Il bonus facciate esclude il bonus mobili
Il bonus mobili e grandi elettrodomestici è possibile a fronte di lavori di ristrutturazione per i quali si gode della relativa detrazione fiscale e non a fronte del nuovo bonus facciate, ossia la detrazione del 90% delle spese relative al rifacimento dell'esterno degli edifici esistenti. Occorre, dunque, stare attenti a qualificare bene l'intervento di recupero dell'immobile, visto che i lavori sulla facciata esterna possono rientrare sia tra quelli di recupero del patrimonio edilizio (detrazione IRPEF del 50%) sia nel nuovo bonus (sgravio del 90%).
Tale precisazione è di fondamentale importanza poiché il bonus mobili è ammesso unicamente per i contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio, ossia:
- lavori di manutenzione straordinaria (installazione di ascensori e scale di sicurezza; realizzazione dei servizi igienici; sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso; rifacimento di scale e rampe; realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate; costruzione di scale interne; sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell'unità immobiliare)
- ristrutturazione edilizia (modifica della facciata; realizzazione di una mansarda o di un balcone; trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda; apertura di nuove porte e finestre; costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti)
- restauro e risanamento conservativo (adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti; ripristino dell'aspetto storico-architettonico di un edificio)
- manutenzione ordinaria su parti condominiali (tinteggiatura pareti e soffitti; sostituzione di pavimenti; sostituzione di infissi esterni; rifacimento di intonaci; sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni; riparazione o sostituzione di cancelli o portoni; riparazione delle grondaie; riparazione delle mura di cinta).
Sia la detrazione per opere di recupero del patrimonio edilizio sia quella nuova per il rifacimento della facciata vanno beneficiate in 10 quote annuali di pari importo da riportare in dichiarazione dei redditi di anno in anno. Pertanto se, ad esempio, un contribuente esegue nel 2020 lavori sulla facciata e acquista anche mobili, questi, per godere altresì della detrazione legata a quest'ultimo acquisto dovrà qualificare i lavori come interventi di recupero del patrimonio edilizio. Laddove, invece, questi voglia far rientrare tali lavori nel bonus facciate allora non potrà godere del bonus mobili.