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Sempre più italiani scelgono di condividere la propria quotidianità con un animale domestico, il 39,5% ne ha almeno uno (era il 33,6% nel 2019 e il 32,4% nel 2018); a confermarlo è il 32° Rapporto Italia 2020 dell'Eurispes.
Tra gli animali da compagnia posseduti, in testa, vi sono i cani (48,8%), seguiti dai gatti (29,6%).
Per convivere al meglio con un amico peloso, bisogna predisporre gli ambienti a sua misura, rendendoli confortevoli ed eliminando eventuali fonti di pericolo. Come fare?
Ne parliamo con Sabrina Giussani, medico veterinario esperto in comportamento animale.
Partiamo dal tipo di abitazione e dalla sua grandezza: non ci sono dei requisiti minimi di spazio, intesi come metri quadrati a disposizione che occorre garantire a un animale da compagnia; tutto è affidato al buonsenso del proprietario e alla sua percettibilità.
Per quanto riguarda gli ambienti esterni, non sono indispensabili, è chiaro però che sia fido che micio beneficerebbero della loro presenza. Se si ha un giardino, è consigliato mettere una rete lungo il perimetro e sul cancello, per scongiurare che il nostro pet, incuriosito, esca e si smarrisca.
I gatti, in particolare, si intrufolano ovunque; in alternativa, per assicurare loro maggiore movimento e sicurezza, possiamo sfruttare un balcone o una terrazza.
Anche in questo caso è bene installare una rete di protezione su ringhiere e ballatoi, per evitare che si sporgano.
Il suggerimento è di scegliere soluzioni che hanno un minor impatto visivo sull'estetica dell'edificio, aspetto da non sottovalutare se si vive in un condominio.
E se l'abitazione si snoda su più piani?
La presenza di scale interne o esterne non comporta un pericolo per gli animali domestici.
Anzi, queste sono apprezzate dai gatti che, avendo una vista tridimensionale, vivono gli spazi in altezza. Niente rischi neanche per i cani.
In generale, per entrambe le specie, bisogna prestare attenzione ai cuccioli, nei quali le articolazioni sono ancora in fase di accrescimento, e agli anziani che a causa dell'età possono avere problemi all'apparato scheletrico.
Passiamo all'organizzazione degli spazi.
Cani e gatti possono mangiare in cucina. È suggerito individuare un angolo tranquillo e appartato dove riporre la ciotola del cibo, che per quanto concerne i cani, va riempita solo al momento del pasto. Diverso è per i gatti: quest'ultimi devono averlo sempre a disposizione, dato che mangiano fino a sedici volte nelle ventiquattro ore.
Accanto a questa, va posizionata una ciotola con acqua fresca e pulita, da riporre pure negli altri ambienti che frequentano maggiormente, ad esempio, in giardino o vicino alla cuccia.
Privacy e tranquillità sono richieste anche nell'angolo deputato al riposo.
Se i gatti dormono un po' ovunque (sotto il letto, sopra il divano, su una sedia), la questione cambia per i cani. Cucce, cesti, cuscini vanno sistemati in una parte tranquilla della casa, lontano da correnti d'aria e rumori molesti.
Per questo motivo, sono da evitare luoghi di passaggio, quali ingressi e corridoi, dove il cane si sentirebbe continuamente investito del suo ruolo di sentinella e non riuscirebbe a riposare bene.
Se l'area relax viene predisposta nell'outdoor, è necessario prediligere cucce chiuse, realizzate con materiali impermeabili e isolanti, capaci di offrire riparo dal freddo e dalle intemperie.
I cani, di norma, tendono a espletare i loro bisogni all'esterno. Nei primi mesi di convivenza, però, non sono ancora abituati ad aspettare la consueta passeggiata per farlo.
Per ovviare al problema, si possono collocare su terrazzi e balconi traverse assorbenti da cambiare periodicamente.
A proposito di passeggiate quotidiane, per non sporcare i pavimenti nelle giornate di pioggia, è utile allestire all'ingresso uno spazio da attrezzare con panni morbidi, spazzole e tutto l'occorrente per asciugare e pulire i nostri amici pelosi prima che vadano nelle altre stanze.
Per quanto riguarda i gatti, situare almeno una lettiera in più rispetto al numero dei mici presenti nell'abitazione, in un angolo riservato del bagno, ad esempio.
