Preziosi consigli per la coltivazione e la cura del ciclamino

Caratteristiche del ciclamino

Il ciclamino è una pianta bulbosa della famiglia delle Primulaceae che cresce spontaneamente nelle regioni del bacino mediterraneo: caratterizzata da una fioritura esclusivamente invernale, questa specie predilige infatti un clima temperato e ambienti piuttosto freschi e umidi.

Le caratteristiche fisiche e l'aspetto originale del ciclamino hanno favorito la nascita di miti e leggende intorno alla pianta sin dall'antichità.

I Greci, ad esempio, associavano la forma rotonda del tubero e le spirali create dallo stelo al cerchio e quindi al ciclo di rinnovamento della vita, e attribuirono così al ciclamino una valenza magica.

Altro accostamento significativo era quello tra la forma tondeggiante dei frutti della pianta con quella dell'utero femminile, affinità che, secondo il naturalista Teofrasto, rendeva il fiore propizio a tutto ciò che riguardava l'amore e la sensualità ma soprattutto la fertilità: per questo, nella Grecia antica, il talamo dei giovani sposi veniva solitamente adornato con piccoli mazzi di ciclamini.

Ad attribuire particolari proprietà magiche al ciclamino, era infine la presenza, all'interno della pianta, di una sostanza velenosa per l'uomo, ma non per gli animali.

In questo modo, la bellezza delle forme e la pericolosità del veleno, unite nel ciclamino, hanno reso la specie simbolo della diffidenza e le hanno conferito un'affascinante doppia valenza di vita e di morte.

Come già accennato, il ciclamino è una pianta che cresce in ambienti protetti e temperati e per questo predilige la coltura in interno piuttosto che quella all'esterno.

Il ciclamino, se ben coltivato, offre fioriture abbondanti e varie nella forma ma soprattutto nei colori, sempre accesi e vivaci, che possono andare dal rosa al violetto, al rosso e al bianco.

I fiori, formati da cinque petali, presentano generalmente la parte superiore screziata di bianco e quella inferiore caratterizzata da venature rossastre o purpuree. Insieme ai fiori, la pianta può presentare anche delle piccole bacche piene di semi utili per la riproduzione della specie.

Coltivazione del ciclamino

Il ciclamino deve essere coltivato preferibilmente all'interno delle abitazioni, scegliendo terreni piuttosto calcarei e dotati sia di un Ph basico che di un'umidità media.


La fioritura avviene prevalentemente in autunno e inverno, tra settembre e marzo, e in questo periodo la pianta deve essere conservata a una temperatura non superiore ai quindici gradi centigradi.

Anche la luce fornita al ciclamino deve essere di media intensità, né troppo forte né troppo debole, per garantire alla pianta le funzioni vitali.

L'irrigazione, invece, in inverno deve essere costante ma non troppo abbondante, per evitare che le radici della pianta marciscano, mentre in estate la somministrazione d'acqua deve diventare più frequente, anche tre o quattro volte al giorno, facendo comunque attenzione a eliminare i liquidi in eccesso.


In ogni caso, il ciclamino deve essere innaffiato al di sotto dei fiori e delle foglie, cercando di mantenere sempre la giusta dose di umidità del terreno, il quale, non deve essere mai troppo asciutto.

La concimazione, infine, deve avvenire in prevalenza durante la fase di fioritura, con somministrazioni regolari ogni due o tre settimane.

Riproduzione del ciclamino

Il ciclamino può essere moltiplicato in due modi: per semina oppure per divisione del tubero.
La procedura per semina è molto semplice ma può dare origine spesso a delle varianti genetiche della pianta rispetto alle specie da cui sono stati presi i semi, soprattutto per quel che riguarda il colore dei fiori.


I semi possono essere collocati in pochi centimetri di terra, all'interno di piccoli contenitori, preferibilmente coperti, da arieggiare e nebulizzare in modo regolare.

Successivamente, le prime piantine appena spuntate potranno essere messe in vaso e coltivate regolarmente.

