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Le cucine dallo stile industriale si caratterizzano per una serie di elementi ricorrenti come la prevalenza del metallo, mattoni a vista al posto dei rivestimenti tradizionali, un mix di elementi e materiali di recupero che attinge ai toni freddi dell'industria, ma contribuisce al calore dato da una composizione frutto dell'accostamento di elementi diversi.
Cucina 1956 di Marchi Cucine
Spesso lo stile industriale si presta a essere collocato in un ambiente ampio: risulta ideale, sia come spazio che come concezione, in un loft open space, l'ambiente che originariamente poteva essere proprio una fabbrica o un magazzino.
In linea con le tendenze di cucine tanto in voga nell'america della Grande Mela, SNAIDERO propone il modello Frame, disegnato da Massimo Iosa Ghini.
Questa cucina ha tra le sue principali caratteristiche la discrezione e l'eleganza sobria, il calore e la personalità.
Frame rappresenta un immaginario domestico di ispirazione classica, con evidenti contaminazioni industrial chic.
Cucina Frame di Snaidero
Frame ha un concept internazionale, che mette in relazione materiali e volumi differenti, spazi pieni e vuoti, strizzando l'occhio allo stile urbano e metropolitano.
Questa cucina è innovativa nel suo genere, punta su uno stile forte e ben definito, su finiture pregiate, di qualità e attente alla sostenibilità ambientale.
Il risultato è una cucina lineare e pulita, semplice ma non banale, orientata alle esigenze di chi desidera avere a disposizione uno spazio ampio e sfruttabile.
Si chiama City la nuova cucina urban style di STOSA Cucine molto newyorkese e perfetta per una casa giovane e metropolitana. Questa tendenza infatti è molto in voga al momento.
Cucina City di Stosa
Le composizioni sono come sempre adattabili in base alle misure e agli spazi a disposizione, abbinando funzionalità ed estetica.
L'accostamento del legno a materiali di avveniristica tecnologia, rende City una cucina che piace ad un pubblico raffinato, abituato a vivere la casa in sintonia con le più avanzate soluzioni d'arredo, per una home experience personalizzata.
Caratteristiche del modello sono: l'anta in cinque pezzi e disponibile nelle varianti jeans, bianco e brizzo, la maniglia in peltro, le vetrine pensili e la cappa IPE rifinita in peltro.
Tutti questi dettagli contribuiscono a creare un effetto industriale di grande impatto e massima praticità.
Una cucina stile indiustrial può anche essere realizzata totalmente in metallo, presisamente in acciaio. Questa è la proposta di VALCUCINE con il modello Artematica, creata in un unico pezzo in acciaio.
Alta tecnologia, semplicità formale, linee pure ed essenziali sono le caratteristiche principali di una tra le cucine più moderne ed originali.
Artematica Curva Valcucine
Artematica Curva ha linee sinuose che creano un movimento grazie a moduli che alternano elementi concavi e convessi. Questo disegno delimita e facilita il movimento di chi vive la cucina..
Come per la versione originale, anche la versione curva di Artematica è costituita da un telaio strutturale in alluminio a cui vengono applicate varie tipologie di pannelli di diversi materiali: medium-density laccato, vetro, acciaio.
Questo sistema favorisce una riduzione del peso e la maggior durata delle cerniere, oltre alla silenziosità nella chiusura. Il modello è stato disegnato da Gabriele Centazzo, con alcune personalizzazioni di Alessandro Mendini.
La cucina curva in acciaio sarà una perfetta soluzione per chi ama lo stile industriale, rivisitato in chiave futuristica.
Il design industriale attinge alla metropoli in movimento e alla città.
Un modello molto interessante, che sposa fascino vintage, finta trascuratezza e assemblamento di una serie di elementi tipici dello stile industriale, è la cucina 1956 di MARCHI Cucine
1956 è stata progettata con l'obiettivo di rappresentare una soluzione d'arredo dotata di grande carattere e di un design deciso.
Cucina 1956 di Marchi Cucine
Un modello molto interessante, che sposa fascino vintage, finta trascuratezza e assemblamento di una serie di elementi tipici dello stile industriale, è la cucina 1956 di MARCHI Cucine
1956 è stata progettata con l'obiettivo di rappresentare una soluzione d'arredo dotata di grande carattere e di un design deciso.
Contornata di elementi in ferro come bulloni e rivetti che si trasformano in originali idee di arredo, 1956 è una cucina tradizionale, ma dalla forte impronta metropolitana. Sorprende in ogni momento grazie a idee attinte da altre culture o che talvolta sembrano installazioni artistiche, come un estemporaneo vernissage domestico.
Cucina 1956 Marchi Cucine, particolare
Recupero, riscoperta, rielaborazione creativa sono i marchi di fabbrica.
La cappa del piano cottura, per esempio, si presenta con i tratti caratteristici della calandra di un vecchio aereo della seconda guerra mondiale. Il metallo, accuratamente spazzolato e rivettato, dona luce e carattere industriale a tutto l'ambiente e convive con il legno.
La composizione risulta ariosa e ricca di accessori, dove porta mestoli, porta spezie, vasi e contenitori portaoggetti in alluminio si alternano a legni pregiatissimi e finemente trattati.
La cucina 1956 nasce in rovere spazzolato, sbiancato e rifinito con tecnica zero gloss, per ottenere un effetto molto materico e naturale. Interessanti e curiosi per l'effetto mix che contribuiscono a creare, sono i pensili arricchiti da un particolare pannello in lavagna.
Cucina 1956 di Marchi Cucine: la cappa
Sopra si potrà dunque appuntare l'elenco della spesa o magari i passaggi delle ricette. Sarà una sorta di block notes a parete sempre a disposizione.
I cassetti e i cestoni hanno il meccanismo Blumotion integrato, a garanzia di una chiusura dolce e silenziosa, mentre i piani top possono essere in ciottoli, incollati su supporto in lamellare marino e stuccati con resine bicomponenti, oppure in marmo, in pietra serena, in cemento (realizzato con particolari resine su supporto in lamellare marino), lavorati mediante spazzolatura e ceratura e rifiniti con profilo in acciaio.
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