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Costruire una casa richiede tanti sacrifici; si immagina che questa sia resistente e stabile nel tempo, di certo si dovrà intervenire con qualche opera di manutenzione straordinaria e si spera di non dover affrontare problemi di cedimento strutturale e di conseguenza di dover intervenire per consolidare un terreno con vero e proprio restauro edile.
In fase costruttiva si scelgono i materiali più resistenti e le soluzioni progettuali più conformi allo stato dei luoghi, alla natura del terreno, ai caratteri ambientali. Si studiano in modo appropriato le fondamenta, la tipologia degli elementi costituenti, si individuano le stratificazioni del terreno, si eseguono studi geologici perché è di lì che la struttura inizia a nascere e a reggersi, a seguire tutto il resto.
La stabilità della casa è un fattore fondamentale, che dà sicurezza a chi la abita. Accade però negli anni di cominciare a vedere delle crepe sui muri dell'edificio, segno che evidenzia la formazione di un disequilibrio statico tra il terreno e la stessa fondazione con conseguenti cedimenti e abbassamenti delle mura perimetrali dello stabile abitativo.
Questo fenomeno si verifica perché, il terreno è composto di una parte solida, una liquida e una gassosa, se una di queste parti è alterata e subisce una variazione anomala, l'equilibrio tra terreno e la fondazione dell'edificio si rompe.
Le cause del cedimento terreno, sono diverse, può trattarsi di periodi di siccità, piogge abbondanti, perdite fognarie che modificano la parte fluida del terreno provocando conseguenti cedimenti dell'edificio.
I terreni argillosi, ad esempio, si comportano come una spugna, prima assorbono grandi quantità di acqua aumentando di volume, poi dopo un periodo di siccità l'acqua evapora, il volume del terreno si riduce, si formano così dei vuoti e l'edificio inizia a franare.
Un'altra causa che frequente che provoca un disequilibrio nel terreno d fondazione è la forte vibrazione causata dal traffico veicolare limitrofo all'edificio ceduto, oppure anche la presenza di piante ad alto fusto e con radici ben ramificate, la realizzazione di scavi profondi limitrofi alla costruzione.
E allora, come risolvere i cedimenti delle costruzioni? La soluzione è garantita dal gruppo GEOSEC®, affidabile realtà dove artigianalità e innovazione si fondono costantemente a beneficio della qualità delle soluzioni proposte per consolidamenti mirati con iniezioni di resine nel terreno.
Geosec si avvale di tecniche d'intervento sempre più precise, mirate, delicate e mini invasive, interviene ogni anno in tutta Europa con successo su centinaia di casi di cedimento del terreno, ha compiuto numerosi depositi brevettuali, frutto di sapiente e costante attività di ricerca e sviluppo.
GEOSEC® ha brevettato un procedimento per consolidare le fondazioni, per contrastare in modo efficace i cedimenti differenziali delle fondazioni con un metodo non invasivo, rapido e preciso, si tratta di una soluzione unica nel suo genere, qualificata da prestigiose certificazioni tecniche, assicurata da una garanzia postuma decennale.
Il metodo ha preso il nome di SEE&SHOOT® e consiste sostanzialmente in iniezioni di resine espandenti eseguite sia in superficie sia in profondità, anche a 15 m sotto terra, su più livelli sovrapposti per meglio consolidare e garantire uniformità di volume del terreno interessato dai cedimenti differenziali.
È prioritario, prima d'intervenire con le iniezioni, compiere delle indagini geofisiche e delle prove geotecniche per studiare la soluzione ad hoc al caso specifico oltre che migliorare allo stesso tempo le condizioni d'intervento.
La Tomografia ERT 4D LIVE, prima, durante e dopo il consolidamento delle fondazioni è di fondamentale importanza, è un'indagine in grado di identificare preliminarmente i vuoti, le cavità e l'acqua presente nei terreni, in modo tridimensionale, senza scavi e demolizioni.
La Tomografia ERT 4D LIVE permette di definire il progetto delle iniezioni e poi di controllare ciò che succede durante il trattamento, di uniformare il volume del terreno e di equilibrare le zone stabili della fondazione e quelle invece cedute da consolidare.
I tecnici pertanto, direttamente in cantiere, eseguono diversi fori di diametro variabile dai 20 ai 30 mm, con interasse medio sempre compreso fra i 0.5 e i 1.5 m, in pianta e in sezione verticale, al di sotto dell'impronta della fondazione ceduta.
Durante la fase di perforazione si compiono indagini geofisiche 4D ripetitive anche nelle zone stabili, poi nuove prove penetrometriche atte a verificare in tempo reale le effettive migliorie apportate nel terreno e a intervenire con quantità di resine e geometrie di trattamento mirate alla situazione visualizzata.
La resina utilizzata è MAXIMA®, geopolimero GEOSEC® periodicamente testato e certificato da laboratori autorizzati, possiede un'elevata qualità prestazionale, è stabile nel tempo e conforme alle norme Europee vigenti in materia di tutela ambientale, salute e igiene del lavoro per il consolidamento delle fondazioni attuato con iniezioni di resine espandenti.
