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I falegnami, quando devono unire due pezzi di legno, preferiscono sempre usare la colla al posto di chiodi o viti.
La colla permette un accoppiamento sicuramente più forte e fisso oltre a non essere assolutamente visibile.
Per questo motivo, quando nei vari assemblaggi in legno vi capita di dover collegare stabilmente due pezzi pensate, innanzitutto, alla colla.
Naturalmente bisogna impiegare correttamente gli adesivi specifici per legno in modo da poterli utilizzare nella maniera migliore, ottenendo sempre un buon risultato.
Vi sono molte colle adatte all'assemblaggio del legno, ma la più utilizzata è la colla vinilica. Si tratta di una pasta semiliquida bianca, costituita da una dispersione acquosa di componenti sintetici. È una colla assolutamente atossica e molto facile da usare. Pulite accuratamente le parti che devono essere unite in quanto la polvere impedisce una buona presa della colla.
Passate sulle superfici da incollare uno straccio umido per togliere anche il polverino più fine. Prelevate, con un pennello non troppo grande, la colla e applicatela, stendendola per bene, su una delle due superfici da unire.
Lasciate asciugare qualche minuto poi portate a contatto le superfici da incollare (se il legno assorbe rapidamente l'acqua, potete applicare la colla anche sull'altra superficie).
La presa è piuttosto lenta: possono volerci circa 24 ore per il completo incollaggio ed è necessario bloccare saldamente i due pezzi in modo che non si muovano. Inoltre, la pressione, migliora la tenuta dell'incollaggio. Per questo lavoro utilizzate dei morsetti di varia dimensione. Si tenga presente che la tenuta di un incollaggio è proporzionale alla forza con cui i morsetti vengono stretti. Se si rischia di segnare il legno conviene interporre qualche listello di legno tenero.
Per mantenere saldamente in posizione componenti che si collegano su superfici limitate, si utilizzano particolari morsetti che possono bloccare i pezzi anche in squadra.
Se un po' di colla è stata spremuta fuori dai bordi, toglietela con uno straccio umido perché se indurisce lascia una traccia chiara sul legno che poi è difficile togliere.
Per ridurre i tempi, quando si effettuano montaggi che richiedono molti incollaggi, è possibile scaldare le giunzioni da incollare con un phon o con una pistola termica (tenuta a una certa distanza). In pochi minuti la colla indurisce.
Se i pezzetti da incollare sono molto piccoli, potete sostituire ai morsetti dei chiodini sottili (del tipo a testa persa) che non conficcate fino in fondo per poterli poi estrarre con le tenaglie a incollaggio e indurimento avvenuti. Non dimenticate, infine, di lavare accuratamente i pennelli e ogni altro attrezzo che sia venuto a contatto con la colla vinilica, per eliminarla quando è ancora fluida.
La colla animale si usa raramente e solo nel restauro dei mobili antichi per rispettarne le caratteristiche originali.
La colla animale è di derivazione organica: si ottiene per dispersione di collagene (da ossa e muscoli di animali) in acqua bollente. La colla animale non ha la stessa tenacia di un adesivo vinilico.
Si acquista in palline solide che si sciolgono a bagnomaria. Quando la colla è ben fluida si applica con un pennellino e poi si mettono i pezzi in morsa. Per mantenere pressati oggetti grandi durante l'indurimento della colla si possono utilizzare particolari strettoi a corda o a nastro che si stringono intorno all'oggetto.
Tra le colle animali diffuse per il restauro del legno o per interventi di liuteria, la più comune è la colla di pesce. La sua presa è efficace e duratura, ma al contempo i singoli pezzi risultano facili da separare se si presenta la necessità.
Contrariamente a quanto avviene con la colla vinilica, subito pronta all'utilizzo, la colla animale necessita di preparazione prima di poter essere utilizzata. Al momento dell'acquisto, infatti, la colla di pesce si presenta in piccole palline essiccate che devono essere diluite.
Occorre posizionare in un contenitore di latta la quantità necessaria di colla in granuli, aggiungendo un po' d'acqua in proporzione e lasciando riposare il tutto per almeno 10 ore.
A questo punto, si passa allo scioglimento della colla a bagnomaria: le palline si sciolgono abbastanza in fretta, una volta che l'acqua ha raggiunto l'ebollizione.
È importante controllare che la colla stessa non arrivi a bollire: se sulla superficie liquida iniziano a formarsi bollicine o uno strato di schiuma biancastra, togliere subito il contenitore dall'acqua.
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