Requisiti tecnologici e di sicurezza per realizzare un infisso in alluminio e vetro all'interno di un ambiente.
Recentemente ho avuto l'incarico di progettare e curare la realizzazione di una bussola vetrata all'interno di un edificio pubblico.
Tale volume trasparente doveva avere, nelle intenzioni dell'Amministrazione Committente, il compito di filtrare, funzionalmente e termicamente, l'accesso all'edificio, creando al contempo un disimpegno con annesso un piccolo ufficio reception.
La descrizione dell'intervento e dei requisiti normativi ad esso sottesi può risultare interessante, a mio avviso, anche per chi si accinge (o prevede) di eseguirne uno analogo nella propria abitazione o ufficio.
Nonostante i requisiti di sicurezza e distribuzione in un edificio pubblico siano infatti diversi e più vincolanti, possono diventare una buona base di partenza per la progettazione in un contesto privato.
Prima nota: la scelta della tipologia di fornitura.
Dopo lunga ricerca tra soluzioni di produzione industriale valide sia dal punto di vista estetico che funzionale e di sicurezza, e aver speso qualche giornata di lavoro nel tentativo di disegnare un sistema da far produrre artigianalmente, ho infine optato per un infisso di serie in lega primaria di alluminio, costituito dai seguenti elementi: elementi rettilinei principali da porre in verticale e orizzontale fino a costituire il disegno complessivo della bussola, giunti a 2 e 3 vie per cambi di direzione (ad esempio in corrispondenza degli angoli) e stipiti per le porte a cerniera.
Veniamo poi alle tamponature in vetro. Sebbene la normativa in materia di vetrate sia molto densa ed estesa, pochi, nella progettazione, si ricordano di estendere i criteri di sicurezza delle tamponature al sistema complessivo.
Non avrebbe senso, infatti, adottare un vetro stratificato rispondente a quanto prescritto dalla norma UNI 7697 e introdurlo in un infisso inadeguato ad accoglierlo. In questo senso è importante valutare la capacità resistente dell'intero elemento architettonico anche al di là di una semplice verifica di legge, pensando a come prevenire situazioni potenzialmente pericolose e dannose per le persone e le cose.
In ambienti frequentati da giovani e bambini (e anche da persone con ridotte capacità sensoriali e motorie) le lastre in vetro devono essere temperate e stratificate, secondo quanto riportato nella tabella illustrativa allegata alla norma sopra citata.
Concludiamo con la questione delle porte.
Avendo scelto un disegno complessivo molto leggero e visivamente poco impattante, ho pensato di introdurre porte in vetro trasparente a filo lucido, ovvero senza cornice perimetrale.
Su questo tipo di porta un ruolo fondamentale è giocato dalla ferramenta; cerniere, maniglie e serrature sono infatti visibili oltre che frontalmente, anche in profondità, e devono quindi essere scelte avendo cura del dettaglio funzionale, sicuro ed estetico, perfettamente coordinate con le scelte operate nell'insieme dell'intervento.