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La corsa all'energia pulita, tale da ridurre sostanzialmente le emissioni nocive, ha portato all'introduzione di carburanti del tutto nuovi.
È questo il caso della caldaia a idrogeno, un tipo di riscaldamento alternativo al metano di gran lunga più green.
Perfettamente in linea con l'obiettivo di giungere a una diminuzione del carbonio in atmosfera entro il 2050, la caldaia ad idrogeno garantisce un consumo sostenibile dalle elevate performance energetiche.
L'idrogeno è uno degli elementi maggiormente presenti sulla Terra anche se in natura non si può trovare come singolo: esso infatti risulta essere sempre abbinato ad altri elementi, come l'ossigeno.
La sua definizione di vettore a zero emissioni lo rende un carburante perfetto ed ecosostenibile per vari scopi.
Produrre idrogeno in casa è la nuova frontiera della sostenibilità.
Nel nostro territorio, 8 italiani su 10 sfruttano caldaie a gas mentre i restanti si affidano a impianti ad energie rinnovabili, come il solare termico.
Sarebbe necessario dunque introdurre carburanti ecologici, come l'idrogeno per riscaldamento domestico, in modo tale da ridurre l'inquinamento atmosferico senza modificare totalmente l'impianto termico.
BDR Thermea Group, azienda produttrice di sistemi di riscaldamento smart per l'implementazione di soluzioni a zero emissioni di CO2, mediante l'azienda Baxi Bassano, ha promosso una tipologia di riscaldamento a idrogeno.
Il primo generatore di idrogeno è stato messo in funzione in Olanda.
Vediamo ora come funziona un generatore a idrogeno.
L'utilizzo di idrogeno come combustibile prevede una sua prima scissione dagli elementi a cui è legato.
Nel caso dell'acqua (H2O) viene rilasciato vapore al cui interno è presente calore. Questo calore permette il funzionamento delle turbine così da produrre energia elettrica creando un vero e proprio micro-cogeneratore idrogeno domestico.
Un trasformatore rende l'elettricità corrente continua che viene accumulata in batterie a litio. Tramite poi un inverter la corrente da continua passa ad alternata.
Il generatore ad idrogeno viene munito di bruciatore catalitico in modo da innescare l'ossidazione dell'idrogeno in assenza di energia elettrica.
L'installazione avviene come una comune caldaia a gas, collegata però all'impianto dell'acqua oltre che alla rete elettrica, in quanto è in grado di produrre anche elettricità.
Utilizzare un generatore a idrogeno per casa risulta davvero sostenibile in base a come viene prodotto l'idrogeno. Esiste infatti una suddivisione fatta rispetto ai colori.
L'idrogeno blu viene ricavato dagli idrocarburi e l'anidride carbonica prodotta viene presa e accumulata.
L'idrogeno grigio viene estratto dal gas naturale mediante un processo di creazione di gas di sintesi usando il vapore e generando CO2 che si disperderà in atmosfera.
L'idrogeno turchese si ottiene tramite la pirolisi del metano con cui si produce carbonio solido.
L'idrogeno verde viene invece ricavato dall'acqua mediante elettrolisi, impiegando elettricità da fonti rinnovabili.
Il generatore di idrogeno per casa brucia il combustibile con l'ossigeno producendo, non solo energia termica per riscaldamento, ma anche acqua come scarto.
In tal modo l'idrogeno risulta privo di emissioni di anidride carbonica.
Le caldaie a idrogeno possiedono numerosi vantaggi. Andiamoli a vedere.
L'idrogeno:
Il generatore a idrogeno possiede anche alcuni svantaggi:
Il costo di installazione di una caldaia a idrogeno è di 10 mila euro per una superficie di circa 200 metri quadri, anche se si presume che a dispetto del costo iniziale elevato, si possano avere riduzioni sostanziali in bolletta.
Più la superficie da riscaldare aumenta più la caldaia dovrà avere potenza elevata e così prezzi maggiori.
Ulteriore costo è quello per la manutenzione, obbligatoria ogni 6 mesi.
Anche la caldaia ad idrogeno rientra negli interventi per l'ecobonus 110.
Il Decreto Rilancio garantisce infatti la detrazione fiscale poiché la sostituzione della caldaia rientra in un intervento trainante.
Si può sostituire la caldaia con una migliore a livello di efficienza sempre che a fine lavori la classe energetica abbia un salto di due classi rispetto all'APE ante intervento.
L'efficientamento dovrà tenere in considerazione i requisiti tecnici minimi e i CAM (Criteri Minimi Ambientali).
Baxi caldaia idrogeno è la prima linea per la produzione di caldaie ad alta efficienza che utilizzano come combustibile l'idrogeno.
Nei generatori BAXI, il processo che genera l'idrogeno avviene mediante elettrolisi e assicura la medesima efficienza termica delle classiche caldaie a condensazione.
L'idrogeno utilizzato può essere sia puro che mescolato con gas e la potenza termica è di 28 kW. La caldaia, mantenendo una temperatura al di sotto dei 1000 °C, porta all'abbattimento delle emissioni dannose.
Una sua prima sperimentazione è avvenuta nel 2019 a Rozenburg in Olanda.
Un prodotto interessante è proposto da Viessmann.
La caldaia idrogeno Viessmann è miscelata con il metano e possiede un sistema specifico di controllo elettronico del bruciatore. Un esempio è Vitodens 200-W, certificata H2 Ready e dalle percentuali di idrogeno che arrivano al 20%.
È una caldaia a condensazione dai numerosi vantaggi, uno dei quali è la messa in funzione veloce e semplice. Anche la manutenzione risulta facile grazie ad una strategia modulare che riduce le parti di ricambio al minimo.
L'azienda Energy Hydrogen Solution Spa propone sistemi di cogenerazione a idrogeno. In tre modelli dalle caratteristiche energetiche diverse, la caldaia Hydro è un prodotto molto interessante.
È il primo cogeneratore in grado di produrre in maniera del tutto autonoma energia termica, elettrica e acqua calda sanitaria, senza essere collegato a fonti esterne.
Il suo funzionamento consente l'assenza di emissioni di fumo e CO2 e l'energia prodotta internamente non si disperde poiché viene riutilizzata.
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