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Forme arrotondate che regalano il calore visivo di un abbraccio, colori vivaci che mettono allegria, un mix pronto a entrare nelle nostre abitazioni per renderle più personali e accoglienti: è tempo di chubby design.
La parola chubby, in inglese, indica letteralmente qualcosa di grassottello, morbido e avvolgente, in modo seduttivo.
I complementi con queste peculiarità nascono in contrapposizione alla linearità spigolosa del design moderno, non per distaccarsene ma per imparare a convivere insieme, dando un tocco nuovo alla casa.
Gli arredi in stile chubby, da una parte, ricordano i profili delle statuette propiziatorie delle civiltà primitive, come omaggio all'arte primordiale e alla natura che ci circonda, dall'altra, si ispirano alla neotenia, ovvero alla persistenza di caratteri giovanili in un animale adulto.
Alla stessa maniera, il design chubby conferisce leggerezza e giocosità agli ambienti domestici, senza stravolgerli.
Bastano le linee curve e colorate di una poltrona in camera da letto, un tavolino al centro della zona living, un semplice vaso all'ingresso per aggiungere un senso di accoglienza, quasi materna, agli spazi, così come è stato concepito lo spirito chubby, sin dalle sue origini.
Il chubby design è il ritorno di uno stile che, secondo molti, risale al secondo dopoguerra, quando Finn Juhl ideò la sedia Pelican.
Oggi, è diventata simbolo del design danese, ma le gambe robuste e la struttura insolita non furono ben accolte all'epoca.
La sedia Pelican ideata da Finn Juhl, da architonic.com
Fu riscoperta e rieditata all'inizio del nuovo secolo, con l'obiettivo di rappresentare un corpo che accoglie un altro corpo, in modo che sedersi non fosse più solo un semplice gesto, ma il desiderio di essere avvolti da un caldo abbraccio.
Dopo un periodo di stallo, lo stile chubby ritornò in auge negli anni '70 e '80 con Gaetano Pesce e la sua UP5, meglio nota come “poltrona donna”, una comodissima seduta le cui forme riprendono quelle della statuetta della fertilità.
Gaetano Pesce e la sua UP5, da sothebys.com
L'esplosione della femminilità è la protagonista, in tempi più recenti, della sedia Roly Poly.
Creata nel 2014, dall'inglese Faye Toogood, ispirandosi alla rotondità del suo corpo di donna incinta, in piena trasformazione.
La sedia Roly Poly di Faye Toogood, da designitalia
Negli ultimi anni, il chubby design si è fatto strada attraverso riedizioni di complementi del passato, sempre più richiesti anche tramite il mercato del second hand.
Il divano Togo di Ligne Roset
Le vendite del divano modulare e le sedie Togo di Lignet Roset, progettati da Michel Ducaroy nel 1973, sono aumentate di oltre il 200% alla fine di marzo 2021 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Tra le riedizioni d'ispirazione chubby, spicca il divano Camaleonda di Mario Bellini, reinterpretato in chiave moderna da B&B Italia.
Fedeli al progetto originario sono la seduta, lo schienale, il bracciolo e il caratteristico capitonné, ottenuto tramite un innovativo sistema di cavi, ganci e anelli, che ne garantisce compostezza e componibilità.
Il divano Camaleonda di B&B Italia
L'interno, invece, è stato riprogettato per renderlo più confortevole e sostenibile.
Desiderate qualcosa di più eccentrico?
I divani di Misha Kahn sono dei morbidi puzzle che danno vita a sofà dalle forme e colori diversi.
I divani di Misha Kahn, da friedmanbenda
Se preferite sperimentazioni meno audaci, la poltrona di Andrés Reisinger è quello che fa per voi.
Il suo volume importante e avvolgente permette di personalizzare gli ambienti con una nota surreale.
La poltrona di Andrés Reisinger, da nilufar
Lo Studio Twentyseven ha donato un effetto chubby alle tipiche sedie rigide di legno. In questa nuova versione, tutti faranno a gara per sedervisi.
BABA Chair di Emmanuelle Simon per Studio Twentyseven
Lo stesso studio ha ammorbidito le linee del classico tavolino da caffè.
Tavolino chubby di Studio Twentyseven
A metà fra un lampadario e un'installazione, troviamo la nuvoletta dello Studio Sain, capace di aggiungere una nota di leggerezza e romanticismo ai vostri momenti di relax.
Nuvoletta di Studio Sain
Non passa inosservato, il vaso W&S Chubby di Hay.
Il vaso W&S Chubby di Hay
A caratterizzarlo, la superficie smaltata lucida e l'aspetto asimmetrico a forma di tubo.
Il chubby design è molto versatile, sia in termini di scelta che di adattabilità.
È possibile inserire soluzioni d'ispirazione chubby in ogni stile d'arredamento, grazie all'opportunità di poter scegliere grandi complementi o oggetti più piccoli.
Quanto far prevalere uno stile piuttosto che un altro dipende dal numero e dalla grandezza dell'arredo selezionato e dall'effetto che si vuole ottenere.
Basta, ad esempio, includere un tavolino chubby in un soggiorno classico per smussarne i tratti formali e ricreare un'atmosfera più ospitale.
Avete un arredamento nordico dalle linee pulite ed essenziali?
Ammorbiditelo inserendo una poltrona o un pouf chubby nella zona living o in camera da letto, saranno capaci di attirare su di loro tutta l'attenzione e daranno un'allure nuova all'intero ambiente.
Se invece desiderate riscaldare e dare un tocco più personale a un arredamento industriale, che rischia di apparire freddo per i materiali utilizzati, vetro e metalli su tutti, optate per alternative quali pouf, vasi, statue dallo stile chubby.
Per quanto riguarda i colori, via libera ai verdi, gialli, rosa, proposti sia in versione vitaminica che pastello.
Sono sufficienti pochi abbinamenti cromatici (al massimo tre) e arredi per rendere la casa accogliente come un morbido abbraccio, secondo lo spirito del chubby design.
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