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In piena stagione primaverile, i fiori di narciso rappresentano un vero e proprio simbolo di questo splendido periodo dell'anno.
Oltre ad avere un aspetto generalmente bello e armonioso, questa pianta propone in particolar modo un profumo molto intenso.
Nonostante abbia tutte queste caratteristiche incredibilmente positive, il narciso è tutto tranne che una pianta pretenziosa.
Non è infatti una specie esigente, poiché necessita solo ed esclusivamente di un'annaffiatura costante, ma moderata nella quantità.
Fiori di Narciso - Getty Images
Come spesso accade per molti altri tipi di piante, il ristagno dell'acqua può risultare dannoso anche in questo caso.
Allo stesso modo, un terreno eccessivamente arido e poco permeabile non permetterà alla pianta di prosperare in maniera adeguata.
Questa pianta può essere adatta non solo a coloro che hanno una terrazza, o un semplice giardino.
Possono arricchire ulteriormente anche un prato in cui sono presenti già altre specie.
Un'intera distesa di narcisi farebbe decisamente un'ottima figura.
Come in ogni guida che si rispetti, anche in questo caso è fondamentale partire dal principio, ovvero, dalla scelta e dalla piantagione dei bulbi.
In questo caso, i bulbi per cui si dovrà optare dovranno essere sodi, pesanti e privi di qualsiasi ammaccatura.
Nonostante questa pianta sia perlopiù primaverile, il momento migliore per la piantagione dei bulbi è a cavallo tra settembre e ottobre.
Si dovrà scegliere il periodo autunnale così da consentire ai narcisi di fiorire entro il primo anno.
Per quanto riguarda invece il terreno su cui piantare i fiori di narciso, indicativamente il suolo in questione dovrà essere fertile e drenato a sufficienza.
Le superfici aride e poco permeabili dovranno essere assolutamente evitate, poiché poco adatte.
Essendo i bulbi di narciso di piccole dimensioni, dovranno essere interrati a circa 15 centimetri di profondità dal terreno.
Si potranno formare dei piccoli gruppi composti da 5 bulbi, così che tutto lo spazio a disposizione venga adeguatamente occupato.
Una volta superata la prima fase di piantagione, arriva finalmente il tanto atteso momento della fioritura.
Durante questa fase, la prima cosa che si dovrà fare sarà annaffiare il terreno per farlo assestare correttamente.
Nonostante i bulbi siano già predisposti di per sé, la loro fioritura dovrà essere incentivata. In che modo?
Indicativamente, l'utilizzo di un fertilizzante a lenta cessione potrebbe rivelarsi piuttosto efficace per raggiungere questo obiettivo.
Si dovrà inoltre prestare particolare attenzione anche all'azoto. Il suo utilizzo in eccesso potrebbe infatti favorire la comparsa del fogliame, a discapito della fioritura.
Cosa non propriamente auspicabile, quando ci si prende cura delle piante.
Al termine di ogni ciclo di fioritura, arriva finalmente il momento della rimozione dei fiori appassiti.
Questa è una procedura molto importante, poiché favorisce la fioritura della pianta e le impedisce allo stesso tempo di impiegare risorse per la produzione di semi.
La fioritura non conclude in alcun modo il processo di cura del narciso.
Se è vero che il fogliame è un fenomeno naturale che va tenuto sotto controllo, è altrettanto vero che almeno in fase iniziale le foglie dovrebbero essere lasciate libere di crescere.
Dopodiché, una volta ingiallite e rinsecchite, le stesse foglie possono poi essere rimosse.
Durante questo processo, così come in tutti gli altri periodi dell'anno (estate esclusa), non si dovrà esagerare con l'irrigazione.
Fiori di narciso in giardino - Getty Images
Allo stesso modo, nell'attesa in cui le foglie ingialliscano i bulbi non dovranno essere rimossi dalla loro posizione.
Per sommi capi, dopo la fioritura del narciso si dovrà semplicemente lasciare che la natura faccia il proprio corso, senza di fatto alterarlo.
Tra le innumerevoli proprietà del narciso, c'è senza ombra di dubbio la capacità di resistere a numerosi parassiti presenti in natura.
E di conseguenza, alle malattie che essi possono provocare alle piante in cui si annidano.
La discriminante principale riguarda tuttavia le condizioni in cui la pianta viene conservata.
Infatti, se la propria pianta di narciso viene conservata all'interno di un ambiente umido o poco fertile, i batteri potrebbero essere indirettamente agevolati.
Piante di narciso - Getty Images
Senza considerare le insidie rappresentate dagli afidi, le quali possono essere arginate con facilità grazie ad una soluzione composta da acqua e sapone molle di potassio, meglio conosciuto come sapone di Marsiglia.
Come si è potuto notare dalla guida in questione, prendersi cura del narciso è una procedura fatta di pochi e semplici step.
Passaggi che, se eseguiti con costanza, possono portare a ottimi risultati.
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