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Un tipico caso di accensione da due punti è il lampadario centrale di una stanza.
Indipendentemente da come si sviluppa il circuito elettrico che perviene al lampadario, vi troverete davanti, a soffitto, l'uscita di una guaina isolante, nella quale saranno presenti i cavi di neutro, fase e terra. Se non vi sono ganci di sospensione potete provvedere da soli.
Si tratta di sagomare un'asticciola di metallo formando un anello munito superiormente di due lunghe alette laterali. Inserite le alette nella pignatta in laterizio del soffitto, in prossimità del foro attraverso il quale fuoriesce la guaina flessibile con i cavi.
Quando l'anello è inserito, bloccatelo in posizione preparando un impasto di cemento oppure di cemento di presa rapida, e applicandolo nel foro in modo che resti in vista solamente l'anello.
Naturalmente, il soffitto va poi rifinito con l'intonaco. In alternativa si può utilizzare un tassello ad ancoretta o a bilanciere che penetra nelle pignatte e si fissa stabilmente.
Prima di appendere il nuovo lampadario bisogna preparare i cavi mettendo a nudo le estremità dei conduttori. Innanzitutto togliete corrente dall'impianto, azionando l'interruttore generale, quindi tagliate a filo del soffitto l'eventuale tratto di guaina che fuoriesce e tagliate i conduttori a una lunghezza di 10¬12 cm, spellando le estremità.
Se si tratta di sostituire semplicemente il lampadario questa operazione non ha ragione d'essere in quanto i conduttori sono già della lunghezza appropriata. Basta controllare lo stato dei cavi ed eventualmente rimetterne a posto le estremità che fossero sfilacciate.
Come ultima operazione si appende il lampadario all'anello, utilizzando il gancio di cui normalmente è provvisto, posto all'estremità della catenella o dell'asta rigida di cui è dotato.
Con le pinze si sagoma una barretta di metallo in forma di anello con due ampie alette all'estremità opposta. Sono disponibili anche appositi tasselli ad ancora o a bilanciere.
Inserite la barretta sagomata nel foro nel soffitto attraverso il quale fuoriescono i cavi provenienti dai comandi elettrici e dalla cassetta di distribuzione.
Con un po' di cemento a presa rapida murate l'anello al soffitto, servendovi di una spatola.
Il soffitto va poi rifinito con intonaco.
Con un cutter tagliate l'eventuale sovrabbondanza di guaina isolante a filo dal soffitto, stando bene attenti a non tagliare anche i conduttori.
Dopo aver spelato l'estremità dei cavi che provengono dal lampadario, eseguite il collegamento utilizzando i morsetti a cappellotto. Il conduttore di terra deve essere collegato al tubetto metallico del lampadario per mezzo di una semplice fascetta metallica a vite.
I cavi che fuoriescono dal soffitto vanno collegati, rispettivamente, a quello proveniente dal contatto centrale dei portalampade del lampadario e a quello che proviene dalla virola.
Quando il lampadario è appeso e avete individuato con chiarezza i vari conduttori potete passare al collegamento spelando anche i due cavetti che provengono dal lampadario e intrecciando i capi delle trecciole.
Sulle parti così intrecciate applicate due morsetti a cappellotto, una per ciascuna coppia di cavi, che proteggono molto bene il contatto. In alternativa è possibile impiegare quelli a frazionamento prestabilito, ma è preferibile, in generale, il tipo a cappellotto.
Il cavetto di terra, anch'esso debitamente spelato all'estremità, deve essere strettamente collegato con una parte metallica del lampadario.
Il collegamento lo potete effettuare semplicemente con una fascetta stringitubo, dopo aver pulito molto bene la parte che deve venire a contatto con la trecciola, con tela abrasiva o con una limetta. Quando i collegamenti sono fatti, raggruppate i conduttori insieme e fate scorrere verso l'alto la coppa posta lungo l'elemento di supporto del lampadario in modo da nasconderli.
Bloccate la coppa con l'apposita vitina, quindi procedete al collaudo dei collegamenti reinserendo la tensione e azionando l'interruttore.
L'uscita dei cavi per il lampadario a soffitto viene di solito predisposta al centro di un ambiente.
Spesso, però, conviene avere questo punto luce in una posizione decentrata, per accordarsi meglio all'arredo o per consentire una migliore fruizione dell'ambiente stesso. L'intervento da eseguire è lo spostamento del punto di sospensione.
A questo si accompagna la necessità di far pervenire in questa nuova collocazione il cavo elettrico di alimentazione.
In generale si hanno due strade:
Il primo metodo è certamente più pulito ed elegante, ma implica un lavoro di muratura non banale.
Il secondo è molto più rapido. Esaminiamolo di seguito con la sequenza passo dopo passo.
Dopo aver tolto tensione all'impianto si scollegano i cavi di alimentazione del lampadario e lo si toglie dal gancio di sospensione.
Si aggancia al posto del lampadario l'apposito cavo spiralato di prolunga e si collegano i conduttori, ovviamente sempre a tensione disinserita, ai cavi che fuoriescono dal soffitto.
Per il nuovo collegamento al lampadario si taglia la guaina alla giusta lunghezza e si spelano le estremità dei conduttori isolati che corrono entro di essa.
Poi si installa al soffitto un nuovo gancio in posizione opportuna.
Agganciate il lampadario al nuovo gancio, quindi praticate un'apertura nella coppa e inseritevi la guaina spiralata. Poi collegate i conduttori a quelli del lampadario.
Riportate la coppa verso l'alto in modo da nascondere il gancio e il collegamento tra i cavi.
La coppa deve essere bloccata in posizione per mezzo di una vitina.
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