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A partire dallo scorso mese si è ampliata la platea dei soggetti che potranno beneficiare dell'esenzione dal pagamento del canone Rai. Stiamo parlando degli over 75, a favore dei quali sono stati innalzati i limiti di reddito per poter essere esentati dalla tassa.
La soglia di reddito per non essere obbligati a versare il canone tv è infatti passata da 6.713,98 euro a 8.000 euro. Lo ha deciso il Ministero dell'economia con il decreto firmato il 19 febbraio scorso, insieme al Ministro dello sviluppo economico.
Lo scopo del provvedimento è stato quello di far crescere il numero di anziani che possano fruire dell'esenzione. L'obiettivo che si vuole raggiungere è la tutela delle fasce più deboli, cioè quegli anziani più poveri che sarebbero gravati oltremisura dal possesso della televisione.
L'effetto di questa misura, in linea con i valori promossi dallo stesso servizio pubblico radiotelevisivo, è stato quello di aumentare gli aventi diritto all'esonero, che sono passati così da 115.000 a circa 350.000.
Il limite reddituale fa riferimento ai redditi dichiarati nell'anno precedente a quello per il quale viene fatta richiesta di esenzione. Si dovrà considerare il reddito complessivo familiare derivante dalla somma dei redditi del contribuente e del coniuge convivente.
L'esenzione dal pagamento può essere richiesta unicamente per la tv nella casa dove è stata fissata la residenza.
Vediamo di seguito chi deve pagare il canone Rai, quali sono le modalità di pagamento e chi è esonerato.
Il canone Rai è l'imposta cui è obbligato chiunque detenga uno o più apparecchi televisivi nell'abitazione di residenza o in altra abitazione. Al fine del versamento della tassa l'effettivo utilizzo dell'apparecchio tv è irrilevante e ciò che conta è il semplice possesso.
La presenza di apparecchi aventi la capacità di ricevere segnali radiotelevisivi, come tablet, smartphone o computer, determina il pagamento del canone? Con un comunicato del 2012 la Rai ha escluso che l'utilizzo di tali apparecchi per la visione di programmi televisivi possa comportare un obbligo di pagamento.
A quanto ammonta il canone Rai per coloro che sono obbligati a pagarlo?
La Legge di Bilancio 2018 non ha apportato alcuna variazione rispetto all'anno precedente per quanto concerne l'importo da versare per l'abbonamento tv.
La tassa da pagare sarà pari a 90 euro che verranno riscosse, come già stabilito per lo scorso anno, tramite la bolletta dell'energiaelettrica. L'importo viene infatti addebitato direttamente nella bolletta della luce a coloro che risultano titolari di un contratto di fornitura elettrica residenziale.
Si tratta di 9 euro al mese per il periodo che va da gennaio a ottobre di ogni anno.
Che succede in caso di mancato pagamento canone Rai? Le conseguenze del mancato versamento del canone rai non si riflettono sulla fornitura dell'energia elettrica.
Nessuna interruzione della corrente da parte dell'ente erogatore del servizio. Quest'ultimo si limiterà a fare una segnalazione all'Agenzia delle Entrate che provvederà ad attivare la procedura per il recupero dell'importo non corrisposto.
La cifra sarà maggiorata delle sanzioni che vanno da 200 euro a 600 euro.
In caso di mancato pagamento della somma complessiva, il Fisco invierà al contribuente la cartella esattoriale.
La domanda di esenzione dal pagamento del canone Rai può essere presentata innanzitutto da chi ne ha diritto per motivi di reddito e di età.
Ci sono altre situazioni che possono comportare l'esonero canone Rai.
Non dovranno versare l'imposta coloro che, pur avendo una utenza elettrica in casa, nonpossiedono alcun apparecchio televisivo.
Partiamo da quest'ultimo caso, ovvero da coloro che, non possedendo una tv in casa, non intendono pagare i 90 euro del canone in bolletta.
