Sostituire il pavimento

Tra le soluzioni che si possono adottare per cambiare il pavimento della propria casa si può scegliere di posarne uno nuovo direttamente su quello esistente.
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Perché cambiare il pavimento?


La sostituzione di un pavimento non è lavoro da poco, e rappresenta un intervento su cui riflettere bene prima di effettuarlo, ma ci possono essere diversi motivi che conducono a questa scelta.

Il primo motivo per cui si può prendere la decisione di cambiare il pavimento della propria casa è quello più banale, ed è di carattere estetico.

Col passar degli anni cambiano le mode anche per quel che concerne le finiture di casa ed un vecchio pavimento può far sembrare obsoleto e demodé un alloggio.

O, semplicemente, si è acquistata una casa dove le scelte delle finiture sono state fatte da altri e non soddisfano i propri gusti.

Ma la motivazione può essere dovuta anche a ragioni di usura del pavimento, dovuta al calpestio protrattosi nel corso degli anni, o a eventuali shock accidentali, come la caduta di materiali pesanti.
Infatti i pavimenti sono sottoposti quotidianamente a calpestio, sedie e mobili spostati e trascinati, oggetti che cadono accidentalmente, e dovrebbero essere una parte della casa particolarmente resistente.

O, ancora, il cambio di pavimento può derivare dalla necessità di rimuoverlo per ripristinare o riparare vecchi impianti.


Come cambiare il pavimento


Una volta deciso di cambiare il pavimento, un consiglio generale da seguire nella scelta di quello nuovo, indipendentemente dal materiale, è quello di valutare attentamente il colore.

Un pavimento scuro è ideale per ambienti luminosi e pareti chiare, ma è necessario introdurre qualche nota di colore nell'arredamento, per evitare che l'ambiente risulti troppo tetro.

Un pavimento chiaro aumenta il senso di ampiezza degli ambienti e li rende più luminosi, ma anche in questo caso è necessario giocare con un po' di colore, per evitare che l'insieme risulti troppo omogeneo.

Per eseguire questo tipo di intervento sarà necessario innanzitutto sgomberare completamente l'appartamento, poi rimuovere il pavimento esistente, procedendo a demolizione con un martello demolitore, che provocherà fastidi, soprattutto in condominio, per i rumori; bisognerà poi affrontare (anche economicamente) il problema del trasporto a rifiuto dei materiali di risulta; infine sarà necessario realizzare un nuovo massetto e provvedere al suo livellamento.

Le mattonelle possono anche essere rimosse facendo attenzione a lasciare integro o quasi il sottostante massetto, i cui buchi possono essere riempiti accuratamente con della malta.

Questa soluzione è però impraticabile se non si staccano il 60-70% delle mattonelle.

Tutto questo, ovviamente, richiederà oltre che notevoli fastidi, anche lunghi tempi di cantiere.


Pavimento su pavimento esistente


Questi problemi possono essere risolti scegliendo una delle soluzioni che prevedono la realizzazione di un nuovo pavimento su quello esistente, adottando tute le precauzioni necessarie.

Le ditte conoscono molto bene questa tecnica, poiché è molto frequente negli ultimi tempi che venga adottata.

Se i lavori non sono eseguiti a regola d'arte, però, si possono creare spiacevoli effetti, come l'amplificazione dei rumori dovuti a calpestio.

Per prima cosa è necessario provvedere ad un'ispezione del pavimento esistente, sondandolo con un martello per verificare che sia ben ancorato.

Se si riscontra la presenza di piastrelle distaccate o lesionate, bisognerà procedere a fissarle con un collante. Poi bisognerà lavarle con un detergente professionale, risciacquarle con abbondante acqua e poi lasciarle asciugare.

Se invece il sottofondo è costituito da parquet, moquette, linoleum, pavimenti vinilici o in gomma, in cui risulti la presenza di colla, bisognerà usare uno sverniciatore per asportare tutto meccanicamente, spolverare bene e stendere uno strato di pellicola livellante prima di applicare il collante.

Il collante per piastrelle dovrà prima essere steso e livellato con la parte liscia di una apposita spatola (chiamata anche in gergo americana) e poi rigato con la parte dentata.

A questo punto si potrà provvedere ad applicare le piastrelle, lasciando un giunto di almeno 5 mm lungo le pareti e i pilastri, battendole e registrandole con un martello di gomma.
Per un risultato migliore tra le piastrelle vanno posizionati gli appositi distanziatori o crocette.

Dopo circa 24-48 ore si potrà procedere alla stuccatura delle fughe con lo specifico stucco, e poi a pulirle con uno straccio umido appena si forma il deposito di polvere.

Naturalmente la scelta di un nuovo pavimento non deve cadere necessariamente sulle piastrelle in ceramica. I materiali a disposizione sono tanti, (legno, acciaio, pietre, resine, cemento e moquette), ma sicuramente il parquet è quello che si può adattare ad ambienti tanto classici che moderni.

Se il budget a disposizione non è ingente, ma si vuole comunque optare per il legno, è meglio orientarsi su prefinito o laminato.
In ogni caso è consigliabile inserire al di sotto delle doghe un tappetino di isolante acustico per evitare problemi di rumore, soprattutto se si abita in condominio.

ARIOSTEA Ceramiche Refin FLOORZETA Pavimenti

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