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Chi ama cucinare sa che in casa non dovrebbero mai mancare gli aromi, prodotti della terra che riescono ad insaporire anche i piatti più semplici della cucina mediterranea alla base della nostra alimentazione quotidiana. Anche quando abbiamo poco tempo da dedicare alla preparazione della cena sappiamo che optare per un piatto di pasta è la soluzione capace di mettere d'accordo tutti i commensali. Mentre l'acqua bolle basta preparare un semplice sugo.
Per insaporirlo basta un soffitto di cipolla o uno spicchio d'aglio per aromatizzare il tutto.
Pensate a come sarebbe bello poter coltivare da soli un ingrediente così semplice e versatile come l'aglio, da far crescere in casa sul balcone o nell'orto per averlo sempre fresco e a disposizione in cucina. L'aglio a km 0 è un plus non da tutti, o almeno molti pensano che sia per pochi.
In realtà l'aglio è facile da coltivare anche in casa, necessita di poche cure e attenzioni e ci garantisce un approvvigionamento importante per le esigenze di tutta la famiglia.
Inoltre, dopo la semina aglio, una volta raccolto si conserva bene anche a lungo e questa è un'ulteriore buona ragione per coltivarlo e conservarlo.
Esistono diverse varietà di aglio, ciascuna ha caratteristiche proprie, anche cromatiche. Pensiamo all'aglio più comune, quello di colore bianco come l'aglio piacentino molto apprezzato, pregiato e duraturo, ma esistono anche aglio rosso di Sulmona o aglio rosso siciliano, dal gusto un po' più piccante di quello normale, e anche l'aglio rosa, profumato e più dolce e delicato al palato.
Una variante particolare che si sta diffondendo per le sue caratteristiche è l'aglione: mantiene il gusto peculiare dell'aglio, ma è più delicato e raffinato e rispetto ai più comuni risulta molto più leggero e digeribile, quindi non rinviene e si può mangiare con gusto.
La sua terra d'origine è la Val di Chiana e la Val d'Orcia e la sua peculiarità lo ha fatto diventare presidio slow food, il suo nome fa riferimento alle sue dimensioni nettamente più grandi rispetto a un bulbo d'aglio normale.
Prima di capire com'è possibile coltivare aglio fai da te per farlo crescere in casa andiamo a soffermarci sui tanti benefici che racchiude questa pianta bulbosa.
C'è chi lo ama e lo apprezza a tavola in tutti i modi, ma teme i suoi effetti collaterali legati al sapore forte e persistente, però è risaputo che l'aglio sia un alleato naturale per mantenere lo stato di salute di chi lo consuma.
Viene considerato un aiuto nella prevenzione dei malanni di stagione, del raffreddore forte ma anche dell'influenza stagionale, ha uno spiccato potere disinfettante per i tessuti dalla pelle all'apparato digerente e respiratorio.
L'assunzione regolare di aglio aiuta a proteggere il cuore e le arterie che devono restare pulite per far scorrere il sangue senza intoppi, controllando così la formazione di colesterolo cattivo. Inoltre, tende a tenere sotto controllo i livelli di glicemia nel sangue e anche quelli della pressione, è indicato in questo senso alle persone ipertese.
Questi benefici derivano dalla presenza di allicina e vitamina B presenti nell'aglio.
L'azione riconosciuta all'aglio è antisettica.
Il profumo dell'aglio è il suo punto di forza: anche chi non ama trovarselo in pezzi dentro al piatto, di certo apprezzerà comunque il suo aroma capace di rendere ogni piatto più gustoso e deciso, dalla bruschetta a una zuppa.
In questo caso l'utilizzo è consigliato, lasciando l'aglio intero in cottura per poi toglierlo dalla pentola, o utilizzarne qualche spicchio sempre intero per identificarlo facilmente se non lo si vuole ingerire.
Ricordiamo che per stemperare un po' il sapore intenso dell'aglio è consigliabile privarlo della sua anima, la parte interna, il cuore stesso, oppure lasciarlo a bagno nel latte.
