|
La caldaia a idrogeno per uso domestico è una soluzione emergente per il riscaldamento residenziale a basse emissioni.
Utilizza l’idrogeno come combustibile, riducendo l’impatto ambientale rispetto alle caldaie tradizionali.
Molecole di idrogeno - Foto Sora
Offre un’efficienza simile a quella delle caldaie a condensazione e si presenta come alternativa valida alla pompa di calore in edifici non predisposti per impianti a bassa temperatura.
I costi di acquisto e installazione sono attualmente superiori, soprattutto a causa del prezzo dell’idrogeno verde, ma le prospettive di sviluppo sono promettenti.
Il confronto con altre tecnologie, le caratteristiche dei modelli disponibili nel 2025 e i vantaggi e limiti attuali permettono di valutarne l’idoneità in base al contesto abitativo e alle infrastrutture locali.
La caldaia a idrogeno è un generatore termico che utilizza l’idrogeno come combustibile invece del gas naturale.
Il principio è simile a quello di una caldaia tradizionale: il gas viene bruciato per riscaldare l’acqua per uso sanitario e per il riscaldamento degli ambienti.
Sezione di una caldaia ad idrogeno - Foto Sora
A differenza del metano, l’idrogeno brucia senza generare anidride carbonica (CO2), producendo solo vapore acqueo e minime quantità di ossidi di azoto (NOx).
La caldaia può funzionare sia con idrogeno puro sia in modalità mista, con una miscela composta dal 20–30% di idrogeno e dal 70–80% di metano, a seconda delle infrastrutture disponibili.
Questo la rende compatibile con molte delle reti esistenti, facilitando le operazioni di retrofit.
Il confronto tra diverse tecnologie per il riscaldamento domestico evidenzia punti di forza e criticità di ciascuna soluzione.
Schema di un impianto con caldaia ad idrogeno - Foto Sora
Ecco un riepilogo tecnico basato su efficienza, emissioni, requisiti di installazione e resa stagionale.
Efficienza energetica:
Emissioni:
Requisiti di installazione:
Performance invernale:
Attualmente, le caldaie a idrogeno hanno un costo d'acquisto compreso tra i 5.000 e gli 8.000 euro, superiore alle caldaie a condensazione (2.000–3.500 €), ma paragonabile a quello delle pompe di calore aria-acqua di fascia alta.
Caldaia ad idrogeno - Foto Sora
I costi di installazione sono simili a quelli di una caldaia tradizionale, rendendo la transizione accessibile nei contesti già predisposti.
Il vero ostacolo oggi riguarda il prezzo dell'idrogeno verde, stimato tra 10 e 12 €/kg, anche se in prospettiva si prevede un calo verso i 4–5 €/kg grazie all'espansione delle fonti rinnovabili.
Un chilogrammo di idrogeno produce circa 33 kWh di energia termica, rendendo il bilancio economico ancora da ottimizzare, ma con buone potenzialità nel medio-lungo periodo.
Tra i modelli presenti sul mercato europeo nel 2025 si segnalano:
In Italia la disponibilità è ancora limitata, ma alcuni produttori iniziano a proporre versioni compatibili con una futura rete a idrogeno.
Vantaggi principali:
Limiti attuali:
Le potenzialità sono comunque interessanti, specie nei contesti dove altri sistemi non sono installabili.
L'idrogeno rappresenta una delle soluzioni più promettenti per la decarbonizzazione del riscaldamento residenziale.
In alcuni Paesi europei si stanno sviluppando quartieri pilota alimentati esclusivamente a idrogeno, con reti apposite.
Idrogeno come possibile combustibile del futuro - Foto Sora
In Italia, la pompa di calore resta al momento la soluzione più concreta, soprattutto nei nuovi edifici.
Tuttavia, nei casi di ristrutturazione o dove l'impianto esistente non è compatibile con sistemi a bassa temperatura, la caldaia a idrogeno può rappresentare una valida alternativa in ottica di transizione energetica.
La tecnologia è pronta, ma necessita di investimenti infrastrutturali e politiche di sostegno per diventare competitiva su larga scala.
|
![]() |
||||
Testata Giornalistica online registrata al Tribunale di Napoli n.19 del 30-03-2005 | ||||
Copyright 2025 © MADEX Editore S.r.l. |
||||