un circolo vizioso difficile da arrestare.
Le cause sono diverse: errori di progettazione, difetti di esecuzione, giunti non sigillati o piccoli cedimenti dovuti ai movimenti del terreno.
Il risultato, però, è sempre lo stesso: la comparsa di macchie scure o rugginose che rivelano un problema profondo e progressivo.
Le infiltrazioni d'acqua nelle strutture in calcestruzzo non rappresentano solo un problema estetico. Sono, in realtà, il sintomo di un processo di degrado profondo che, se trascurato, può compromettere la durabilità stessa dell'opera.
Squadra di operai specializzati a lavoro per sanare infiltrazioni acqua - Foto Uretek
L'ossidazione delle armature riduce la sezione resistente dell'acciaio e, di conseguenza, la capacità portante della struttura. Inoltre, l'umidità persistente all'interno dei muri favorisce la formazione di muffe e sali, causa di efflorescenze e distacchi dell'intonaco.
Molti interventi tradizionali si limitano a sigillare le fessure visibili con malte o sigillanti superficiali. Tuttavia, questi prodotti non bloccano il flusso d'acqua alla radice e, dopo qualche tempo, il problema si ripresenta.
Per ottenere un risultato realmente efficace, è necessario creare una barriera impermeabile permanente che fermi l'acqua prima che raggiunga la struttura.
Negli ultimi anni la ricerca nel settore dell'impermeabilizzazione ha portato allo sviluppo di tecnologie avanzate in grado di intervenire dall'interno, senza scavi né demolizioni.
Tra queste spicca Water Barrier, una tecnologia brevettata da Uretek Italia Spa, azienda leader nel consolidamento dei terreni e nella protezione delle strutture edilizie.
Water Barrier nasce per impermeabilizzare muri e pavimentazioni in calcestruzzo armato soggetti a infiltrazioni. È una soluzione progettata per agire in profondità, andando a creare una barriera continua fra la parete esterna della struttura interrata e il terreno circostante.
Fase iniezione resina espandente - Foto Uretek
In questo modo, l'acqua viene intercettata e bloccata prima ancora di raggiungere la muratura, restituendo alla struttura condizioni di completa asciuttezza.
La forza di questa tecnologia risiede nella sua doppia azione risolutiva: l'iniezione di resine espandenti e gel saturanti che, lavorando in sinergia, riempiono le cavità del terreno e creano un vero e proprio schermo impermeabile.
Fase iniezione gel saturante - Foto Uretek
A differenza delle soluzioni tradizionali, Water Barrier non è un semplice prodotto da applicare, ma un intervento tecnico personalizzato, studiato e realizzato su misura in base alle condizioni specifiche dell'edificio.
Ogni intervento inizia con un sopralluogo tecnico gratuito condotto da un esperto Uretek, che individua l'origine delle infiltrazioni, ne valuta l'entità e definisce la strategia più efficace.
Varie fasi del lavoro su calcestruzzo - Foto Uretek
Dopo l'analisi preliminare, viene stabilita la maglia di perforazione: piccoli fori di circa 12 millimetri consentono l'inserimento degli iniettori per la diffusione dei materiali.
Nella prima fase si inietta la resina espandente Water Barrier di Uretek Italia Spa, che riempie i vuoti e blocca le infiltrazioni più consistenti. Successivamente, un gel saturante penetra nelle microfessure del calcestruzzo, creando una barriera impermeabile continua.
Questa doppia azione elimina l'umidità alla radice e stabilizza la muratura. Una volta completato l'intervento, i fori vengono sigillati e la struttura risulta subito asciutta e protetta.
Uno dei principali vantaggi del sistema Water Barrier è la sua rapidità d'esecuzione. Le resine agiscono in pochi minuti e l'effetto impermeabilizzante è immediatamente verificabile.
Fase di iniezione - Foto Uretek
Le squadre operative sono dotate di camion-officina completamente attrezzati, che possono lavorare fino a ottantacinque metri dal punto di iniezione, senza necessità di allestire un cantiere vero e proprio.
Ciò permette di intervenire anche in contesti difficili, come cortili interni o locali interrati di condomìni, senza arrecare disagi agli abitanti.
Un ulteriore punto di forza riguarda la sostenibilità del metodo. Le resine Uretek rispettano le normative ambientali vigenti e risultano conformi al D.M. 471/99, garantendo l'assenza di sostanze nocive o contaminanti.
Il trattamento, inoltre, è duraturo: la barriera impermeabilizzante resta attiva nel tempo e non richiede manutenzioni periodiche, riducendo così i costi futuri di gestione e risanamento.
Scegliere il sistema Water Barrier significa puntare su un metodo risolutivo e duraturo. A differenza delle soluzioni tradizionali, che si limitano a mascherare i sintomi, questa tecnologia agisce alla radice, bloccando il percorso dell'acqua e impedendo nuove infiltrazioni.
Realizzazione foro di 12 mm nel calcestruzzo - Foto Uretek
In poche ore è possibile restituire l'agibilità a locali prima inservibili, come cantine, taverne, garage o vani tecnici.
Il vantaggio è duplice: si eliminano le cause strutturali dell'umidità e si recuperano ambienti sani e asciutti, migliorando comfort e qualità dell'aria.
L'efficacia è immediata e verificabile già al termine dell'intervento. Grazie all'esperienza e alla formazione diretta del personale Uretek, ogni fase viene eseguita con precisione, senza ricorrere a subappalti o operatori esterni.
Oltre alla risoluzione del problema, un intervento con tecnologia impermeabilizzante avanzata offre vantaggi duraturi anche dal punto di vista economico e immobiliare.
Applicazione della resina espandente - Foto Uretek
Eliminare le infiltrazioni nel calcestruzzo significa preservare la struttura, prevenire la corrosione delle armature e garantire una maggiore efficienza termica dell'edificio.
Le pareti asciutte mantengono intatto il loro potere isolante, riducendo i costi energetici e migliorando il microclima interno.
Nel lungo periodo, questo tipo di risanamento consente di mantenere stabile il valore dell'immobile, evitando spese ricorrenti per rifacimenti o ritinteggiature.
A differenza degli interventi superficiali, la tecnologia impermeabilizzante agisce in profondità e assicura risultati permanenti, frutto di soluzioni testate e consolidate nel settore edilizio.
Per creare delle barriere efficaci contro le infiltrazioni d'acqua nei muri di calcestruzzo, è possibile adoperare Water Barrier, una tecnologia brevettata da Uretek, applicata su tutto il territorio nazionale da squadre completamente attrezzate e autonome.
Uretek non utilizza personale in conto terzi o sub appaltatori: ogni intervento viene eseguito da personale specializzato, formato dall'azienda stessa, utilizzando camion-officina completamente attrezzati.
Non è necessario allestire un'area di cantiere, in quanto l'automezzo è completamente organizzato, autosufficiente e può sostare fino a 85 mt dal punto di iniezione.
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