Scopriamo come e quando coltivarlo in casa.
La coltivazione dell'aglio può infatti avvenire tranquillamente dentro a un vaso.
Unica accortezza: rispettare i giusti tempi di semina. Quando si pianta l'aglio?
L'aglio infatti dev'essere piantato a fine della stagione invernale, procurandosi bulbi freschi possibilmente biologici.
La pianta germoglia quando le temperature hanno raggiunto almeno i 18° C costanti se non di più, quindi all'inizio della primavera. In caso di inverni particolarmente rigidi e prolungati, prima di piantare l'aglio è meglio aspettare che le gelate siano scongiurate e la temperatura inizia a mantenersi stabile se non in risalita.
A questo punto si passa alla preparazione del terreno più adatto a ospitare e far crescere l'aglio pianta. Uno dei più indicati è di tipo sabbioso detto anche terreno sciolto che ha poca argilla e una percentuale di sabbia superiore al 50%, quindi chiedete in un vivaio o leggete le caratteristiche del terriccio prima di acquistarlo a questo scopo.
Una volta messo il terreno sabbioso nel vaso, che va scelto abbastanza ampio e profondo, si interrano i bulbi a circa 10 cm sotto la superficie. I bulbilli vanno posizionati nel terreno perché risultino un po' distanziati tra loro per avere lo spazio necessario a crescere.
La parte arrotondata del bulbo deve stare sotto mentre la punta più sottile deve guardare verso l'esterno. Da qui germoglierà la pianta e si genereranno foglie e il bellissimo fiore aglio.
A questo punto si ricoprono i bulbi di terra.
Le cure da dedicare alla coltivazione aglio in vaso sono davvero poche. Il vaso dovrebbe essere tenuto in una posizione esposta ai raggi del sole.
A momento debito dal terreno sbucheranno le foglie dell'aglio. Finché sono in crescita, rigogliose e soprattutto verdi, l'aglio va lasciato nel terreno. La raccolta invece deve avvenire quando il fogliame si secca. L'irrigazione dev'essere moderata ma anche scarsa va bene e soprattutto è importante evitare che ristagni l'acqua, questo potrebbe compromettere la crescita del bulbo e della stessa pianta di aglio.
Troppa acqua ed eventuale muffa darebbe vita a bulbi d'aglio molli e non buoni da raccogliere e utilizzare in cucina. Gli spicchi d'aglio devono infatti essere sodi e profumati.
L'aglio riesce a crescere, al contrario di altre piante, anche in assenza di acqua, condizione che riesce a sopportare bene.
La pianta può essere tenuta sul balcone perché è resistente e sopporta bene temperature calde come quelle rigide. Ovviamente una maggiore coltivazione è possibile nell'orto.
Ma quando si raccoglie l'aglio?
Dalla piantumazione alla raccolta dell'aglio passano diversi mesi, da fine inverno all'estate, quando vediamo come segnale rivelatore che le foglie sono ormai secche.
A questo punto l'aglio è pronto e si procede estirpando la pianta, come si fa per il bulbi, cipolle, cipolotti.
Quando viene raccolto, l'aglio presenta bulbi arrotondati e secchi; questi si possono conservare in un luogo non umido, per far sì che anche fuori dal terreno possano asciugarsi del tutto. Meglio conservare l'aglio al buio, in un contenitore per esempio con fori.
Ben conservato si mantiene per mesi e diventa una risorsa preziosa da avere sempre a disposizione in casa senza doverlo comprare apposta.
Ricordiamo che, sia in caso di coltivazione nell'orto che in vaso sul balcone, è consigliabile far crescere l'aglio vicino ad altre piante come insalata, pomodori, fragole: tra le sue caratteristiche l'aglio è anche un naturale repellente capace di scacciare insetti e parassiti che potrebbero intaccare gli ortaggi, rovinandone la coltivazione.
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