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Un momento che molti vivono con un misto di sollievo e sconforto è il post feste; la casa appare improvvisamente troppo piena, troppo stanca, disordinata.
Ma soprattutto arriva il momento più brutto di tutti: smontare l'albero, riporre le decorazioni, eliminare l'ingombro accumulato, rimettere ordine negli spazi, pulire.
Non sorprende che, per tante persone,inizi con una sensazione di caos generale.
Albero di Natale da smontare - Canva
Eppure, con un metodo adeguato e qualche accortezza adottata sin dai giorni precedenti all'Epifania, è possibile evitare l'impatto “traumatico” del riordino.
La chiave non è fare di più, ma fare meglio.
La tentazione, il 7 gennaio, è quella di volere tutto immediatamente in ordine.
Ma spesso è più efficace dare alla casa alcune ore per “respirare”, osservando le zone che meritano attenzione e quelle che possono aspettare.
Guardare l'insieme, capire quali zone sono diventate più critiche permette di creare una priorità di intervento molto più efficace.
Una pausa iniziale permetterà infatti di evitare interventi che generano ulteriore disordine, come smontare decorazioni senza avere già pronti i contenitori o iniziare a spostare oggetti senza una logica.
Dividere il lavoro in micro-fasi è in modo migliore per lavorare poco e bene, o almeno in maniera efficiente.
Smontare l'albero un giorno, riporre le decorazioni un altro, occuparsi dei regali fuori posto o della cucina in un momento diverso.
Questo approccio permette di ridurre il carico mentale.
Casa in disordine - Canva
L'importante è evitare che il processo si trascini troppo a lungo.
Una programmazione di 48–72 ore è ideale: breve abbastanza per non occupare tutta la settimana, ma non così compressa da risultare stressante.
Prima di iniziare a smontare decorazioni o svuotare superfici, è molto utile predisporre una “zona di raccolta” temporanea: un punto della casa dove appoggiare tutto ciò che deve essere sistemato.
Può essere un angolo del soggiorno, un tappeto libero o un grande contenitore.
Questo passaggio riduce gli spostamenti inutili, evita che ogni stanza diventi un cantiere e permette di visualizzare meglio ciò che deve essere riposto.
Inoltre, lavorare con una zona di raccolta aiuta a mantenere più ordinato il percorso del riordino, evitando che gli oggetti continuino a girare senza una logica da una stanza all'altra.
Un metodo semplice, ma estremamente efficace per affrontare il dopo-feste con più calma e controllo.
Smontare l'albero non è solo un pesante gesto simbolico, ma una delle operazioni da compiere con maggior attenzione, per evitare inconveniente fra dodici mesi.
Un modo per facilitarlo è iniziare dall'alto e procedere verso il basso, rimuovendo prima gli elementi più fragili e poi quelli più voluminosi.
È utile avere vicino a sé due scatole: una per le decorazioni più delicate e una per quelle più robuste.
Le luci vanno avvolte lentamente, evitando i grovigli che l'anno successivo genereranno frustrazione.
Scattare una foto all'albero - Canva
Tenere lo smartphone accanto e scattare una foto dell'albero montato prima di smontarlo è il segreto a cui non si aveva mai pensato, ma che salverà la vita di tante famiglie.
L'anno successivo diventa una guida preziosa per ricreare lo stesso effetto senza tentativi infiniti.
Molte persone, stanche dopo il periodo natalizio, finiscono per “buttare tutto dentro una scatola” e rimandare il problema all'anno successivo.
Ma questo porta inevitabilmente stress e disordine l'anno seguente.
È molto più efficace suddividere le decorazioni in categorie chiare: albero, luci, presepe, decorazioni murali, decorazioni da tavolo.
All'interno di ogni categoria, le scatole trasparenti aiutano a identificare tutto con un colpo d'occhio. Una breve etichetta esterna completa l'organizzazione.
A questo punto si potrà riflettere sul riorganizzare le varie superfici di casa; durante il periodo natalizio molte superfici vengono invase da oggetti temporanei,
Il riordino inizia restituendo a ogni superficie la sua funzione originaria.
Togliere tutto, pulire velocemente e poi rimettere solo ciò che serve permette alla casa di ritrovare un ritmo normale.
Una delle sensazioni più belle del post-feste è proprio questa: rivedere tavoli, mobili e piani sgombri dopo settimane di stimoli visivi continui.
I regali sono una gioia, ma sono anche una delle cause più frequenti del disordine post-feste.
Spesso restano appoggiati qua e là, senza una destinazione precisa. La strategia migliore è dividerli in tre gruppi:
Capire subito cosa farne evita settimane di oggetti lasciati senza una collocazione.
Inoltre, sistemare i nuovi oggetti permette di approfittare del momento per fare una piccola selezione di ciò che non serve più.
La cucina è senza dubbio la stanza che subisce il carico maggiore tra pasti elaborati, avanzi, dolci, contenitori e bottiglie.
Anziché affrontarla tutta insieme, conviene iniziare con ciò che può deteriorarsi.
Eliminare gli avanzi vecchi, svuotare il frigorifero, dare una pulizia veloce ai piani di lavoro.
Una volta recuperata la funzionalità, si può procedere con il riordino più approfondito, come riorganizzare la dispensa o lavare pentole usate solo a Natale.
Il dopo-feste coinvolge in maniera impattante anche la routine personale.
Sonno irregolare, orari alterati, pasti fuori orario, ritmo frenetico dei giorni festivi.
Tutto questo influisce sull'energia, e di conseguenza anche sul modo in cui si percepisce il disordine.
Ritrovare il ritmo naturale aiuta anche a vedere la casa in modo più chiaro.
Una serata tranquilla, una colazione lenta, una passeggiata all'aria aperta: piccoli gesti che permettono di affrontare il riordino con un altro stato d'animo.
Quando la casa torna ordinata, le superfici sono libere, la routine riprende e gli spazi respirano, la sensazione è liberatoria.
Il riordino non è un obbligo, ma un modo per ringraziare la casa che ha ospitato feste, persone, cene e momenti speciali.
Prepararsi bene significa non subirlo, ma viverlo con serenità.
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