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Pubblicata la nuova guida fiscale dell'Agenzia delle Entrate con le istruzioni aggiornate per fruire del Bonus mobili 2021, la detrazione fiscale al 50% in caso di acquisto di mobili ed elettrodomestici.
Ci soffermeremo su quelli che sono gli aspetti principali del bonus per gli arredi, prorogato anche per il 2021 dalla Legge di Bilancio 2021.
Chi ha diritto al bonus mobili, quali sono i beni agevolabili e i limiti di spesa consentiti? Vedremo inoltre quali sono i mezzi di pagamento che dovranno essere utilizzati per poter accedere alla detrazione fiscale e i documenti da conservare.
A queste e ad altre domande cercheremo di dare una risposta, affinché il contribuente interessato possa evitare di incorrere in spiacevoli errori.
Il primo aspetto che dobbiamo conoscere quando si intende acquistare dei mobili o elettrodomestici riguarda i requisiti per poter fruire della detrazione fiscale mobili.
Primo fra tutti la necessità di intraprendere lavori di recupero del patrimonio edilizio. Senza tale intervento sull'immobile la detrazione fiscale al 50% non potrà essere riconosciuta.
Chi acquista degli arredi nel corso del 2021 dovrà aver iniziato i lavori di manutenzione, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia in data non anteriore al 1° gennaio 2020.
Qualora l'acquisto sia stato effettuato nel 2020, il cantiere per i suddetti lavori deve essere aperto in data non anteriore il 1° gennaio 2019.
In entrambi i casi la data di inizio dei lavori deve essere anteriore a quella di acquisto dei mobili. Non è necessario che le spese per la ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per arredare l'immobile.
Per quanto concerne i lavori di manutenzione ordinaria precisiamo che a tali lavori non può essere collegato l'acquisto degli arredi, qualora detti interventi vengano eseguiti su singole unità immobiliari. Ove effettuati su parti comuni di edifici condominiali il bonus mobili potrà essere riconosciuto.
Attenzione, al fine di evitate equivoci e conseguenti delusioni da parte del contribuente, chiariamo inoltre che nessun bonus mobili potrà essere riconosciuto qualora vengano realizzati interventi di riqualificazione energetica per i quali sia prevista la detrazione fiscale del 65%.
Nell'evidenziare la necessità di avviare un intervento di riqualificazione edilizia, l'Agenzia delle Entrate pone un esempio pratico sul quale vogliamo porre l'attenzione.
Qualora in una coppia uno dei coniugi sostenga le spese per la ristrutturazione e l'altro effetui gli acquisti per mobili ed elettrodomestici, il bonus mobili non verrà riconosciuto ad alcuno dei due.
Il Bonus mobili è un'agevolazione riconosciuta ai contribuenti sotto forma di detrazione fiscale Irpef pari al 50% della spesa sostenuta per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici.
Al fine di ottenere il bonus arredi, è necessario inserire l'importo della spesa sostenuta all'interno della dichiarazione dei redditi.
Il rimborso Irpef verrà riconosciuto in 10 anni per quote di identico importo.
La detrazione fiscale del 50% spetta al contribuente anche qualora per gli interventi di ristrutturazione egli abbia optato, in alternativa, lo sconto in fattura o la cessione del credito di imposta, come previsti dal Decreto Rilancio.
Veniamo ora ai limiti di spesa previsti per poter accedere al Bonus mobili 2021.
Per gli acquisti effettuati nel corso del 2021 segnaliamo l'innalzamento del tetto massimo di spesa, portato infatti a 16.000 euro dalla Legge di Bilancio 2021.
Resta fermo il limite di spesa pari a 10.000 euro per gli acquisti effettuati fino al 31 dicembre 2020.
Precisiamo che il limite di spesa fissato dalla legge riguarda la singola unità abitativa, pertinenze incluse. Vuol dire che il contribuente che ristrutturi più immobili avrà diritto più volte al beneficio qualora l'acquisto degli arredi riguardi tutte le unità immobiliari.
Si può fruire della detrazione fiscale del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A+ (A per i forni e lavasciuga) che debbano essere impiegati come arredo di un immobile o di un edificio oggetto di interventi di recupero edilizio.
La classe energetica si rileva dall'etichetta energetica.
Ricordiamo che la ristrutturazione cui viene abbinato il bonus acquisto mobili può essere eseguita su unità immobiliari residenziali o su parti comuni del condominio; in questo caso gli arredi devono essere destinati al condominio.
I beni acquistati possono essere impiegati per arredare un ambiente diverso dal locale all'interno del quale vengono effettuati interventi di ristrutturazione.
Sottolineiamo, inoltre, che l'intervento può riguardare una pertinenza dell'immobile mentre i beni acquistati possono essere utilizzati come arredo dell'immobile.
Tra i mobili, la cui spesa d'acquisto è detraibile, rientrano:
Escluso l'acquisto di porte, pavimentazioni o tende o altri complementi d'arredo.
Gli elettrodomestici il cui costo può essere portato in detrazione sono:
Per poter beneficiare della detrazione fiscale è molto importante conoscere quelle che sono le modalità di pagamento consentite.
Sarebbe un peccato qualora, pur sussistendo tutti i requisiti, il rimborso fiscale Irpef fosse negato a causa dell'utilizzo di un mezzo di pagamento non previsto.
Banditi dunque i contanti e gli assegni bancari. Il corrispettivo per l'acquisto degli arredi dovrà essere versato esclusivamente mediante bonifico bancario o postale, carta di debito o carta di credito.
Si raccomanda, inoltre, la conservazione di tutti i documenti relativi all'acquisto effettuato: le fatture, le ricevute dell'avenuta transazione per i pagamenti elettronici e la documentazione di addebito sul conto corrente.
Per avere diritto al bonus servono anche il titolo abilitativo rilasciato dal Comune che prova l'avvio dei lavori, con indicazione della data di inizio degli stessi.
Per interventi per i quali non è richiesto alcun titolo abilitativo, basta una dichiarazione sostitutiva di notorietà.
Infine, dal 1° gennaio 2018 è obbligatoria la dichiarazione all'Enea dei dati relativi all'acquisto di grandi elettrodomestici.
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