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I galli la consideravano una specie sacra, tanto da permettere la raccolta delle sue foglie solo a coloro che avevano seguito un complesso rituale di purificazione.
Gli egiziani la usavano per la preparazione di unguenti per l'imbalsamazione dei defuti.
I romani la apprezzavano come erba curativa, capace di guarire le ferite: stiamo parlando della pianta di basilico.
Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo avuto una piantina di basilico in casa. Raccogliere le sue foglioline verdi, per insaporire i piatti, è un gesto davvero piacevole.
Ma non solo: il basilico in vaso regala alla cucina o agli spazi esterni un indiscusso colpo d'occhio, oltre a diffondere un inconfondibile profumo che ci riporta alla mente le domeniche in famiglia, ad assaporare la passata fresca della nonna.
Perché non ricreare questa stessa atmosfera anche nelle nostre abitazioni da adulti?
Dana Frigerio, garden designer dalla profonda passione per piante e fiori, esperta di ManoMano per il giardinaggio, ci spiega come curare il basilico.
L'Ocimum basilicum, più comunemente noto come basilico, è coltivato come pianta aromatica.
Il nome deriva dal latino basilicum, con origine dal greco basilikon (pianta regale, maestosa). L'etimologia è incerta: secondo alcune interpretazioni, è così chiamato perché veniva usato per produrre i profumi per i re; secondo altre, è legato all'importanza regale conferita alla specie.
Originaria dell'India, è una pianta erbacea annuale, quindi, va seminata o acquistata ogni anno.
Le sue foglie sono molto profumate e hanno un aroma particolare; in natura, esistono diverse varietà e ciascuna ha un odore differente più o meno dolce e pungente.
Nella foto, da sinistra a destra, le varietà di basilico purpurascens, minimum e cinnamon
Ecco qualche esempio:
Da primavera inoltrata, è possibile piantare e coltivare il basilico.
Questo è adatto alla coltivazione in vaso, l'altezza della piantina di basilico va dai 30 ai 60 cm; se decidete di coltivarlo in piena terra, occorre distanziare i vari esemplari di 30 cm.
Cresce bene nei terreni ben drenati, in posizioni parzialmente o totalmente soleggiate. È importante annaffiarlo con regolarità, tenendo il terreno umido.
In genere, è facile intuire quando la pianta ha sete: le foglie si piegano verso il basso.
Per favorire la fuoriuscita di nuove foglie, bisogna impedire alla pianta di fiorire; in altre parole, è necessario asportare le infiorescenze ogni volta che si formeranno.
Le foglie si consumano fresche e si raccolgono da giugno a settembre; con l'ultima produzione, prima del freddo, si possono surgelare e/o essiccare per averle a disposizione durante i mesi invernali.
Il basilico può essere coltivato in vaso sul terrazzo o sul balcone, così come sul davanzale della finestra della cucina.
Il basilico è una pianta molto decorativa, esistono varietà parecchio diverse tra di loro, con foglie grandi, piccole, arricciate, colorate di porpora, variegate di viola e verde.
Un'idea è quella di provare a coltivarlo, abbinandolo ai fiori del vostro terrazzo o balcone. Un esempio? Potete accostare i colori delle foglie viola del basilico con delle begonie dai toni pastello, rosa e viola sono due nuance bellissime insieme.
Se invece preferite le tonalità sgargianti, potete abbinare il classico basilico alle sfumature vivaci dei tageti e del nasturzio, dal giallo all'arancio intenso.
E ancora, se avete un animo romantico, che ne dite di accoppiare il basilico greco, dalle foglie piccole, con delle fioriture campestri come la Nigella damascena o le zinnie?
L'abbinamento risulterà molto poetico.
Un suggerimento creativo?
Provate a coltivare il basilico nelle scatole di latta.
Alcune di queste sono affascinanti e decisamente ornamentali. Biscotti, caramelle, tè: potete scegliere quelle di medie dimensioni decorate con grafiche dal sapore vintage.
Una volta trovata la latta che più vi piace, dovete fare dei buchi sul fondo con il trapano, in modo da lasciare uscire l'acqua in eccesso.
Per alleggerire il terriccio, basta aggiungere dell'argilla espansa.
In Liguria, negli anni Sessanta, si coltivava il basilico sul davanzale delle finestre, sistemato all'interno delle latte tonde, basse e larghe delle acciughe; quando arrivava troppo sole, verso mezzogiorno, si teneva il basilico in ombra, chiudendo le persiane alla genovese.
Un'atmosfera d'altri tempi che possiamo ricreare ancora oggi, a diverse latitudini.
Che ne dite di dipingere i vasi che contengono le vostre belle piantine di basilico?
Se utilizzate un modello di terracotta, che aiuta a trattenere l'umidità, potete dipingerlo con dei colori all'acqua. Il tema del disegno seguirà l'estro personale e lo stile del proprio terrazzo, balcone o davanzale.
Potete fare prima un disegno a matita sul vaso oppure procedere direttamente con pennelli e colori.
Cosa disegnare? Ecco qualche idea a cui ispirarvi:
Infine, se avete colorato il vaso in tinta unita, perché non provare a scrivere in bella grafia il nome della pianta o una breve citazione che amate particolarmente?
Mano ai pennelli e personalizzate la vostra piantina di basilico, per ricreare la spensierata e profumata atmosfera delle domeniche in famiglia.
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