Il grado di civiltà di una società si misura anche in base alla quantità di barriere architettoniche che impediscono alle persone disabili di muoversi.
Il grado di civiltà di una società si misura anche in base alla quantità di barriere architettoniche che impediscono ai diversamente abili di muoversi in maniera indipendente nel contesto urbano, come un qualunque cittadino "normale".
La Normativa italiana, con il D.P.R. 503/96, recependo le direttive della comunità europea, ha previsto l'abbattimento delle barriere architettoniche nelle città, cioè di quegli ostacoli che impediscono il movimento e il riconoscimento dei luoghi e dei pericoli, da parte di persone con ridotte capacità motorie e sensoriali, come non vedenti o ipovedenti.
Purtroppo molte volte questi principi vengono disattesi, sia in ambito pubblico che privato, e, anche quando la legge viene applicata in maniera diligente, ci si trova spesso di fronte alla scelta di soluzioni che appaiono adeguate dal punto di vista tecnico, ma carenti dal punto di vista estetico e questo, soprattutto nei nostri preziosi centri storici, costituisce una vera e propria offesa al senso del bello e alla memoria culturale.
Ma, con un'attenta progettazione e con i materiali appropriati è possibile coniugare il buon gusto al rispetto delle esigenze di chi ha problemi di mobilità.
Ci è riuscita, ad esempio Cotto Impruneta che, in occasione dell'incontro del Papa con i giovani a Loreto, ha prodotto dei pezzi fatti a mano per il camminamento della piazza della cittadina marchigiana.
A seguito del risultato positivo ottenuto, visto che la necessità di favorire la mobilità urbana per tutti i livelli di handicap non è andata a discapito dei pregi cromatici ed estetici, l'azienda ha deciso la produzione su larga scala di pezzi in cotto che permettano la percezione sia tattile che visiva (per gli ipovedenti).
È nata così la linea TerraSens.
Le caratteristiche tradizionali del materiale, come durevolezza, resistenza al gelo, potere isolante, biocompatibilità, rimangono inalterate.
Accanto ai prodotti di normale fabbricazione, vengono realizzati una serie di elementi modulari che forniscono indicazioni direzionali, attraverso il senso tattile plantare, quello manuale (con la cannetta), l'udito e il contrasto cromatico.
Così si sono realizzati dei codici che permettono di riconoscere, ad esempio, l'indicazione di direzione rettilinea, attraverso delle scanalature, o di arresto, mediante delle calotte sferiche, disposte in reticolo diagonale.
I pezzi sono prodotti in due colori, atti a contrastare con le superfici circostanti e, quindi, distinguibili per contrasto visivo.
Per ottenere un risultato perfetto, sarà necessario eseguire una posa in opera eseguita a regola d'arte, in modo da assicurare un'ottima complanarità di tutti i pezzi.