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L'avocado crea dipendenza! Se anche voi siete diventati degli estimatori di questo frutto esotico e non riuscite più a farne a meno, non vi resta che coltivarlo in casa. La buona notizia è che l'avocado può essere coltivato facilmente anche se non si dispone di un giardino, facendolo crescere in vaso.
Come coltivare l'avocado sul balcone?
La germinazione per seme è sicuramente il metodo più semplice, quindi la prossima volta che vi capiterà di mangiare un avocado, ricordatevi di non buttare via il nocciolo ma, dopo averlo ripulito bene dai residui di polpa e facendo attenzione a non rimuovere la sottile pellicina marrone che lo avvolge, conservatelo per piantarlo.
Il primo passaggio da seguire per coltivare l'avocado sul balcone è quello di immergere il nocciolo per metà in acqua e per metà fuori dall'acqua. La parte che deve essere immersa nell'acqua è quella più rotonda, che svilupperà le radici.
Per immergere solo parzialmente il seme di avocado in acqua, potete aiutarvi infilando nel nocciolo 4 stuzzicadenti perpendicolari tra loro, che fungeranno da graticcio.
Posizionate il nocciolo in un bicchiere o in un vasetto sufficientemente capiente, nel quale dovrete versare il giusto quantitativo di acqua.
A questo punto mettete il bicchiere in un luogo mediamente illuminato, come può essere il davanzale di una finestra e ricordatevi di aggiungere sempre dell'acqua nel vaso, man mano che evapora.
Per evitare il proliferare di funghi e batteri è meglio cambiare comunque l'acqua una volta a settimana.
Ora è arrivato il momento dell'attesa. Prima che spuntino le radici ci vorrà infatti almeno un mese e nel giro di poco vedrete anche spuntare in cima al nocciolo un piccolo germoglio, che diventerà presto bella fogliolina.
A questo punto l'avocado è pronto per essere interrato.
Togliete gli stuzzicadenti e piantate il seme in un vaso abbastanza ampio (di almeno 30 cm) colmo di terriccio universale. In questa prima messa a dimora, assicuratevi che la parte superiore del seme rimanga ancora esposta all'aria.
Trattandosi di una pianta tropicale, l'avocado ama il calore e l'umidità ma non i ristagni di acqua. Viene quindi consigliato di eseguire la pacciamatura con argilla espansa alla base del vaso e procedere con frequenti innaffiature.
Tutta la procedura di coltivazione dell'avocado a partire dal seme può essere fatta in qualunque periodo dell'anno.
La vera sfida inizia con le fasi di messa a dimora in terra, poiché questa pianta non sopporta i climi molto rigidi, quindi dovrete prestare molta attenzione a dove collocate il vaso, variandone eventualmente la posizione nel corso dell'anno.
L'avocado in vaso va tenuto in una zona soleggiata e riparata dal vento. Soprattutto nella prima fase di crescita è importante non esporla mai a una temperatura inferiore ai 4 °C, evitando gli sbalzi termici.
Nella stagione invernale, in caso di temperature piuttosto rigide, è bene coprire la pianta di avocado con un telo di plastica per evitare gli shock termici.
L'avocado, pur essendo una pianta tropicale, riesce a fruttificare anche in un clima mediterraneo come il nostro ma a patto che nei primi anni di vita vengano messe in atto le premure che vi abbiamo elencato.
Soltanto gli esemplari adulti riescono infatti a resistere al freddo.
Quando la piantina sarà arrivata a misurare all'incirca 15-20 centimetri, va spuntata di 5-7 centimetri così da incoraggiare un ulteriore crescita. Vi sembrerà strano dover tagliare le prime foglie apicali, ma si tratta di un'operazione necessaria per garantirne la crescita rigogliosa.
L'avocado adulto non ha bisogno di essere potato ma, nella fase di accrescimento, che può durare un paio di anni, le potature dovranno essere frequenti. Per fortificarla al massimo e ottenere una pianta di avocado in grado di fruttificare, si consiglia di spuntarne la cima circa ogni 15 centimetri di crescita.
Le frequenti potature nei primi anni di vita consentono lo sviluppo di diverse ramificazioni principali, da cui si svilupperanno quelle secondarie, in modo da ottenere un arbusto denso, forte e compatto.
La cimatura può essere praticata a tutti gli apici dei rami così da favorire lo sviluppo di nuovi getti. Quando la pianta sarà cresciuta a sufficienza e avrà raggiunto la forma desiderata, è possibile lasciarla crescere senza doverla potare mai più, se non per esigenze di spazio.
Se avete deciso di coltivare l'avocado sul balcone dovete ad ogni modo essere consapevoli del fatto che l'avocado è una pianta che può raggiungere circa 10 metri di altezza, quindi piuttosto difficile da gestire.
A meno che non abbiate una terrazza enorme o un giardino, è chiaro che dovrete pensare, nell'arco di 6-7 anni, di regalarla a chi ha più spazio a disposizione.
Come gran parte delle piante, in primavera-estate l'avocado deve essere concimato per favorirne la crescita e la fruttificazione. Sebbene sia una pianta piuttosto resistente, può essere soggetta ad afidi, che prolificano negli ambienti caldi e umidi.
Come eliminare gli afidi dalla pianta di avocado? Esistono molti rimedi naturali per combatterli. Una soluzione efficace è quello di spruzzare sul fogliame una soluzione a base di ortica, che va lasciata agire almeno per una settimana.
Un altro rimedio naturale prevede l'utilizzo del sapone di marsiglia, con cui lavare accuratamente le foglie e lasciandolo agire per qualche giorno. Il sapone crea infatti una patina che soffoca gli afidi, debellandoli.
Concludendo, coltivare l'avocado sul balcone è assolutamente possibile, l'importante è avere molta pazienza e premura nei primi mesi di vita della pianta. Se tutto andrà come previsto, potrete raccogliere ben presto i suoi succosi frutti!
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