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Detrazioni fiscali riconfermate per il 2019 a favore di coloro che effettuano lavori di ristrutturazione, di riqualificazione energetica e di adeguamento sismico.
La legge di Bilancio 2019 proroga infatti le agevolazioni fiscali previste per molte spese sulla casa; non vi sono modifiche sostanziali rispetto allo scorso anno.
Unica novità di rilievo è che da novembre 2018 chi effettua lavori di ristrutturazione che comportano anche un risparmio energetico e/o utilizzo di fonti rinnovabili sarà tenuto a darne comunicazione all'Enea. Si tratta di fatto di un nuovo adempimento burocratico, analogo a quello già previsto per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
L'obiettivo connesso a tale procedura è rendere possibile il monitoraggio e la valutazione del risparmio energetico collegato all'esecuzione di interventi di recupero edilizio.
Vediamo più nel dettaglio chi ha diritto alle detrazioni fiscali, per quali tipologie di interventi e quali sono le regole per beneficiare degli incentivi fiscali.
L'agevolazione fiscale più conosciuta prevista in caso di interventi di recupero del patrimonioedilizio è quella di cui all'articolo 16 bis del dpr 917/86 (testo unico delle imposte sui redditi) che consiste in una detrazione dall'Irpef pari al 36% delle spese sostenute per il recupero edilizio, fino a un ammontare complessivo delle stesse pari a 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Il decreto legge 83/2012 ha elevato al 50% la percentuale di detrazione spettante al contribuente e a 96.000 € il limite della spesa detraibile. Tali valori sono stati prorogati negli anni dalle Leggi di Bilancio che si sono succedute.
L'attuale Legge di Bilancio proroga al 31 dicembre 2019 la detrazione fiscale Irpef pari al 50% per le spese sostenute dal contribuente per interventi di restauro, manutenzione, messa in sicurezza dell'immobile, eseguiti presso abitazioni o svolti su parti comuni degli edifici condominiali.
Si potrà fruire della detrazione spese ristrutturazione se queste verranno pagate con bonifici e se sono state sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2019.
Il bonus ristrutturazioni edilizie è una misura fiscale che consiste nella possibilità di detrarre dall'Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche) parte dei costi sostenuti per la ristrutturazione dell'abitazione o di parti comuni di edifici condominiali.
Nello specifico, per i lavori eseguiti sulle singole unità abitative si potrà beneficiare del 50% delle spese sostenute, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Potranno godere dell'agevolazione i contribuenti assoggettati all'imposta sul reddito delle persone fisiche, residenti o meno nel territorio dello stato, che siano proprietari, possessori o detentori sulla base di un titolo idoneo, dell'immobile sul quale sono stati effettuati i lavori.
Rientrano nel novero dei beneficiari anche i titolari di diritti reali o personali di godimento sugli immobili oggetto di intervento che hanno sostenuto i costi degli interventi edilizi.
Hanno diritto alla detrazione, inoltre, sempre che sostengano i costi e risultino intestatari dei bonifici e delle fatture:
Può richiedere la detrazione anche chi esegue in proprio i lavori di ristrutturazione, limitatamente alle spese sostenute per l'acquisto dei materiali impiegati.
Di seguito indichiamo quali sono le tipologie di intervento su singole unità immobiliari per i quali spetta l'agevolazione del 50%; si tratta degli interventi riportati alle lettere b), c) e d) dell'articolo 3 del Dpr 380/2001:
Non sono ammessi alla detrazione fiscale gli interventi di manutenzione di carattere ordinaria (agevolazione prevista solo per i lavori in ambito condominiale).
Unica deroga all'esclusione è che i lavori rientrino in un intervento più ampio di ristrutturazione.
Per non commettere errori e poter essere ammessi ai benefici fiscali in caso di spese di ristrutturazione, riteniamo opportuno ricordare che si potrà consultare la guida pubblicata lo scorso 23 novembre dall'Agenzia delle Entrate, con molte informazioni relative ai diritti dei cittadini e alle procedure da rispettare per godere delle agevolazioni fiscali.
Abbiamo visto che anche per i lavori di ristrutturazione di parti comuni di stabili condominiali è possibile fruire della detrazione del 50%, con un limite massimo di spesa pari a 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Le parti comuni sono quelle di cui all'articolo 1117, numeri 1, 2 e 3 del codice civile.
La detrazione spetta ad ogni singolo condomino in base alla quota millesimale.
Il beneficio è dovuto in base all'anno in cui è stato effettuato il bonifico da parte dell'amministratore di condominio. Quest'ultimo è tenuto a certificare l'ammontare della spesa pagata e la quota parte millesimale riferibile a ciascun condomino.
Per poter beneficiare del bonus ristrutturazioni 2019 il contribuente dovrà riportare nella propria dichiarazione dei redditi i dati catastali che identificano l'immobile oggetto di intervento, gli estremi di registrazione dell'atto che costituisce titolo idoneo a provare la proprietà o il possesso dell'edificio.
La detrazione fiscale deve essere ripartita in 10 quote annuali di uguale importo, nell'anno in cui la spesa è stata effettuata e in quelli successivi.
La detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio non può essere cumulata con l'agevolazione fiscale prevista per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici (anch'essa del 50%). Qualora i lavori eseguiti rientrino in entrambe le fattispecie, il contribuente può fruire per le medesime spese, solo dell'uno o dell'altro beneficio.
È fondamentale conservare tutta la documentazione che provi l'avvenuto pagamento e l'effettuazione del lavoro. Si tratta dei documenti indicati nel provvedimento del 2 novembre 2011 del Direttore dell'Agenzia delle Entrate.
I documenti necessari per usufruire del bonus ristrutturazioni 2019 saranno i seguenti:
Per gli acquisti contemporanei di abitazione e box, è necessario un documento attestante il vincolo di pertinenza del box con la casa. Ultima precisazione da fare è che per fruire della detrazione fiscale è indispensabile che i lavori vengano pagati mediante bonifico bancario o postale.
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