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L'Italia è un Paese a forte rischio sismico, quindi è ovvio che ci si interroghi spesso su come costruire in maniera che gli edifici siano resistenti ai terremoti e adeguare la normativa con regole più severe.
Ma in Italia, oggigiorno, si costruisce relativamente poco, in quanto il territorio è già urbanisticamente saturo e spesso gli edifici esistenti hanno un non trascurabile valore dal punto di vista storico ed architettonico e non sono quindi sostituibili o modificabili in maniera radicale.
Quindi, una soluzione alternativa per proteggersi dai terremoti potrebbe essere rappresentata da un sistema di protezione statico capace di resistere a crolli parziali o totali di muri, travi, solai e persino di interi edifici, come quello brevettato di recente da un imprenditore calabrese.
Il sistema è nato a seguito di studi ed osservazioni basate sui più recenti eventi sismici che hanno colpito il Giappone e l'Italia ma il progetto, che doveva attendere ancora molti mesi a causa di aspetti tecnico - legali di protezione internazionale del brevetto, con il sisma dell'Emilia, ha subito un'accelerazione.
L'ingegnere meccanico Antonino De Masi, titolare di un'azienda metalmeccanica di Rizziconi, nell'area industriale della piana di Gioia Tauro, ha infatti ideato e depositato il brevetto di una sorta di guscio protettivo, in grado di creare un'area sicura all'interno dell'abitazione.
Solo ora, infatti, dopo decine di prototipi distrutti e 300.000 euro di investimenti la cellula sarebbe davvero pronta per essere immessa sul mercato.
Si tratta di una notizia che appare interessante anche dal punto di vista economico, visto che arriva da un'azienda del profondo Sud e potrebbe, oltre che salvare numerose vite umane in caso di terremoto, portare un po' di sviluppo nell'asfittica situazione industriale calabrese. Infatti, se il brevetto avrà successo sul mercato, potrebbe creare altri posti lavoro per l'azienda di De Masi che occupa già 160 persone.
L'imprenditore calabrese è partito dal presupposto che già esistono alcuni luoghi pubblici provvisti di aree in cui rifugiarsi in caso di terremoto.
L'idea innovativa sta nel creare qualcosa di simile anche per una civile abitazione, ma senza interferire con le attività che in essa si svolgono quotidianamente.
Quindi De Masi ha preso in considerazione alcune premesse progettuali:
- la cellula non deve limitare l'uso abituale dell'area che occupa;
- il luogo in cui deve essere posta deve essere facilmente raggiungibile senza aprire porte, scendere scale e fare tutte quelle cose che possono far perdere tempo prezioso;
- la cellula deve essere montabile senza aver bisogno di manodopera specializzata o attrezzature speciali;
- l'uso deve essere semplice e chiaro;
- la cellula deve essere leggera, in modo da non apportare ulteriore carico alla struttura e non crear danno dal punto di vista architettonico;
- deve avere un costo accessibile;
- deve essere facilmente standardizzabile e spedibile in tutto il mondo.
La struttura di questo guscio protettivo definisce una sorta di cellula modulare, che si adatta alla forma e alle dimensioni della casa, costituita da pavimento e pareti in acciaio, ricoperte di pannelli in lamiera d'acciaio anche forata, con una rete di protezione antidetriti.
Tali pannelli possono essere rivestiti con parquet, piastrelle o simili.
Il tetto possiede un'elevata resistenza dovuta ad un innovativo sistema di distribuzione e scarico dei pesi. Infatti, i test effettuati hanno dimostrato che esso è in grado di sopportare fino a 9,3 tonnellate in verticale, pari al peso di un solaio in cemento armato, e fino a 8,3 tonnellate di pressione in orizzontale.
Questi valori sono testati però per le comuni strutture in cemento armato, mentre per strutture più leggere costruite con materiali come legno e metallo, si possono avere dei valori in grado di assicurare ancora una maggiore percentuale di sicurezza.
Sono allo studio ulteriori sviluppi che prevedono l'installazione della struttura su appoggi in gomma e la presenza di una sorta di air bag per ulteriore protezione, così come la creazione di nicchie adatte a contenere torce, estintori e accessori di prima emergenza.
La cellula standard misura 1,5 m di larghezza per 1,2 m di lunghezza e 2,3 m di altezza. Può ospitare dalle 4 alle 6 persone e sarà commercializzata a 2.200 euro, quindi un prezzo molto accessibile e popolare. Ma ovviamente è possibile mutare le dimensioni del modulo a seconda delle esigenze.
A seconda del modulo acquistato vengono fornite delle certificazioni chiare sui carichi che la struttura può sopportare e sui limiti della stessa.
Può essere installata in quelle zone della casa, come un corridoio, un ripostiglio o un'altra stanza, facilmente raggiungibili in caso di terremoto.
Eventualmente il tunnel può essere tinteggiato con colori analoghi al resto della casa, in modo da renderlo adeguato al contesto in cui si inserisce.
Quindi si può avere a disposizione nella propria abitazione una sorta di guscio protettivo, senza che questo vada ad intralciare o limitare l'uso degli spazi abitativi.
È bene sottolineare che questa invenzione è una cellula di sicurezza e non una struttura antisismica, quindi rappresenta la creazione di un rifugio antisismico, una zona sicura della casa in grado di garantire protezione certa dai rischi derivanti dai terremoti. Inoltre è un componente completamente indipendente dall'edificio, quindi non incide sulla sua rigidezza né sulla sua staticità.
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