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Abbracciare uno stile di vita vegano è una scelta che interessa un numero crescente di persone. Dall'alimentazione all'abbigliamento, passando per i viaggi è possibile limitare lo sfruttamento animale e ambientale in ogni ambito, persino tra le mura di casa. In che modo?
Dai complementi di arredo a quelli tessili, dalle vernici ai detergenti per la pulizia domestica: basta arredare la propria abitazione scegliendo elementi e accessori vegan friendly.
Ecco, di seguito, alcune idee.
Informarsi e imparare a leggere attentamente le etichette di ogni prodotto è il primo accorgimento da seguire per rendere gli ambienti vegani, a partire dalle pareti di casa.
Nelle pitture e nelle vernici che usiamo per tinteggiare muri e mobili, spesso, si nascondono ingredienti di origine animale contenenti la caseina, una proteina del latte utilizzata come adesivo e fissativo del colore. Come ovviare al problema? Possiamo optare per pitture vegan friendly che, oltre ad essere fatte con ingredienti vegetali, risultano meno nocive per la salute dell'ambiente e dell'uomo.
Via libera, quindi, a prodotti a base di argilla oppure oli vegetali come l'olio di arancio o di Aleurites che si ricava dalla spremitura dei semi di un albero cinese.
Attenzione anche agli impregnanti, tra questi sono consigliati gli olii di lino cotto, lavanda e girasole.
Artimestieri, ad esempio, propone Vegancolor, una pittura murale composta da materie prime minerali e vegetali, con l'esclusione di petrolderivati e componenti animali.
È adatta alla decorazione delle pareti interne su tutti i tipi di intonaci vecchi o nuovi, su muri già pitturati e pannelli di cartongesso.
La confezione da 3,5 litri, perfetta per tinteggiare circa 40 mq, costa 31,89 euro.
Dalla zona living alla camera da letto, dalla cucina al bagno: decidere di vivere in una casa vegana significa scegliere mobili e complementi d'arredo lavorati con materiali di origine vegetale. Le soluzioni sono davvero tante.
Non sono poche, infatti, le aziende e i designer che si concentrano su particolari metodi di lavorazione come i divani creati a partire dagli scarti di lavorazione delle mele.
Il merito di questa innovazione va a Cassina che in collaborazione con Philippe Starck, ha dato vita alla collezione Croquer La Pomme.
Il designer francese ha reinventato alcuni degli storici complementi d'arredo dell'azienda italiana, donandogli forme e colori nuovi e sostituendo la pelle animale con un materiale 100% vegetale. La serie si compone di sedici pezzi originali ed è disponibile per l'acquisto in edizione limitata.
Non solo mele: altri materiali vegetali vengono oggi lavorati da varie aziende per ideare alternative sempre più performanti. Tra questi, c'è il Piñatex, un materiale paragonabile al cuoio per resa e aspetto, fatto dalle foglie di ananas.
Chi ama divani e poltrone di pelle, piume, lana e seta può rivestirli con prodotti sintetici che hanno un aspetto simile; uno di questi è l'alcantara, materiale ecofriendly, 100% carbon neutral, ovvero a emissioni zero.
Siete tra gli estimatori dei mobili di legno?
L'importante è che questo sia prodotto in foreste gestite responsabilmente e che possegga le certificazioni FSC (Forest Stewardship Council) e PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification).
Il legno riciclato, ad esempio, può essere il protagonista dei pavimenti di casa; in alternativa, è possibile optare per il sughero o la moquette, se realizzata in fibre vegetali.
Il legno di faggio a doghe, con giunti di caucciù, invece, rappresenta la scelta ideale per dare forma a un letto vegano. Materiali vegan friendly anche per quanto riguarda il materasso.
Le soluzioni di lattice naturale o nella versione lattice naturale misto a fibre di cocco, foderate con cotone o derivati dalla soia e dalle alghe, assicurano il massimo del comfort.
Marcapiuma presenta il materasso ortopedico di lattice, con rivestimento di aloe vera, per un riposo naturale e rigenerante. Il modello singolo si trova a partire da 225,99 euro.
Non solo mobili: se desiderate vivere in una casa che rispetta gli animali e l'ambiente, è importante prestare attenzione alle imbottiture e ai tessili di ogni ambiente domestico.
No, quindi, a coperte di lana o seta; queste possono essere sostituite con accessori sintetici o creati con il bambù, una fibra vegetale dalle innumerevoli proprietà e applicazioni.
Via libera poi ai piumoni in fibra di eucalipto; si tratta di un materiale simile al bambù ma vanta un ciclo di lavorazione più ecologico e sostenibile. Fresco d'estate e caldo d'inverno, risulta particolarmente confortevole e pratico: si asciuga rapidamente e non si stropiccia.
Breeze, il piumone lanciato da Buffy ne è la prova. Realizzato sia all'esterno che nell'imbottitura da fibre e foglie di eucalipto, risulta completamente biodegradabile e traspirante; è studiato per regolare la temperatura corporea, così da garantire un sonno confortevole in ogni stagione.
Al momento l'azienda vende esclusivamente negli Stati Uniti ma non è escluso possa arrivare presto anche in tutta Europa. Il prezzo di ogni prodotto è di 210 dollari; tuttavia, è possibile provarlo gratuitamente per un breve periodo di tempo prima di decidere se comprarlo o meno.
Consigliata anche la biancheria da letto di Lyocell o Tencel, una fibra sintetica fatta con materiali biodegradabili.
I cuscini, invece, necessitano di imbottiture prive di piume d'oca.
