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La maggior parte degli impianti termici moderni, indipendentemente dalla tecnologia adottata, ventilazione, convezione o radiazione, sono realizzati con dei collettori, laddove per collettore si intende un elemento dell'impianto che riceve il fluido termovettore, quasi sempre acqua, ridistribuendolo nei vari circuiti dell'impianto che raggiungono i diversi ambienti.
In genere un collettore ha una struttura cilindrica con piu' diramazioni, ognuna con una propria intercettazione simile a quella generale del collettore stesso; quasi sempre, i collettori, sono metallici, realizzati in ferro o leghe con rame o alluminio, e sono disponibili in commercio anche collettori di materiale plastico.
Negli impianti di dimensioni considerevoli è possibile discriminare tra collettori esterni e collettori interni, rispettivamente collocati all'esterno e all'interno degli edifici; tipici collettori esterni sono quelli a valle delle caldaie nelle centrali termiche, che servono i condomini, dai quali si diramano più montanti a servizio di diversi appartamenti; i collettori interni sono quelli, ad esempio, presenti ai piani per appartamenti disposti su più livelli o al servizio di diverse zone per appartamenti particolarmente grandi, anche disposti su un unico piano.
In generale, la posizione dei collettori di smistamento all'interno di una stessa abitazione dovrebbe essere il più baricentrale possibile rispetto alla distribuzione dei corpi radianti, ciò al fine di garantire un corretto bilanciamento dell'impianto, minimizzando ed uguagliando le lunghezze dei vari circuiti termici.
Acquistando una moderna caldaia, il collettore, quando necessario, è fornito con il giusto dimensionamento per soddisfare le specifiche esigenze, come per tutti i componenti e gli accessori .
In caso di generatori a servizio di molte zone, il collettore immediatamente a valle della caldaia permette al circolatore di quest'ultima di lavorare solo sul circuito più breve dell'impianto, costituito dai collegamenti della caldaia al collettore e dallo stesso collettore.
La circolazione del fluido termovettore nel resto dell'impianto, dal collettore ai terminali, viene assicurata dai circolatori installati a valle del collettore; in tali casi si ovvia anche all'impossibilità del circolatore della caldaia di far fronte a portate e prevalenze particolarmente grandi.
Una stima di massima di un collettore può essere fatta anche con l'ausilio di software facilmente reperibili sul web; volendola fare su carta, una delle formule empiriche di riferimento è la seguente: A = 1,5x(A1XA2XA3XAn), dove A è l'area della sezione retta del collettore ed A1,A2...An le aree delle sezioni rette dei tubi derivati.
Rispetto agli impianti monotubi, quelli a collettori permettono una gestione a zone degli impianti, un migliore bilanciamento degli stessi, l'utilizzo di diametri più contenuti per i singoli circuiti rispetto ad un'unica montante generale e permettono, inoltre, di limitare il numero di giunzioni.
Particolare attenzione in cantiere, in fase di installazione degli impianti, merita la scelta del posizionamento del collettore da allocare possibilmente in una cassetta o nicchia, che nell'edificio abitato sia facilmente accessibile ed ispezionabile.
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