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In linea generale, è raccomandabile eseguire la manutenzione della caldaia annualmente, durante la quale vengono verificati il corretto funzionamento, la pulizia del bruciatore e quella dello scambiatore.
La frequenza con cui è necessario effettuare la manutenzione della caldaia, inoltre, dipende dalle indicazioni riportate nel libretto tecnico e dai consigli forniti dall'installatore.
Quando eseguire la manutenzione della caldaia - foto Getty Images
Per quanto riguarda la verifica dei fumi, che comprende l'analisi della combustione e dei livelli di ossido di carbonio, la periodicità varia in base al tipo di impianto e al combustibile utilizzato.
Gli impianti alimentati a combustibile liquido o solido con potenza compresa tra 10 e 100 kW, così come quelli superiori a 100 kW alimentati a GPL o metano, richiedono questo controllo ogni due anni.
Gli impianti con potenza inferiore a 100 kW funzionanti a GPL o gas metano necessitano invece di una verifica ogni quattro anni, mentre quelli con potenza superiore a 100 kW alimentati con combustibile solido o liquido devono essere controllati annualmente.
La manutenzione della caldaia prevede una serie di verifiche periodiche che garantiscono un elevato livello di sicurezza, riducendo il rischio di incidenti e danni sia per gli utenti che per la caldaia stessa.
Inoltre, contribuisce a ottimizzare i consumi energetici, permettendo un risparmio economico grazie a una riduzione dei costi in bolletta, considerando che il riscaldamento rappresenta una parte significativa del consumo domestico.
Questo intervento, obbligatorio secondo quanto stabilito dal D.P.R. 74/2013, riveste un ruolo fondamentale per diversi motivi.
Manutenzione della caldaia per ottimizzare il risparmio energetico - Getty Images
Un impianto ben mantenuto, incide positivamente sull'ambiente, limitando l'emissione di gas inquinanti e migliorando l'efficienza energetica.
Anche chi vive in una casa in affitto è tenuto a far eseguire la manutenzione.
La responsabilità della caldaia ricade infatti su chi utilizza l'impianto di riscaldamento, che sia il proprietario o l'inquilino, e a lui spettano i relativi costi di manutenzione.
Talvolta, le caldaie possono presentare inconvenienti che sembrano allarmanti ma che, in realtà, possono essere risolti facilmente, spesso senza dover ricorrere ad un tecnico.
Tra i problemi più comuni, ce ne sono alcuni che vale la pena analizzare più da vicino:
Se l'acqua calda tarda ad arrivare o non esce affatto, il problema potrebbe essere legato a una pressione insufficiente, spesso causata da accumuli di calcare sullo scambiatore di calore o da una regolazione errata.
Problemi di pressione della caldaia - Getty Images
In questi casi, è utile controllare che la pressione sia compresa tra 1 e 2 bar.
Se questa verifica non risolve il problema, è possibile che ci siano bolle d'aria nel sistema o un termostato malfunzionante. Prova a ricaricare il termostato o, se il problema persiste, contatta un tecnico.
Un altro disturbo piuttosto comune è il blocco della caldaia, segnalato dallo spegnimento delle spie o dalla mancata accensione.
Spesso, però, la causa non risiede nell'apparecchio stesso ma in un'interruzione temporanea del gas metano o dell'energia elettrica, oppure in un rubinetto che non funziona correttamente.
Se la caldaia emette rumori fastidiosi, come fischi o gorgoglii, potrebbe trattarsi di calcare accumulato sullo scambiatore di calore, di una riduzione della pressione dell'acqua o di aria intrappolata nel sistema.
È utile iniziare verificando la pressione e assicurandosi che il tubo di condensa non sia ostruito o congelato.
Spurgare i radiatori può aiutare a rimuovere eventuali bolle d'aria, ma se il problema dovesse persistere potrebbe essere necessario un lavaggio chimico, da affidare a un professionista.
Nel caso in cui i radiatori non si scaldino uniformemente, l'aria intrappolata potrebbe essere la responsabile.
Spurgare i termosifoni può risolvere il problema, ma se non si è sicuri di come procedere, è consigliabile rivolgersi a un tecnico.
Se la caldaia si spegne improvvisamente, non bisogna subito pensare al peggio.
I modelli più moderni sono dotati di sistemi di sicurezza che bloccano il funzionamento in presenza di anomalie, come bassa pressione, problemi di alimentazione del gas, guasti interni, pressione dell'acqua da controllare o radiatori intasati.
Verifica queste possibili cause e, se non riesci a risolvere, contatta un'assistenza tecnica.
Se la manutenzione della caldaia non viene effettuata, è possibile incorrere in sanzioni amministrative imposte dall'autorità competente, con importi che possono andare da 500 a 3000 euro essendo un intervento annuale obbligatorio.
Oltre alla multa, potrebbe essere richiesto di regolarizzare l'impianto eseguendo interventi straordinari necessari.
Nei casi più gravi, quando il malfunzionamento rappresenta un serio pericolo per la sicurezza, potrebbe essere disposta la sospensione dell'uso della caldaia fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.
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