In commercio, esistono modelli contenenti fiocchi di polpa di bambù o imbottiti con fiori di lavanda, farro e grano saraceno, elementi naturali che aiutano a distendere al meglio i muscoli durante il riposo notturno.
La scelta vegan interessa pure il tessile per il bagno. Spazio ad asciugamani e accappatoi di lino e cotone biologico. Ne è un esempio la collezione Naturae di Gabel 1957 di cotone grezzo non candeggiato, né sovratinto.
Il set formato da un asciugamano più grande e uno ospite costa 24 euro.
Materiali vegan friendly riguardano persino tende e tappeti. Cotone, bambù, juta: le soluzioni sono davvero tante. Che ne dite del tappeto per il bagno di Grund?
Realizzato con filato di cotone organico, garantisce morbidezza e durata.
È disponibile in differenti misure e colori a partire da 40,95 euro.
Il design vegano è attento ai dettagli e agli accessori, perfetti per arredare con gusto e cura ogni ambiente domestico. Il cuscino di Jessica Russell Flint, privo di piume d'oca, renderà preziosi il divano o il letto di casa. Imbottito con microfibra anallergica e decorato a mano con fantasia di ispirazione messicana, si può acquistare a partire da 28 sterline.
Si respira aria d'Oriente, invece, con le ceste della linea Exotico di Andrea Fontebasso 1760. La loro poliedrica funzione le rende accessori decorativi e utili contenitori sia per l'indoor che l'outdoor.
Grande versatilità e praticità pure per i cestini Vintage Indigo di Lola & Mawu
Fatti con paglia non trattata ma colorata naturalmente con un processo di trasferimento del colore da petali e foglie, possono essere utilizzati sia come porta oggetti che porta vasi.
È possibile comprarli a 42 sterline, contribuendo ad aiutare le donne delle cooperative del Ghana che li intrecciano a mano.
Il design vegano impreziosisce la cucina con il set di barattoli bianchi Bioku di Ekobo. Realizzati in bambù biodegradabile e coperchio di sughero, si trovano su Yellowa al costo di 14 euro ciascuno.
Eleganza minimal e sostenibile per Vege-Table, i taglieri da cucina di Seletti che come sottolinea il nome, riprendono le forme di ortaggi e vegetali.
A caratterizzarli, il legno grezzo di betulla e il bordo colorato, ottenuto con colori atossici e anallergici. Quello a forma di peperone si può avere a 50 euro.
Uno degli accorgimenti per rendere la propria abitazione più accogliente è quello di tenerla in ordine, pulita e profumata. In che modo?
Anche in questo caso, bisogna optare per idee vegan friendly come le candele, capaci di ricreare una suggestiva atmosfera olfattiva e visiva con poco.
Al bando, però, le classiche soluzioni a base di cera d'api o ottenute con il sego, grasso di equini, ovini e bovini; in commercio, infatti, esistono alternative vegane come le candele di soia o di stearina, un insieme di grassi vegetali ricavati dalla palma.
Su Etsy, ci sono differenti profumazioni.
Non solo candele, però: sono tanti i metodi green, amici degli animali e dell'ambiente, che consentono di profumare in maniera del tutto naturale. Uno di questi è il Palo Santo, un incenso naturale il cui aroma ricorda quello dell'anice e della menta, arricchito da note agrumate.
Basta bruciarne per qualche secondo un'estremità; una volta spento, gli spazi saranno pervasi da una piacevole fragranza. Oltre a coprire gli odori sgradevoli di fumo o dei cibi cotti, il Palo Santo tiene lontani gli insetti, soprattutto le zanzare; inoltre, la sua fragranza è considerata rilassante e distensiva, ecco perché il suo impiego è consigliato dopo una lunga e stancante giornata di lavoro. Si può acquistare facilmente online.
Un altro esempio è dato dagli smudge stick; noti come incensi sciamanici, sono un insieme di erbe aromatiche essiccate, unite fra loro in fascette, che vengono incendiate all'estremità come un normale incenso. Tra le erbe più utilizzate la lavanda, il rosmarino, la salvia, il pino e il cedro.
Gli stick possono essere comprati in rete o fatti in casa, coltivando e raccogliendo le erbe aromatiche che si preferiscono, facendole essiccare a testa in giù per qualche giorno, già legate con dello spago naturale come la canapa o il lino.
Tra gli altri metodi green per profumare la casa, c'è il pot-pourri, i chicchi di caffè, i batuffoli impregnati di oli essenziali o le piante in vaso, da distribuire in vari angoli domestici.
Che ne dite, poi, di realizzare un deodorante spray fai da te?
È sufficiente dare vita a una soluzione a base di acqua, bicarbonato, succo di limone e una decina di gocce di olio essenziale a proprio piacimento, inserirla all'interno di uno spruzzino e spruzzarlo su tende, tappeti e divani per amplificarne l'effetto profumante.
Sposare una filosofia di vita vegana significa prendersi cura della propria abitazione, puntando su detersivi ecologici e biodegradabili.
Un esempio? Tra i prodotti presenti in commercio, bisogna scegliere quelli certificati Ecobiocontrol o gli Ecolabel; in alternativa, è possibile cimentarsi nel fai da te.
Basta un buon detersivo per i piatti e della cenere del camino per avere uno sgrassatore perfetto ed ecologico; lo stesso possiamo fare usando il carbonato di sodio o soda solvay, una sostanza alcalina che disgrega i grassi.
È sufficiente, infine, ricorrere a una soluzione di acido citrico e acqua per ottenere un prodotto per la pulizia domestica che può essere impiegato in diversi modi, ancor più se aggiungiamo un po' di detersivo per i piatti o del balsamo per capelli. Provare per credere.
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