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Le canne fumarie sono utilizzate per assicurare la corretta fuoriuscita di polveri e fumi provenienti dalla combustione di gas presenti negli impianti termici interni all'edificio.
Il funzionamento avviene mediante il cosiddetto tiraggio: cioè dall'avere differenza di pressione tra l'interno e l'esterno della canna fumaria. In questo modo, il gas, prodotto nella camera di combustione della caldaia, ha la possibilità di passare nei condotti interni del camino e uscire.
Più alta è la canna, più ci sarà tiraggio. Il processo non è del tutto semplice e naturale in quanto si possono presentare ostacoli nella corretta fuoriuscita del gas, causati da perdite di carico o da forti attriti all'interno dei condotti.
Essa è costituita da un canale da fumo, dalla canna fumaria vera e propria verticale e da un comignolo, che rappresenta la parte finale del camino.
Ci sono diverse classificazioni da fare nei riguardi delle canne fumarie.
Esistono quelle che terminano sulla facciata o sulla copertura, entrambe aventi numerosi punti in comune.
La seconda classificazione è se la canna fumaria è di un singolo appartamento o collettiva di un condominio.
La terza classificazione è tra quelle che prevedono un tiraggio naturale o uno forzato: nel primo caso ci sarà l'obbligatorietà di coibentare e avere un'altezza pari a 3 metri.
La norma che regolamenta la buona costruzione di canne fumarie è molto vasta e interessa dimensioni e requisiti.
Per quanto concerne l'altezza dovrà essere maggiore di quella del tetto e la sezione andrà ben calcolata: più sarà alta la canna fumaria, più piccola sarà la sua sezione.
Inoltre deve essere singola per ogni dispositivo e deve assicurare di:
Di grande rilevanza è anche la superficie interna della canna fumaria, facilmente manutenibile, ben coibentata e priva di attrito per permettere l'evacuazione dei fumi. La sezione è spesso circolare ma ne esistono anche di quadrate ed è importante che venga allestita una camera per il raccoglimento di sostanze solide e condense.
La canna fumaria è verticale e lo scarico deve avvenire da parte di un solo generatore di calore. Anche il comignolo deve avere specifici requisiti tra cui la sezione interna uguale a quella del camino e una costruzione tale da bloccare l'accesso alla pioggia o ad altri corpi e garantire la fuoriuscita dei fumi.
È previsto inoltre alla fine dei lavori il rilascio della dichiarazione di conformità.
Esistono diverse tipologie di materiali non metallici impiegati per la costruzione di una canna fumaria, la loro caratteristica principale è quella di avere superfici interne prive di attrito per fare in modo che i prodotti della combustione non vadano ad attecchire. Vediamo quali sono.
Tale materiale è utilizzato principalmente per condotti di aerazione in cui poi introdurre un condotto fumario.
Ha una bassa impermeabilità e resiste poco al calore e agli acidi, ha prezzi ridotti ma non possiede elevata coibentazione. Inoltre, per la sua struttura molto rugosa si potrebbe favorire il deposito di residui.
Materiale dalle prestazioni maggiori rispetto al conglomerato, in quanto resiste meglio al calore ed è impermeabile ai gas. Il suo profilo interno è liscio, capace di ridurre quasi totalmente la formazione di condensa.
Tuttavia resiste poco agli acidi e non possiede un elevato isolamento.
La parola refrattario determina l'attitudine a resistere a temperature molto elevate, circa 1300°C, è infatti il materiale migliore per realizzare una canna fumaria.
Possiede grande resistenza agli acidi e ottimo isolamento, il tutto a un prezzo piuttosto moderato.
È essenziale l'utilizzo di mezzi di sollevamento in fase di posa in opera, in quanto il materiale è molto pesante. Il suo solo difetto è il bisogno di inserire tra i blocchi dei sigillanti.
Le canne di questo materiale sono di tipo normale o ceramizzato. Per le seconde si ha un aumento della resistenza alle azioni chimiche.
Le canne fumarie in materiale plastico sono principalmente composte da polipropilene e il suo uso è rivolto esclusivamente alla realizzazione di canne fumarie di generatori a condensazione in cui le temperature siano molto basse, minori di 120°C.
Le cifre sono molto variabili e vengono supposte in base a una singola utenza.
In generale il costo non è estremamente eccessivo, ma bisogna fare una valutazione in base alle caratteristiche dei materiali.
Per canne fumarie in cemento il prezzo varia tra i 100 e i 500 euro, per quelle in laterizio il range è minore: si va dai 70 ai 300 euro, mentre per quelle in materiale refrattario il prezzo ruota tra i 200 e i 500 euro.
L'azienda Schiedel Srl propone diversi prodotti di canne fumarie in materiale refrattario. Un prodotto interessante è Keranova; ha elevatissime prestazioni, è adatto per ogni combustibile e tipo di dispositivo e rappresenta la scelta più adeguata per biomassa o legno.
Canna fumaria Keranova
Assicura ottima resistenza a temperature elevate, alta impermeabilità e resiste alla corrosione e alla creazione di condensa. Ha uno spessore molto sottile, liscio all'interno e un'ottima tenuta ai fumi.
Altro prodotto su cui porre l'attenzione è Absolut, utilizzato per case passive o ad alta efficienza energetica. Anch'esso in materiale ceramico, permette di estrarre i fumi senza effettuare fori nell'involucro edilizio: la fuoriuscita avviene in un ambiente chiuso e isolato, senza dispersioni di calore.
Canna fumaria Absolut
È usato per ogni tipo di combustibile, ha durata nel tempo e assicura assenza di ponti termici.
L'azienda SHUNT Italiana Technology propone dei condotti collettivi in materiale refrattario, utilizzati per smaltire i fumi da combustione.
I CAF REI 120 sono caratterizzati da due colonne adiacenti resistenti agli acidi: c'è quella principale dove confluiscono, mediante lo ‘shunt' (deviatore), i condotti secondari.
Canna Fumaria Shunt
Essi sono costituiti da materiale monoblocco, muniti di giunto maschio/femmina e aventi ottima tenuta ai fumi.
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