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Un problema che solitamente si manifesta in un vecchio infisso, è il blocco della serratura con il conseguente pericolo di rimanere chiusi dentro o fuori dal locale.
Per prevenire questa situazione valgono le normali raccomandazioni, come quella di tenere in efficienza i vari elementi, ma occorre considerare che questi meccanismi, poiché soggetti a movimento continuato, hanno una durata ben definita.
Da questa condizione è evidente la necessità di verificare lo stato di funzionamento di ogni dispositivo fin da quando si avvertono i primi inceppamenti a seguito del movimento rotatorio della chiave e l'invio delle mandate.
In questo caso, quando il problema persiste anche dopo l'uso di oli e prodotti lubrificanti, e se la serratura ha già qualche lustro alle spalle, la soluzione migliore è di sostituire interamente il meccanismo.
L'intervento può essere eseguito da un fabbro oppure, come nel caso che si espone, anche in modo autonomo e con una discreta manualità.
In questo esempio s'interviene in una porta di un locale deposito (realizzata con profili in alluminio anodizzato) e in cui si è verificato nel tempo, rigirando la chiave, un progressivo inceppamento del meccanismo.
Come si evince dalle prime foto allegate, si è dapprima rimossa la piastrina frontale posta sul bordo interno dell'infisso, semplicemente svitando le due viti esterne di fissaggio al profilo, e quella intermedia (di bloccaggio) che s'innesta con il cilindretto portachiavi.
In seguito, tolto l'elemento e il cilindretto, si è proceduto con la rimozione delle maniglie tramite l'asportazione delle rosette, delle varie viti esterne (fissate al profilo) e del pezzo metallico a sezione quadra (perno).
Di fatto, questo elemento unisce le due leve esterne e conseguentemente trasmette il movimento di apertura/chiusura alla scatola a incasso della serratura.
Dopo questa fase, eliminati i vari collegamenti (piastrina, cilindretto e perno maniglie), la scatola incassata è stata facilmente sfilata dal profilo della porta.
In una successiva foto si nota il meccanismo interno di questo dispositivo, in apparenza molto semplice, che fa riflettere su come un seppur lieve inconveniente, in apparenza banale, possa pregiudicare il funzionamento di quest'oggetto.
Non si esclude tuttavia, un'eventuale riparazione del pezzo danneggiato, avendo chiaramente una discreta esperienza in questo settore, ma bisogna confrontare l'onere e il tempo necessario di questo intervento rispetto al prezzo modesto di acquisto di un nuovo dispositivo.
Per l'acquisto della nuova serratura, basta recarsi in un negozio di ferramenta e confrontare le caratteristiche del pezzo smontato con quello nuovo.
Nel caso in esame, come illustrato in una foto allegata, è stato riscontrato che il nuovo elemento, pur essendo analogo a quello precedente, mostrava una lieve differenza sulla lunghezza della piastra frontale, ma tale da non compromettere il funzionamento e il montaggio del meccanismo.
L'unica precauzione che occorre verificare è la compatibilità nella posizione e dimensione dei vari fori d'innesto delle maniglie e del cilindretto portachiavi.
Prima di collocare il nuovo elemento, si è eliminato con carta vetrata, una leggera sbavatura in corrispondenza del foro del cilindretto portachiavi che causava una leggera frizione nell'innesto del pezzo.
Le operazioni successive, nella sostanza, sono state analoghe a quelle citate in precedenza, ed eseguite, in questo caso, nel senso opposto.
Vi è stata solamente un'unica differenza sul fissaggio della piastra, più lunga rispetto alla vecchia serratura così come evidenziato in precedenza, che ha richiesto due nuovi fori sul profilo in alluminio.
Per permettere l'inserimento delle viti autofilettanti è stato necessario, tramite un trapano con punta di piccolo diametro, creare delle nuove sedi dove alloggiare le viti.
Ultimato il montaggio della nuova serratura sull'infisso esterno, si è completato il lavoro con la lubrificazione del meccanismo.
L'esempio citato, nella sua semplicità, deve essere inquadrato in un aspetto più generale che si compone di tutta una serie di attività, del fai da te, dove ciascuno, anche se non del mestiere, può avere l'occasione di risolvere in maniera autonoma e senza evidenti difficoltà, anche piccoli inconvenienti domestici.
Bastano, infatti, semplici accorgimenti, buona volontà, una discreta manualità, attrezzi di uso quotidiano e un certo senso pratico e intuitivo per capire quali sono le procedure necessarie da adottare durante le varie fasi di lavoro.
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