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Il ciclamino (Cyclamen persicum) è una pianta originaria delle regioni mediterranee e appartenente alla famiglia delle Primulacee. È conosciuta anche con il nome di violetta delle montagne o violetta di Grecia ed è diffusa in Europa, Asia e Africa.
Questa è una pianta molto apprezzata per la sua bellezza e per la sua capacità di resistere alle basse temperature.
È infatti in grado di sopportare temperature fino a -10°C, anche se è consigliabile proteggerla comunque dalle gelate invernali, soprattutto se coltivata in vaso e a latitudini molto a settentrione.
Dal tempo dei romani e dei greci il ciclamino è sinonimo di portafortuna e di fertilità.
Tuttavia, per un lungo periodo nel medioevo questa pianta, a causa della sua velenosità (in particolare delle radici) si pensava potesse evocare gli inganni di Satana, al punto che se una donna in gravidanza l'avesse calpestata, avrebbe rischiato di perdere il bambino.
Il ciclamino è una pianta decorativa e adatta a qualsiasi tipo di giardino o ambiente interno.
È perfetta per abbellire balconi, terrazze e giardini, ma è anche perfetta per essere coltivata in vaso all'interno di case e appartamenti, grazie al suo fascino rustico e la bellezza dei suoi fiori che possono sbocciare anche per quattro o cinque anni consecutivi senza troppi accorgimenti.
Come già accennato si tratta di una pianta decisamente rustica che resiste anche a basse temperature. Esistono molte varietà di ciclamino; se si vuol creare una bordatura in esterno, un vaso sul balcone o sul terrazzo meglio optare per un ciclamino alpino.
Boccioli fiore ciclamini
L'esposizione corretta per il benessere della pianta sarà all'ombra di un'altra pianta, utile soprattutto per proteggerla dai raggi solari durante l'estate.
Per quel che riguarda invece il ciclamino in vaso, è sempre meglio tenerlo in una zona abbastanza fresca e a mezz'ombra.
La temperatura ideale per questa pianta si attesta nel range di 6°C - 18°C perché è sì resistente, ma potrebbe temere a certe latitudini le forti gelate invernali.
Il ciclamino, come moltissime altre piante, teme il ristagno idrico.
Un buon terreno, quindi, ha bisogno di una percentuale di ossigenazione che dovrebbe aggirarsi fra il 40% e il 50% e questo può essere raggiunto con l'aggiunta di ampie quantità di materiali organici o controllando che il terreno abbia una corretta pendenza.
Per creare un terreno drenante in vaso bisognerà sistemare uno strato di argilla espansa sul fondo, possibilmente mettendo anche un paio di cocci o una retina a coprire i buchi del vaso, ma senza ostruirli.
Il ciclamino è una pianta che ama i terreni acidi con un pH compreso tra 5,8 e 6,4 e ricchi di sostanze nutritive.
in linea di massima il ciclamino non avrà bisogno di troppa acqua. In inverno la pianta ne richiede sicuramente una maggiore quantità visto che è proprio il periodo in cui consumerà più energia per fiorire. Annaffiare ogni due o tre giorni sarà sufficiente.
Nel periodo estivo invece la pianta si troverà in una fase di riposo vegetativo, dunque, avrà bisogno di meno acqua.
Meglio in ogni caso non lasciare che il terriccio sia troppo secco o con ristagni ma soprattutto bisogna evitare di bagnare la chioma che causerebbe la proliferazione di muffe. Per farlo meglio, utilizzare un innaffiatoio con un becco molto stretto in modo da arrivare direttamente al terreno.
È anche possibile utilizzare il metodo a immersione, versando dell'acqua in una ciotola, lasciando la zolla di terra in ammollo per 15 minuti.
Quindi bisognerà far defluire l'acqua per alcuni minuti e ovviamente evitare i ristagni.
Il concime ideale per ciclamini deve avere una grande concentrazione di fosforo, zinco e ferro. Alcuni prodotti come quelli della Fito e della Compo in vendita anche su Amazon, sono studiati appositamente per questa pianta.
In assenza di un fertilizzante apposito, è possibile utilizzarne uno generico per piante da fiore, l'importante è che sia ricco appunto dei nutrienti sopra citati.
Sarà però possibile anche fare dei concimi fai da te per il ciclamino.
La pianta apprezzerà molto i classici fondi di caffè che possono essere dati alla pianta in due modi: in formato granulare, semplicemente spargendoli sul terreno, mantenendo qualche centimetro di distanza dal fusto, oppure in formato liquido mettendo i fondi all'acqua per innaffiare.
Anche una banana può essere utile in tal senso poiché contiene quantità eccellenti di potassio e fosforo. Bisognerà tagliare a piccoli pezzetti la buccia (circa 5 banane per un litro di acqua) e metterle poi a bollire sul fuoco.
Poi bisognerà far raffreddare, scolare e frullare il tutto filtrando, per aggiungere poi il liquido risultante all'acqua per irrigare.
Il ciclamino è una pianta decisamente resistente ma se non curata a dovere rischierà comunque l'attacco sia di funghi che di parassiti.
Tra questi troviamo il mal bianco, un fungo che ricopre il fogliame ed è facilmente riconoscibile perché infesta le pianta con spessi ammassi di polvere biancastra.
Per combatterlo si possono utilizzare somministrando un decotto di equiseto, oppure, in caso di gravi situazioni bisognerà usare trattamenti a base di zolfo.
Altro attacco molto comune avviene per colpa della Botrytis cinerea (foto sopra su un girasole) chiamata anche muffa grigia. Questa si manifesta generalmente attraverso la formazione di macchie brune che si ricoprono di uno strato tendente al grigio.
La prevenzione avviene piantando nel terreno uno spicchio d'aglio, irrorando piante e terreno in primavera con decotto di equiseto e trattando preventivamente con zolfo.
Tra i parassiti animali che attaccano il ciclamino troviamo onnipresenti gli acari ma anche i tripidi e le larve di oziorrinco. Tali infestazioni si combattono perfettamente con acaricidi e composti clorurati.
Per gli acari è anche possibile pulire la pianta con un composto di acqua e sapone di Marsiglia naturale, risciacquando poi molto bene.
I trattamenti antiparassitari in via preventiva, infine, andranno effettuati per evitare macchie ai fiori, prima del loro sbocciare.
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