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Ecco di seguito alcuni materiali e metodi per eliminare gli spifferi intorno a porte e finestre.
Sono vendute in rotoli e si applicano su porte e finestre nella zona di contatto con lo stipite. Le più economiche sono spugnose; ve ne sono poi altre di gomma scanalate, di poliuretano rivestito in fibra vinilica, di plastica a forma tubolare comprimibile e di nylon, tutte più costose delle prime.
Fate attenzione allo spessore che deve essere quello che fa al singolo caso, esempio: se lo spazio da tamponare è di 2 mm. non superare mai il doppio, altrimenti si ha difficoltà a chiudere l'infisso.
Venduti in tubetti dotati di apposito beccuccio per l'applicazione, una volata essiccati induriscono, conservando però una consistenza gommosa.
Sigillanti al silicone
Sono l'ideale per chiudere fessure sparse, di dimensioni variabili e per l'isolamento esterno, lungo l'attacco agli squarci della muratura sia all'interno che all'esterno, ma soprattutto nei casi in cui la finestra deve rimanere chiusa per lungo tempo, ad esempio in serre, garages, cantine, soffitte, ecc.
Di plastica o di metallo, vengono incollate o inchiodate lungo il perimetro della finestra (nel caso di una porta-finestra, ovviamente bisogna tralasciare il bordo inferiore).
Sono dotate di una piccola aletta elastica libera che, comprimendosi leggermente contro la parte fissa, funge da barriera all'aria.
Di metallo, plastica o legno, sono munite di setole di nylon oppure di elementi elastici che, schiacciandosi, assicurano la tenuta fra porta e stipiti.
Si posswo facilmente acquistare anche sull'emporio virtuale di Amazon.
Strisce rigide munite di setole
Sono incollate o inchiodate intorno alla porta o alla finestra.
Alcuni tipi, dotati di setole, sono adatti anche per porte o finestre scorrevoli.
Molto spesso, nel provvedere all'opera di riscaldamento della propria abitazione, non si tiene presente un fattore importante, e cioè che porte e finestre, in particolar modo nelle vecchie case, costituiscono una fonte continua di infiltrazioni d'aria fredda dall'esterno.
Supponiamo, per esempio, di avere una casa con due porte-finestre e otto finestre, ciascuna delle quali presenti, lungo il perimetro, dei passaggi d'aria da 2-3 mm di larghezza: bene la superficie totale di queste fessure è pari a un quadrato di oltre 30 cm di lato.
È facile immaginare quanta aria fredda possa entrare attraverso un simile foro.
Va da sé che all'aria fredda che entra si aggiunge l'aria calda che esce, cosicché il bilancio energetico si aggrava ulteriormente.
Se si pensa che in una casa soggetta a dispersione di calore ben il 20% dell'energia impiegata per il riscaldamento va perduta, diventa indiscutibile la necessità di ridurre al minimo questo inconveniente.
I materiali che impediscono le infiltrazioni d'aria si possono dividere in due categorie: quelli da applicare intorno a porte e finestre e quelli da applicare sotto le porte. Vediamo insieme i diversi tipi.
Ecco quindi altri materiali e metodi per eliminare gli spifferi sotto le porte:
Come detto sopra, esistono degli elementi isolanti in diversi materiali specifici per la parte inferiore delle porte.
Sono di legno, plastica o metallo, dotati di setole o di una alettina di gomma elastica che preme contro il pavimento, una volta chiusa la porta, assicurando così la tenuta alle correnti d'aria. Quelli con le setole sono adatti anche per le porte scorrevoli.
Generalmente di plastica elastica, si installano sul pavimento in corrispondenza della soglia, dalla quale sporgono alcuni millimetri.
La porta, quando è chiusa, comprime la striscia, assicurando in questo modo la tenuta dell'aria.
Si tratta sempre di strisce isolanti, adesive o da inchiodare, formate da due parti separate: una è fissata al pavimento in corrispondenza della soglia, l'altra invece, alla porta.
Striscie isolanti a doppia tenuta
Quando la porta è chiusa le due parti vengono a contatto, assicurando una tenuta perfetta. La differenza rispetto ai dispositivi semplici consiste nel fatto che qui entrano in contatto due superfici morbide, con maggiore capacità di adattamento.
Questi dispositivi sono venduti in lunghezze standard, ma possono essere tagliati anche su misura.
Per finire il classico salsicciotto di stoffa, di 5-6 cm. di diametro, ripieno di segatura o altro, che usavano i nostri nonni davanti alle porte e finestre.
Un oggetto di questo tipo non esiste più in commercio, ma non vi sarà certo difficile costruirlo da soli.
Eliminare gli spifferi sottoporta con il salsicciotto in tessuto
Esistono invece dei salsicciotti realizzati con materiali isolanti più moderni, quali la lana di vetro, di roccia o alcune fibre sintetiche come il poliestere.
Il sistema funziona! L'unico inconveniente è che bisogna ricollocare in posizione il salsicciotto ogni chiusura della porta o della finestra.
Però esistono sistemi nuovi come quello in foto che congiunge i due lati della porta ed elimina l'inconveniente del riposizionamento. Si chiama HOUSY ed è un paraspifferi sottoporta in vendita su Amazon.
Avete eliminato tutti gli spifferi?
Non cercate di trasformare la vostra casa in una scatola a tenuta ermetica.
Sarebbe molto pericoloso in quanto un minimo ricambio d'aria, soprattutto se all'interno sono in funzione fornelli e scaldacqua a gas, caminetti, ecc.
Ventilazione meccanica degli ambienti per evitare la condensa
Un altro problema che nasce dalla scarsa ventilazione è poi quello della condensa, spesso causa di corrosione per gli oggetti metallici e di formazione di muffa per gli altri.
È quindi essenziale, quando si installano sistemi contro le infiltrazioni, fare molta attenzione che rimanga una circolazione d'aria controllata.
Questa si ottiene, di solito, con l'installazione di piccole griglie in appositi vani praticati nelle pareti.
Nei locali come cucine e bagni, dove si genera facilmente vapore, e di conseguenza condensa, può essere invece opportuno montare, su una parete esterna o su un vetro, una ventolina che verrà automaticamente messa in funzione dalla differenza di temperatura fra interno ed esterno.
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