Il mancato possesso di una televisione deve essere dimostrato dal cittadino, poiché per la legge sussiste una presunzione di detenzione di un apparecchio televisivo in presenza di una fornitura elettrica. Il pagamento tramite la bolletta della luce è stato attivato al fine di limitare l'evasione dell'imposta. Insomma, se vi è una utenza elettrica presso l'abitazione dove è stata fissata la propria residenza, si presume ci sia anche una tv.
Ecco perché, qualora effettivamente la tv non ci sia, è necessario chiedere l'esenzione dal pagamento del canone.Quali sono le modalità per la richiesta esenzione canone tv?
Sarà necessario inviare il modulo di autocertificazione di non possesso della tv all'Agenzia delle Entrate in via telematica. Il modello, il cui quadro A dovrà essere compilato, è messo a disposizione degli utenti sul sito della Rai e dell'Agenzia delle Entrate.
La dichiarazione sostitutiva dovrà essere presentata con cadenza annuale (entro il 31 gennaio) qualora permanga la mancata detenzione della tv.
Per inviare la domanda il richiedente (intestatario dell'utenza elettrica) potrà inoltrare direttamente il modulo tramite internet, avvalendosi delle credenziali Fiscoline o Entratel rilasciate dalla stessa Agenzia delle Entrate, una volta effettuato l'accesso al sito.
Come soluzione alternativa, si ricorda che la presentazione telematica potrà essere effettuata da intermediari abilitati come Caf o professionisti.
Qualora non si voglia utilizzare la modalità online, la domanda di esenzione potrà essere inoltrata a mezzo di lettera raccomandata al seguente indirizzo: Agenzia delle Entrate, ufficio di Torino 1, s.a.t. - sportello abbonamenti tv - casella postale 22 - 10121 Torino. Alla domanda si dovrà allegare un valido documento di identità.
In caso di esonero, dovutò all'età e al non superamento dei limiti di reddito ( anziani con età pari o superiore a 75 anni di età e con un reddito annuo familiare sino a 8.000 euro), la domanda di esenzione dovrà essere effettuata, anche in questo caso, presentando l'apposito modulo contenente la dichiarazione sostitutiva. Si prevedono le seguenti modalità:
- recarsi presso gli uffici dell'Agenzia delle Entrate;
- in alternativa, inviare la domanda tramite raccomandata all'indirizzo sopra riportato.
Le date utili per poter provvedere alla richiesta di esenzione per il canone rai 2018 sono le seguenti:
- il 30 aprile 2018, per chi presenta la richiesta di esenzione dal pagamento al fine di essere esonerato tutto l'anno;
- il 31 luglio 2018, ulteriore scadenza stabilita per chi fruisce della esenzione a partire dal secondo semestre.
Qualora le condizioni di reddito per poter presentare la domanda di esenzione dovessero rimanere nel tempo, non sarà più necessario presentare ulteriore richiesta.
Il cittadino che abbia provveduto al pagamento del canone pur in presenza dei requisiti che ne legittimavano l'esonero dal pagamento, potrà chiedere il rimborso presentando un'apposita istanza. L'Agenzia delle Entrate, a questo scopo, ha pubblicato un apposito modello che potrà essere reperito sul sito delle Entrate o della Rai. Le modalità per richiedere il rimborso sono le stesse previste per la domanda di esenzione.
Si ricorda che è possibile richiedere il rimborso per i canoni arretrati che sono stati pagati pur in presenza dei requisiti per l'esonero negli anni dal 2008 al 2015.
Al modello si dovrà accompagnare la dichiarazione sostitutiva che attesti il possesso dei requisiti.
L'Agenzia delle Entrate provvederà a effettuare le opportune verifiche e il rimborso dovrà essere effettuato dalle società che forniscono il servizio di energia elettrica.
Oltre ai casi di esonero che abbiamo menzionato finora si deve ricordare che esistono altre categorie di persone che non sono tenute al pagamento del canone Rai:
- invalidi civili degenti presso una casa di riposto;
- i Militari delle Forze Armate Italiane;
- Militari di cittadinanza straniera appartenenti alle Forze Nato;
- i rivenditori e i negozi che effettuano le riparazioni delle tv;
- Agenti diplomatici e consolari per quei paesi che prevedono lo stesso trattamento nei confronti dei diplomatici italiani.
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