I mesi più indicati per la semina sono senza dubbio quelli estivi, tra luglio e settembre.
Per facilitare la distribuzione dei semi sul terreno, inoltre, è consigliabile mescolarli con un po' di sabbia.

Se invece si preferisce procedere con la riproduzione per divisione del bulbo, sarà necessario dividere quest'ultimo in due parti utilizzando strumenti taglienti ma assolutamente sterili, facendo attenzione a non sfilacciare eccessivamente i tessuti.

Le due metà ottenute, dovranno poi essere interrate seguendo i metodi della coltivazione tradizionale.

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Semi di ciclamino

I semi di ciclamino, in genere numerosi e di color marrone, presentano dimensioni abbastanza ridotte, con un diametro di circa uno o due millimetri al massimo, e vengono ricavati dal frutto di forma tondeggiante che si forma dai fiori ed è racchiuso da un guscio.


I semi vengono spesso rilasciati spontaneamente quando il frutto arriva a maturazione e rimangono sparsi sul terreno per poi essere raccolti manualmente.

Ciclamino da esterno

Il ciclamino è una pianta che fiorisce molto facilmente all'interno delle abitazioni, vista la sua predilezione per ambienti temperati e protetti ma, grazie ai colori sgargianti dei suoi fiori e alla bellezza delle sue forme, si presta molto bene a decorare anche gli esterni, in composizioni di vasi oppure in aiuole.

Se si vogliono sfruttare al meglio le caratteristiche del ciclamino per gli spazi esterni, bisogna però fare attenzione a collocare la pianta in zone molto ombreggiate e a una temperatura media di quindici gradi centigradi, riparandola tempestivamente all'interno in caso di pioggia o di gelate invernali.

Ciclamino selvatico

Dotato di qualità differenti rispetto al ciclamino tradizionale, è il ciclamino selvatico, caratterizzato da piccoli fiori e molto resistente al freddo.


La fioritura del ciclamino selvatico, che comprende diverse specie tra cui il raffinato ciclamino di Persia, avviene alla fine dell'estate e continua fino a inverno inoltrato, con boccioli dall'aspetto molto delicato ed utili per la creazione di eleganti bordure per aiuole o per fare da contorno agli alberi all'interno del giardino.

La temperatura ideale per una corretta fioritura del ciclamino selvatico è compresa tra i sei ed i diciotto gradi centigradi mentre il terriccio per la sua coltivazione deve essere umido ma privo di dannosi ristagni idrici.

Ciclamino bianco

Tra le numerose varietà di ciclamino, una delle più eleganti e dall'alto valore ornamentale è senza dubbio il ciclamino bianco.


Caratterizzato da petali del tutto bianchi, appunto, senza la presenza di venature purpuree, questo tipo di ciclamino, oltre a possedere un indubbio potenziale ornamentale sia all'interno della casa che in giardino, presenta anche una connotazione positiva nel suo simbolismo: i suoi fiori candidi assumono infatti, soprattutto se offerti in dono, una valenza di purezza e di candore, eliminando del tutto il significato di diffidenza.

Come conservare il ciclamino in estate

Durante il periodo estivo, il ciclamino attraversa una fase di riposo in cui non c'è traccia di fioritura. Per questo, nei mesi estivi, è necessario eliminare le parti secche e appassite, e collocare la pianta all'ombra, riparandola dalla luce eccessiva e da temperature troppo alte, preferibilmente all'interno della casa. Una maggiore attenzione dovrà poi essere dedicata alle irrigazioni, che dovranno essere generose ma non eccessive.

Ciclamino appassito

Il ciclamino può presentare foglie secche oppure fiori appassiti non solo durante la stagione estiva, quando ormai il ciclo di fioritura è terminato, ma anche a causa di malattie o agenti atmosferici avversi.


In particolare, un'innaffiatura troppo abbondante oppure temperature troppo alte possono indebolire la piante, specialmente i gambi; in questo caso, è necessario collocare il ciclamino in un ambiente fresco ed umido, bagnandolo regolarmente.