Lasciare un animale domestico da solo in casa, per tante ore al giorno, non è una prassi corretta. Questo non necessita soltanto di mangiare, bere, espletare i bisogni corporali e dormire; ha l'esigenza di muoversi, giocare e interagire con i vari componenti della famiglia.
In tal senso, è importante mettere nei posti dove trascorre più tempo accessori e oggetti che rendano attiva la sua quotidianità.
Per i cani, sono fondamentali giocattoli quali palline di diversi colori e dimensioni, corde e giochi masticabili; per i gatti, sono più indicati topolini, palline di plastica e corde con piumini pendenti.
Questi elementi non devono essere sempre visibili; il rischio è che il nostro pet perda interesse.
È raccomandato lasciarne a sua disposizione uno o due alla volta e farli ruotare settimanalmente.
Al contrario, è sconsigliato dimenticare in giro ossa o giochi facilmente distruttibili e ingeribili.
Il gatto, inoltre, fin dal suo primo ingresso in casa, deve essere istruito su dove farsi le unghie; tiragraffi orizzontali o verticali, da situare vicino a dove dorme, sono l'opzione a sedute, mobili e tende.
Sempre i gatti hanno la necessità di vivere lo spazio in altezza. Per agevolarli, possiamo liberare alcune mensole o scaffali; in alternativa, in commercio, sono disponibili palestre sopraelevate e percorsi a più piani, che strizzano l'occhio al design.
Su hauspanther.com, ci sono tante soluzioni che si sposano con qualsiasi tipo di arredamento.
Avere una casa pet friendly significa ricreare degli spazi climaticamente confortevoli.
Molto dipende dalla razza in questione: un gatto nudo, ad esempio, è più esposto alle alte e basse temperature rispetto agli esemplari con il mantello; così come un cane con il manto bianco sta più volentieri al sole, un peloso nero, invece, predilige l'ombra.
Conviene tenere sotto controllo pure l'umidità, che non dovrebbe essere eccessiva, così da permettere all'animale di termoregolare (capacità di trattenere o disperdere calore) senza problemi.
Attenzione anche al comfort acustico.
L'apparato uditivo di cani e gatti è eccezionalmente sensibile; grazie al fatto di poter spostare le orecchie a loro piacimento, possono intercettare i suoni provenienti da ogni direzione, compresi quelli che per noi risultano impercettibili.
Per tale ragione, è bene che non vivano in contesti troppo rumorosi; la cuccia, in particolare, va sistemata in un'area lontana da rumori molesti che possono interferire con il loro riposo.
Cani e gatti poi sono macrosmatici, ovvero hanno la capacità di identificare e discriminare gli odori fino a 100 mila volte superiore a quella dell'uomo.
Ecco perché il profumo di oli essenziali, candele, spray per ambienti possono rivelarsi fastidiosi per loro. Il consiglio è di non esagerare e di non posizionarli vicino la zona pappa e riposo.
Quando prendiamo un animale da compagnia dobbiamo neutralizzare eventuali fonti di pericolo.
Vediamo come intervenire sulle più comuni:
Dallo spargimento dei peli ai cattivi odori: con un amico a quattro zampe dobbiamo prestare più attenzione all'igiene della casa.
Innanzitutto, bisogna far arieggiare spesso i locali e spazzare quotidianamente quelli in cui cani e gatti hanno accesso; la scopa va bene, ma non basta: occorre usare aspirapolvere o scope elettriche che eliminano sia i peli che lo sporco.
Per lavare i pavimenti è suggerito acquistare prodotti per la pulizia nei negozi per animali, in modo da scegliere detergenti che igienizzino a fondo le superfici, senza il rischio di intossicare i nostri amici pelosi. Durante la pulizia, i pet vanno tenuti a debita distanza, confinandoli in un'altra stanza o in giardino, fino a quando quella pulita non sarà ben asciutta e ventilata.
A proposito di materiali e tessuti, ce ne sono alcuni che risultano più indicati se si ha un animale domestico. Eccoli riassunti in foto.
Infine, al di là delle indicazioni viste finora, ricordate che, prima di adottare un cane o un gatto, è fondamentale informarsi adeguatamente sulle loro caratteristiche, esigenze e abitudini con il medico veterinario e soprattutto essere onesti con se stessi: decidete di prenderlo solo se siete in grado di prendervene cura a 360°.
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