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Erano andati a dormire lasciando acceso il camino di casa. Una decisione azzardata, che provocò alcuni anni fa una spaventosa strage in una casa di un piccolo centro in provincia di Benevento.
Una scintilla partita dalla legna che ardeva nel camino ha infatti innescato il rogo che si sarebbe propagato ad altri oggetti, raggiungendo, infine, la bombola di gas e provocando una forte esplosione. Bilancio finale: la morte di una donna di 44 anni e dei suoi quattro figli.
Il miglior consiglio è senza dubbio essere prudenti: camini e caminetti si devono utilizzare con la massima attenzione, soprattutto se datati.
Il rischio infatti è sempre alto perché il fuoco bruciando produce scintille.
E queste ultime sono davvero numerose nel caso in cui si utilizzi per riscaldare un ambiente legna umida o particolarmente ricca di resina.
È fondamentale allora controllare che accanto al fuoco, in particolare nel caso in cui si utilizzi un caminetto aperto (quindi senza vetro di protezione), non ci siano tessuti, vestiti, materiali incendiabili, mobili in legno.
Un'altra regola assolutamente da non trasgredire è accertarsi che il fuoco sia spento prima di andare a dormire.
Se si vuole comunque mantenere il calore a lungo quando si va a letto, si può ricorrere a speciali mattonelle di lignite.
Anche in questo caso però è bene verificarne la qualità:
la lignite non deve essere pressata con leganti chimici altrimenti con la combustione si rischia la produzione di gas nocivi.
Un altro aspetto riguarda la canna fumaria, che deve essere sempre in ottimo stato di manutenzione.
Va infatti controllata almeno una volta all'anno e le pareti interne del camino vanno pulite e liberate dalla fuliggine che si forma.
Se infatti non viene rimossa si accumula fino a creare strati anche piuttosto spessi.
Utilizzando il camino, la fuliggine si può così incendiare, provocando danni notevoli.
Innanzi tutto il calore prodotto arroventa la superficie interna e può creare crepe nelle pareti della canna e nei muri confinanti, col pericolo di estendere l'incendio ai mobili e alle travi del soffitto.
Durante e dopo l'incendio della canna fumaria cadono nel camino braci e pezzi di mattoni incandescenti, che possono fuoriuscire sul pavimento e incendiare i tappeti o altri oggetti.
All'esterno le faville che escono dal comignolo possono ricadere su materiali combustibili fino a incendiare il tetto.
Anche i caminetti senza canna fumaria possono però nascondere delle insidie. In questo caso il problema maggiore è quello di assicurare una corretta aerazione.
Bruciando ossigeno, infatti, questa tipologia di caminetti utilizza combustibili particolarmente infiammabili e questo aspetto spesso viene sottovalutato.
Per eliminare qualsiasi rischio meglio quindi ricambiare l'aria ogni due ore oppure creare una presa d'aria sempre aperta.
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