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Anche una piccola quantità di acqua stagnante, se non correttamente drenata, può nel tempo provocare infiltrazioni, rigonfiamenti delle piastrelle, distacco del pavimento o la comparsa di muffe e macchie sui soffitti sottostanti.
Per questo i ristagni d’acqua su terrazzi e balconi sono un problema più diffuso di quanto si pensi.
Ristagni acqua terrazzo - Canva
Le cause più comuni sono errori di progettazione o posa, come una pendenza insufficiente verso i punti di scarico.
Ma anche griglie o pluviali ostruiti, impermeabilizzazioni danneggiate o usurate e pavimentazioni non idonee agli esterni.
Non solo, un’esposizione diretta alle piogge battenti, senza adeguate protezioni come tende, frangisole o grondaie, contribuisce all’accumulo di acqua in superficie.
Nel caso dei balconi, il problema è ancora più frequente perché le superfici sono ridotte e spesso realizzate con pendenze errate o parziali.
La pendenza minima dell’1,5%–2%, cioè circa 1,5–2 cm ogni metro lineare, in direzione degli scarichi. È fondamentale per un terrazzo o balcone ben progettato.
Infatti è questo l'unico modo per garantire un deflusso costante e regolare dell’acqua piovana.
Una pendenza troppo ridotta o non uniforme favorisce la formazione di pozzanghere e ristagni, specialmente in prossimità dei muri perimetrali o delle porte-finestre.
In caso di ristrutturazione, è possibile correggere le pendenze esistenti realizzando un nuovo massetto cementizio autolivellante oppure utilizzando livelline per esterni specifiche per superfici impermeabili.
La livella laser sarà uno strumento fondamentale per verificare che la pendenza sia costante e priva di avvallamenti.
In sua mancanza si potrebbe utilizzare anche la bolla da cantiere.
Massetto inclinato con deflusso verso la canaletta - Canva
Nelle terrazze di grandi dimensioni, conviene suddividere la superficie in campiture inclinate convergenti verso più punti di scarico, evitando che l’acqua resti intrappolata in zone centrali.
Un corretto sistema di smaltimento delle acque meteoriche è indispensabile per mantenere asciutta la superficie di un terrazzo o di un balcone.
I pozzetti sifonati o le canalette perimetrali devono essere collocati nei punti più bassi della pendenza.
Le griglie in acciaio inox o alluminio con copertura removibile facilitano la pulizia periodica, impedendo l’accumulo di foglie, sabbia o residui che possono ostruire il deflusso.
Nei balconi di piccole dimensioni, può bastare un singolo scarico diretto con imbuto a parete.
Le canalette modulari prefabbricate sono una soluzione pratica e discreta per i terrazzini.
Infatti installate lungo i bordi o davanti alle porte-finestre, garantiscono un drenaggio efficiente.
Un altro elemento cruciale per prevenire infiltrazioni è la corretta impermeabilizzazione.
Anche con pendenze perfette, senza uno strato impermeabile efficiente l’acqua tende a filtrare tra le fughe e a penetrare nel massetto, causando danni strutturali.
Le soluzioni più utilizzate oggi sono:
Durante la posa è fondamentale curare le giunzioni perimetrali, i risvolti verticali e le zone critiche attorno ai pozzetti o ai pluviali, dove l’acqua tende a infiltrarsi più facilmente.
Un lavoro accurato garantisce un risultato duraturo e una protezione completa della struttura sottostante.
Le piastrelle per esterno devono essere antiscivolo, resistenti al gelo e con basso assorbimento d’acqua (valore < 0,5%).
Infatti anche la pavimentazione gioca un ruolo determinante nella gestione del deflusso dell’acqua.
Impermeabilizzazione terrazza con guaina liquida- Canva
Materiali come il gres porcellanato, la pietra ricostruita o il calcestruzzo drenante sono ideali per garantire lunga durata e sicurezza.
Le fughe invece devono essere sigillate con malte epossidiche impermeabili o stuccature a base cementizia con additivi idrofughi.
Ciò per impedire all’acqua di penetrare sotto la superficie.
Per i balconi coperti o parzialmente esposti, è utile scegliere un formato di piastrella medio-piccolo, più facile da posare con pendenza uniforme e meno soggetto a crepe dovute alla dilatazione termica.
La prevenzione dei ristagni d’acqua non passa solo dalla progettazione ma anche da una manutenzione regolare. È consigliabile:
Nel caso dei balconi condominiali, è sempre bene assicurarsi che gli scarichi siano collegati correttamente ai pluviali comuni e che le guarnizioni delle porte-finestre siano integre per evitare infiltrazioni interne.
L’installazione di un frangivento non richiede interventi invasivi.
I modelli modulari si montano rapidamente su ringhiere, parapetti o strutture autoportanti, con sistemi di fissaggio che ne facilitano la rimozione o la sostituzione.
La manutenzione è minima: una semplice pulizia periodica con acqua e detergenti neutri mantiene il tessuto in perfette condizioni, preservandone le caratteristiche tecniche nel tempo.
Un terrazzo o un balcone ben realizzato non deve temere la pioggia.
Pendenze corrette, scarichi efficienti e impermeabilizzazione professionale sono i tre pilastri per evitare ristagni e infiltrazioni.
Un piccolo investimento in fase di progettazione o ristrutturazione può prevenire costosi interventi futuri e garantire un ambiente esterno ben tenuto tutto l’anno, sicuro, asciutto e privo di muffe o danni strutturali.
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