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Siamo alle solite. Dobbiamo procedere alla riparazione di un oggetto le cui parti, per rottura o scollamento, non sono più solidali tra loro; oppure stiamo semplicemente costruendo qualcosa di nuovo che, realizzato in più elementi, va assemblato e reso resistente all'uso.
Ecco allora che si pone il problema di quale prodotto utilizzare, di come utilizzarlo e di quali sono le corrette modalità di applicazione e asciugatura.
Prima di procedere all'incollaggio è comunque necessario compiere alcune operazioni preliminari.La principale consiste nell'accurata pulitura dei frammenti e delle parti; la polvere, la ruggine, il grasso e lo sporco in generale vanno rimossi con l'aiuto di un pennello morbido e di un detergente specifico applicato delicatamente con un panno.
La presenza di residui e di parti incoerenti pregiudicherebbe infatti la corretta adesione della colla e il lavoro risulterebbe inefficace già in prima battuta.
Per alcuni tipi di materiale è poi consigliabile rendere ruvide le superfici esposte prima di incollarle; questo non a discapito della necessità di farle combaciare il più possibile, presupposto indispensabile per un risultato preciso, pulito e pienamente soddisfacente.
Dopo la pulitura e la preparazione dei pezzi, che vanno collocati in posizione ottimale su un piano di lavoro comodo, privo di residui e ben illuminato, si può procedere alla preparazione della colla se questa, come spesso accade, è in formulazione bicomponente.
Per far questo raccomando di seguire scrupolosamente le indicazioni e le dosi del produttore, riportate sulla confezione o sull'apposito foglietto illustrativo allegato.
Quando si inizia a maneggiare un prodotto come la colla è bene adottare alcune precauzioni d'impiego che prevedono, in primo luogo, un'adeguata ventilazione e un sufficiente ricambio d'aria nel locale dove si sta lavorando.
Inoltre la colla va tenuta a debita distanza da eventuali fuochi accesi o fonti di calore; molti prodotti, infatti, sono estremamente infiammabili e i loro vapori, a determinate temperature, possono prendere fuoco.Nella scelta della colla più adatta al nostro lavoro fai da te dobbiamo poi tenere conto di alcuni fattori che esulano dalla natura del materiale nuda e cruda.
Uno di questi riguarda il futuro contesto nel quale l'oggetto incollato verrà utilizzato.
Se si prevede un'esposizione all'acqua, agli altri agenti atmosferici o a sollecitazioni di tipo chimico, la colla dovrà avere una formulazione ad essa resistente.
Veniamo poi alle tecniche di applicazione del prodotto, che dipendono sia dalla sua qualità che dalla forma e dal materiale delle parti da trattare. Allo scopo si possono utilizzare pennelli, spatole, spruzzatori o bombole con erogatore spray. Queste ultime, preferibilmente, vanno utilizzate all'aperto per evitare dannose inalazioni.
Dopo l'incollaggio è indispensabile attendere i tempi di presa indicati dal produttore prima di effettuare eventuali prove di tenuta del collegamento.
In alcuni casi i pezzi, dopo essere stati assemblati, devono essere tenuti saldamente attaccati con l'ausilio di una morsa, che va rimossa solo a tempo debito. Tale necessità si manifesta soprattutto quando le parti sono di forma complessa e irregolare e, appoggiate su un piano, assumerebbero configurazioni errate e poco stabili.
Illustro di seguito le proprietà di alcune delle principali colle disponibili in commercio, adatte agli usi più specifici e diversi.
Cominciamo con un classico del nostro cassetto della scrivania: l'attaccatutto universale.
Questo tipo di collante è a base sintetica diluita con un solvente (acetato di polivinile + solvente, ad esempio).
Durante l'incollaggio e l'essiccazione, che avviene in tempi molto rapidi, il solvente evapora (per questo il tubetto va sempre richiuso con cura subito dopo l'uso) e i pezzi si trovano magicamente uniti tra di loro, senza che quasi ce ne accorgiamo.
Per le sue caratteristiche questa colla viene adoperata per piccoli oggetti; ampie superfici si asciugherebbero troppo rapidamente mentre siamo ancora nella fase di applicazione.
Una nota importante: eventuali correzioni al collegamento possono essere apportate solo quando il solvente non è ancora evaporato; questo fattore va tenuto in conto quando ci troviamo a lavorare materiali che, in misura più o meno rilevante, sono in grado di assorbire il prodotto.
In questa categoria di colle rientra la celebre UHU, adatta per quasi tutti i materiali flessibili, rigidi, porosi e non porosi come porcellana, ceramica, materie plastiche, metallo, legno, vetro, pelle, gomma, polistirolo espanso, carta, cartoncino e molti altri.
Se invece abbiamo a che fare con un piccolo lavoro di falegnameria, la colla che fa per noi è di tipo vinilico.
La qualità di questo prodotto, nelle formulazioni moderne, è spesso così buona che l'incollaggio è addirittura più resistente del materiale stesso nella sua essenza.
La colla per legno fa presa, in sostanza, grazie alla percentuale d'acqua in essa contenuta che, evaporando man mano, dà origine a un'unione salda ed efficace.
Dopo la carteggiatura delle superfici da far aderire, utile per favorire il corretto incollaggio, la colla va applicata e aiutata, nella presa, da unioni a morsetti opportunamente regolate.
Tra le colle per il legno disponibili in commercio la Vinilica Pattex è di sicuro una delle più diffuse; non ha solventi e, una volta asciutta, si presenta completamente trasparente.
Quando invece abbiamo a che fare con un prodotto commercializzato in due confezioni distinte, la colla è a due componenti; queste, mescolate tra loro, reagiscono immediatamente e garantiscono un'elevata durezza e resistenza dell'ancoraggio.
La presa avviene immediatamente e, per evitare errori nel lavoro, è bene mantenere i pezzi nella giusta posizione durante la breve fase di asciugatura.
Queste colle reagenti non sono solubili in acqua e si dimostrano resistenti a molte sostanze chimiche.
Bostik ne propone una, la Salda Rapido Mixer, che ha formulazione epossidica ed è adatta a molti materiali: vetro, ceramica, cristalli, marmo, pietra, acciaio, metalli, plastiche.
Asciuga in soli 15 minuti e non si ritira durante l'indurimento.
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