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Con gli eventi che dal 2020 toccano profondamente l'animo umano, la volontà di cercare un luogo in cui scappare è un sentimento in ascesa.
La pandemia e in seguito la guerra in Ucraina non hanno fatto altro che allarmare il popolo, portandolo sempre più alla ricerca di un luogo in cui sentirsi al sicuro da eventuali attacchi terroristici e da catastrofi naturali.
Nasce così l'esigenza di creare un rifugio antiatomico per potersi riparare nel caso in cui la situazione sfugga di mano.
È essenziale sottolineare che in Italia il rischio di guerra nucleare è un'ipotesi alquanto remota, ma la premura di molti italiani è sfociata nella richiesta di informazioni sulla realizzazione di un bunker sotterraneo presso la propria abitazione.
Il problema italiano consiste nel fatto che nei piani regolatori non è prevista la loro realizzazione, infatti l'unica possibilità è concepirli come cantine.
Ci sono Paesi che sotto questo aspetto sono ben preparati, la Svizzera ad esempio conta un alto tasso di rifugi privati. Una legge del '60 ha reso obbligatoria la costruzione di bunker sotto terra e infatti la maggior parte della popolazione ne possiede uno.
Un vero e proprio rifugio antiatomico fai da te raggiungibile in tempi brevi, in cui è prevista la possibilità di contenere armi. In alcuni casi, è addirittura la stessa amministrazione a preoccuparsi di costruire dei rifugi pubblici per la protezione degli abitanti.
Anche negli Stati Uniti esistono bunker moderni, estremamente accessoriati, per contrastare guerre o epidemie. Interi villaggi dotati di ogni sorta di comfort e tecnologie.
Ma come costruire un bunker?
Quali sono le caratteristiche specifiche che deve possedere?
Innanzitutto c'è bisogno di un permesso comunale, serve infatti il permesso di costruire anche nel caso in cui si tratti di edifici sotterranei.
È necessaria poi una programmazione estremamente accurata data l'importanza del progetto.
La caratteristica di un bunker è per l'appunto trovarsi sottoterra, per ripararsi da bombe o radiazioni, ad una profondità che varia da un metro e mezzo a tre metri.
La cellula possiede due ingressi, uno per i ricambi d'aria e uno per le persone.
Le mura in cemento armato del rifugio sotterraneo hanno uno spessore tra i 30 e gli 80 cm. Ciò consente una forte resistenza in caso di esplosioni.
Le porte blindate in acciaio e cemento con apertura verso l'esterno, sono spesse 20 cm.
Fondamentale è la dotazione di un impianto di aerazione, azionato anche manualmente, atto ad eliminare elementi dannosi per l'uomo e impedire che l'umidità possa danneggiare scorte di cibo e mobili.
Ci sono elettrodomestici per cucinare ed un locale in cui disporre cibo a lunga conservazione, senza dimenticare i servizi igienici. Il tutto contornato da brandine, cisterne da mille litri di acqua e radio per mantenersi in contatto con l'esterno.
Alle pareti è applicata una vernice speciale priva di sostanze volatili.
La cura degli impianti spetta ovviamente al proprietario della singola abitazione.
A questa domanda è possibile rispondere conoscendo la quantità di cibo e acqua disponibili. Infatti, più il bunker è grande più ci sarà possibilità di inserire ulteriori scorte. In genere si va da un periodo di un mese e mezzo a tre mesi, necessario per superare un possibile attacco atomico o nucleare.
Prima di tutto è importante capire se si possiede lo spazio necessario alla sua costruzione, poiché se così non fosse, si dovrebbe comprare un terreno, facendo aumentare i costi.
Per conoscerne la grandezza si dovrà sapere quante persone dovrà accogliere e di conseguenza garantirne una sicurezza minima.
Per la sola realizzazione del bunker la spesa varia dai 1200 ai 3000 euro al metro quadro.
Un bunker antiatomico di 30 o 40 metri quadri avrà quindi un costo totale medio che oscilla tra i 30 mila euro (bunker molto piccolo) e i 90 mila euro.
Ovviamente il prezzo può variare se aumenta la grandezza e la qualità del rifugio.
L'azienda Northsafe si occupa della realizzazione di bunker sotterranei antiatomici sia per pubblico che per privato. L'esigenza di costruire un bunker nasce per garantire sicurezza e sopravvivenza in caso di eventi naturali o bellici.
Nato seguendo l'esempio della Svizzera, in cui è stato promosso l'obbligo di dotarsi di bunker antiatomico, Northsafe mira a creare un ambiente che possa assicurare massima protezione qualora dovessero avvenire catastrofi nucleari o attacchi chimici e biologici.
È fondamentale la fase preliminare in cui si raccolgono le richieste del cliente per gli aspetti funzionali del rifugio. Esso offre una protezione sino al 7 grado della scala INES (livello di gravità elevata).
La scala INES (International Nuclear Event Scale) ha il compito di rendere percepibile a chiunque la gravità di un incidente nucleare.
I rifugi proposti da Northsafe seguono il modello svizzero e sono tali da garantire sicurezza psicologica ai clienti che ne fanno richiesta.
Fondamentale un sistema di filtrazione dell'aria che protegge da agenti NBC, nucleari, biologici e chimici. Esso dovrà possedere un sistema di funzionamento alternativo in caso di mancanza di corrente elettrica.
Per aumentare la qualità del locale sarà necessario un sistema di ventilazione che, mediante condotti di aspirazione, ventilatori e valvole, fornisce e rinnova l'aria.
Insomma, per chi abbia il timore di un capovolgimento negativo della situazione attuale, le possibilità di creare un bunker domestico secondo le singole esigenze sono svariate e alla portata di tutti.
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