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Chi cerca una pianta un po' originale che si possa coltivare sia fuori che dentro casa, come pianta da appartamento, può pensare di prendere in considerazione una pianta molto antica.
Questa è il capelvenere, un tipo di felce conosciuto anche con il nome Adiantum capillus veneris. Le felci sono piante verdi senza semi nè fiori e sono tra le prime abitanti del pianeta Terra. Molto antiche per origine crescono in natura, diffondendosi e riproducendosi a mezzo spore, e amano un ambiente piuttosto umido.
La loro coltivazione è possibile anche in ambienti domestici. La pianta porta immediatamente un tocco di verde grazie alle sue fronde. Tra i tanti tipi di felci ci soffermiamo sul capelvenere pianta che rientra nella famiglia delle Adiantaceae.
La colorazione della pianta, come altre specie, è di un verde brillante e l'aspetto è etereo, infatti, il fogliame è davvero particolare, leggero e decorativo.
Anche per questa ragione nelle composizioni floreali a cura di esperti fioristi sempre alla ricerca di abbinamenti innovativi, il capelvenere compare di frequente, donando al bouquet movimento, volume e leggerezza, con un tocco di verde che rende contrastanti le corolle.
Nonostante l'aspetto così delicato che può far pensare a una pianta fragile, il capelvenere riesce ad adattarsi a vari contesti e temperature senza molta fatica.
Il nome della pianta fa riferimento alla chioma della Dea a testimonianza che un fogliame così delicato è davvero l'elemento caratterizzante di questo vegetale. Per altri si riferisce alla barba di Giove. Le foglie sono piccole, la loro forma unica, triangolare e a ventaglio con il bordo frastagliato e irregolare.
In natura, le dimensioni di questa pianta diventano notevoli perché cresce in prossimità di corsi d'acqua, all'ombra e nell'umidità. In casa, ovviamente, l'habitat è lontano da quello naturale umido e ombroso, quindi bisogna prestare attenzione e seguire alcuni consigli di coltivazione per veder crescere la pianta sana e robusta.
La pianta, che può essere acquistata direttamente in vaso, anche su Amazon, non va solo innaffiata con frequenza, ma anche nebulizzata con uno spruzzino affinché le gocce d'acqua possano mantenerla umida e fresca non solo alle radici ma anche sulle fronde.
Una casa sana e abitabile ha difficilmente un clima ad alto tasso di umidità ed è di raro scarsamente esposta al sole. Per aiutare la pianta di capelvenere a crescere bene e in salute anche dentro casa, un buon trucco è inserire le palline di argilla espansa o anche sassi in un vaso di diametro maggiore rispetto a quello che contiene la pianta.
Questo andrà parzialmente coperto d'acqua per far sì che la pianta sia circondata da umidità sana che non genera muffa. L'evaporazione, dal basso all'ato, porterà acqua alla pianta.
In casa poi prestiamo attenzione a dove vogliamo collocare la pianta in vaso: ovviamente mai vicino a fonti di calore, quindi termosifoni, caminetti e stufe, ma nemmeno a diretto contatto con la luce del sole. Fanno male ugualmente anche folate di vento, naturali o artificiali, provocate da sistemi di condizionatore. La stanza più adatta perché umida per natura è il bagno.
Questo vale per la coltivazione dentro casa. In giardino, invece, è importante posizionarla in un punto che rispecchi le sue naturali esigenze. Visto che può essere contenuta in un vaso, a terra o sospeso, potete disporla ai piedi di un albero o comunque in una posizione non assolata, ma al riparo da raggi caldi e diretti che potrebbero farla seccare. Meglio lasciare che prenda luce filtrata da rami o fronde di altre piante, magari più alte.
Vaporizzare la pianta è un gesto che le darà immediatamente vita e renderà il suo aspetto rigoglioso. Chi in giardino ha una fontanella o un pozzo può scegliere quell'angolo come spazio ideale per la coltivazione della pianta. Le innaffiature non dovranno mancare nè in estate nè in inverno, essere regolari e costanti, accompagnate anche dalla vaporizzazione diffusa.
Quante volte bisogna eseguirla?
La risposta migliore è vedere e toccare la terra nel vaso: questa pianta richiede terreno sempre umido quindi non lasciate mai che la terra si secchi.
Le radici devono mantenersi sempre fresche ed è preferibile non usare acqua del rubinetto, in molti casi troppo ricca di calcare.
Per la coltivazione dobbiamo sempre ricordare che il capelvenere è un'erbacea rizomatosa.
Il terreno migliore per ospitarla è composto da torba e un po' di sabbia.
Un modo per render il terreno migliore è aiutarlo con il concime, liquido o in polvere.
Quando necessario la pianta si può rinvasare. Quando la pianta è in salute, ma soffre la mancanza di spazio, bisogna dividere il rizoma per vedere moltiplicare la pianta.
Da un grande esemplare se ne possono ottenere due o di più: ciascuna verrà messa in una vaso da sola e con le giuste cure e il concime crescerà come quella originale.
A volte capita di conoscere una pianta ma non i suoi poteri terapeutici, altre volte al contrario, iniziamo a conoscere una pianta perché l'associamo a proprietà benefiche per l'organismo o la bellezza.
Partiamo proprio dall'estetica: questa pianta è utile per la sua azione vigorosa sul cuoio capelluto e per contrastare la caduta dei capelli.
La stessa contribuisce a favorire la digestione, è diuretica, lenisce da raffreddamento, tosse e disturbi alle vie respiratorie non gravi.
Agisce anche contro le emorragie, contribuendo a tenere la pressione sanguigna sotto controllo.
Ovviamente, lo ricordiamo come sempre, è un aiuto ma non va a sostituire i farmaci specifici per queste patologie o disturbi. Ha un'azione anti radicali liberi per mantenere giovane i tessuti, salvaguardare il cuore e il sistema circolatorio e contrasta anche l'asma.
Spesso il capelvenere per tutte queste ragioni si trova in commercio come ingrediente principale di infusi e tisane o sciroppi naturali. Per l'azione terapeutica della pianta si utilizzano e raccolgono le foglie.
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