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In tema di bonus prima casa giovani l'Agenzia delle Entrate di recente ha chiarito quello che è l'ambito di applicazione dell'agevolazione fiscale a favore degli under 36.
Lo ha fatto con la risposta all'interpello n. 653 del 4 ottobre 2021 e con la risposta all'interpello 650 del 1° ottobre 2021 che qui di seguito illustreremo.
La prima chiarisce se è possibile avvalersi del beneficio in caso di acquisto dell'immobile tramite asta giudiziaria. La seconda precisa se è possibile o meno beneficiare del bonus fiscale in caso di stipula di un preliminare di compravendita.
Prima di entrare nel merito di quelle che sono le questioni affrontate e risolte dall'Amministrazione Finanziaria, vediamo brevemente in cosa consiste il bonus prima casa under 36 e quali sono i requisiti per accedervi.
Il bonus prima casa under 36 è un beneficio fiscale introdotto con il Decreto Sostegni bis approvato dal CdM il 20 maggio 2021.
Tra le misure messe a punto dalla norma figura l'esenzione dal pagamento dell'imposta di registro, ipotecaria e catastale, a favore di coloro che non abbiano compiuto i 36 anni e abbiano un ISEE sotto i 40.000 euro.
Costoro potranno fruire del bonus in caso di sottoscrizione di un atto di acquisto a titolo oneroso avente ad oggetto il trasferimento di un immobile destinato a prima casa.
Stesso beneficio fiscale spetta in caso di atto traslativo o costitutivo della nuda proprietà, usufrutto, uso o abitazione di immobile avente funzione di prima casa.
Condizione necessaria è che, per entrambe le ipotesi, l'atto venga stipulato a partire dall'entrata in vigore del decreto.
Si ricorda che sarà possibile fruire dell'esenzione fino al 30/6/2022.
Per chi acquista l'immobile da un'impresa con atto soggetto ad Iva vi è la possibilità di avvalersi di un credito di imposta di pari importo.
Infine, per i mutui finalizzati all'acquisto dell'abitazione principale si prevede la cancellazione dell'imposta sostitutiva.
L'obiettivo del Governo è quello di incentivare l'autonomia dei giovani dal punto di vista abitativo e dare una spinta alla crescita demografica del nostro Paese.
Due sono i requisiti principali che consentono di fruire del bonus prima casa giovani:
L'immobile che viene acquistato da destinare a prima casa non deve rientrare nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Deve essere ubicato nel Comune in cui l'acquirente ha la propria residenza.
Diversamente, la residenza dovrà essere fissata nel predetto Comune entro il termine di 18 mesi a far data dall'acquisto.
Il contribuente deve rilasciare una serie di dichiarazioni:
Con la risposta all'interpello n. 653 del 4 ottobre 2021, l'Agenzia delle Entrate spiega se è possibile fruire del bonus prima casa under 36 anche qualora l'abitazione venga acquistata mediante asta giudiziaria.
Nella fattispecie esaminata l'istante, per potersi avvalere dell'esenzione dal pagamento dell'imposta di registro dovrà effettuare le dichiarazioni di cui alla nota II bis all'articolo 1 della Tariffa, Parte Prima, allegata al d.P.R. 26 aprile 1986, n.131.
Il dubbio che pone l'istante è se di tale bonus si possa beneficiare in riferimento al pagamento delle imposte dovute per la registrazione del decreto di trasferimento o nel momento della successiva stipula del contratto di mutuo.
L'Agenzia delle Entrate afferma che il bonus può essere riconosciuto anche se l'acquisto dell'immobile avvenga per effetto di un provvedimento giudiziale.
Inoltre non ha alcun rilievo il momento della futura stipula del contratto di mutuo poiché ciò che è essenziale è il rispetto dei requisiti previsti dal Decreto Sostegni bis.
L'importante è che le dichiarazioni obbligatorie vengano rese prima della registrazione del decreto di trasferimento.
Con risposta all'interpello n. 650 del 1° ottobre 2021 l'Agenzia dell'Entrate chiarisce che in caso di stipula di un preliminare di compravendita non è possibile fruire del bonus prima casa giovani.
In caso di registrazione del compromesso le imposte dovranno essere corrisposte.
Il preliminare è un contratto che produce esclusivamente effetti obbligatori e non reali. Con esso sorge esclusivamente l'obbligo a carico delle parti di vendere e di acquistare. Il passaggio del diritto di proprietà avverrà in un momento successivo ovvero con la sottoscrizione dell'atto definitivo.
L'Agenzia delle Entrate chiarisce altresì che il contribuente potrà presentare domanda di rimborso per poter recuperare l'imposta proporzionale versata per acconti e caparra confirmatoria in misura superiore all'imposta di registro da versare per il contratto definitivo.
Non finiscono qua i chiarimenti forniti dall'Agenzia delle Entrate sul tema bonus prima casa giovani. Infatti, con la circolare 12 del 14 ottobre 2021, l'Amministrazione Finanziaria, oltre a illustrare quelli che sono i requisiti per accedere all'agevolazione fiscale, mette un punto fermo su quelle che sono le tipologie di immobili rientranti nel campo di applicazione della misura.
Semaforo verde per le pertinenze dell'immobile acquistato, come ad esempio il box auto o garage.
Inoltre, mette nero su bianco che il bonus prima casa trova applicazione anche in caso di compravendita mediante atto soggetto a IVA.
In ultimo, con il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate, vengono fornite indicazioni in caso di acquisto in comunione. È il caso in cui più soggetti, come ad esempio marito e moglie, diventano proprietari dell'abitazione.
Qualora uno dei due individui, per vari motivi, non rispetti i requisiti necessari per accedere al beneficio, dovrà corrispondere le imposte per intero non trovando applicazione nei suoi confronti il bonus under 36.
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