Per un consolidamento più profondo delle fondazioni con finalità di trasferimento dei carichi verso terreni più portanti, GEOSEC® ha introdotto la tecnologia GROUNDFIX® di palificazione attiva, di tipo mini invasivo, che si avvale di speciali elementi modulari in acciaio, assemblati ed infissi a pressione nel terreno, l'impiego di martinetti idraulici prefissati alla struttura di fondazione originaria mediante piastre e malte di ancoraggio ad alta resistenza.
Naturalmente deve esistere la possibilità strutturale di ancoraggio per poter posare il palo presso infisso e far sì che ci sia il contrasto della struttura edificata; il palo è immesso nel terreno molto lentamente, a pressione costante con una batteria di elementi fino al raggiungimento dell'orizzonte solido di progetto.
Una volta che l'infissione è terminata, è possibile applicare carichi superiori a quelli di esercizio con conseguente inibizione del cedimento primario, segue rendere solidale il palo alla fondazione originaria.
Al termine, su ogni singolo micropalo, si esegue una prova di carico per il collaudo finale dell'opera di consolidamento delle fondazioni, possono essere abbinate all'occorrenza anche iniezioni di resina espandente in superficie per il ripristino del contatto tra la fondazione originaria e il suo piano di posa, per migliorare l'addensamento del terreno nello strato attraversato dal palo.
I lavori sono realizzati alla presenza costante di un tecnico qualificato, direttore dei lavori, in stretta collaborazione con l'ufficio tecnico centrale della sede d'intervento.
GEOSEC® non interviene solo per i cedimenti delle costruzioni ma anche per i consolidamenti di pavimenti residenziali interni, esterni e di piscine, compattando il sottofondo e riottimizzando la struttura depressa.
Il metodo SOIL STABILIZATION™ si caratterizza sempre per iniezioni di resina espandente per consolidare il sottofondo e sollevare la pavimentazione ceduta, ripristinare la planarità superficiale originaria.
Tra il terreno e la struttura di pavimentazione ceduta s'inserisce quindi la resina espandente, un livello laser assicura durante il trattamento il controllo strumentale del sollevamento e rileva pertanto i movimenti millimetrici mediante un ricevitore messo vicino alle superfici interessate.
Sono compiuti una serie di fori di diametro compreso tra i 6 e i 12 mm per inserire cannule dedicate ad attraversare la pavimentazione ceduta, e la resina utilizzata per questo procedimento è del tipo poliuretanica ad espansione molto rapida.
Propedeutico è il rilievo mediante il quale s'identifica la zona non ceduta e si dispone il livello laser, poi si colloca una stadia di rilievo in zona ceduta e si misura dunque il cedimento.
Per questo tipo d'intervento non occorre demolire il vecchio pavimento, i fori sono solitamente compiuti in corrispondenza delle fughe, l'intervento è molto rapido, infatti, si riesce a consolidare pavimentazioni di 100 mq il giorno con resina stabile ed ecocompatibile.
Le soluzioni antisismiche oggigiorno mirano a intervenire essenzialmente sulle strutture degli edifici e spesso non si considera invece utile intervenire sul consolidamento del terreno.
A influenzare il moto sismico sono di certo anche le caratteristiche geologiche e topografiche del sito, l'eterogeneità e la deformabilità del terreno con differenti rigidezze che amplificano il moto sismico.
SEISMIC DEFENDER® migliora il consolidamento sismico del terreno di fondazione grazie a iniezioni di resine espandenti che intervengono sulle prestazioni meccaniche dei terreni attenuando gli effetti del sisma sulle strutture edificate.
L'operazione è controllata mediante strumenti geofisici 3D, la resina espandente è un formulato chimico testato e certificato da laboratori autorizzati, stabile nel tempo e conforme alle norme Europee vigenti.
Se il terreno o la pavimentazione cede, se si sono individuate crepe nei muri, a intervenire è il gruppo Geosec® che con diversi anni di esperienza, risolve e aiuta a recuperare e preservare il valore delle case con responsabilità, rispetto per l'ambiente e soprattutto con competenza.
Il personale qualificato, sempre guidato da un tecnico direttore dei lavori, analizza e comprende il comportamento dei terreni, agisce con iniezioni di resine espandenti, esegue diagnostiche non invasive capaci di ricostruire immagini 3D sequenziali dei terreni sotto le costruzioni, prima, durante e dopo le iniezioni.
Il consolidamento del terreno è compiuto lì dove serve, garantendo uniformità di stabilizzazione tra terreni cedevoli e non, posti sotto la costruzione; migliaia sono i casi d'interventi risolti e così il gruppo GEOSEC® è riuscito a espandersi progressivamente in molti paesi Europei.
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Geosec azienda specializzata nel settore dei consolidamenti di terreno con tecniche e sistemi MINI invasivi a mezzo iniezione di resine espandenti. Garantisce sull'intero territorio Italiano una operatività e intervento capillare e professionale.
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