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Bonus mobili: la risposta alle domande più frequenti

Vediamo le risposte ad alcune tra le domande più frequenti sul bonus mobili, la detrazione per chi compra mobili ed effettua interventi di recupero su immobili.
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Bonus mobili


Il bonus mobili o bonus arredi è la detrazione fiscale di cui può usufruire chi acquista beni mobili ed elettrodomestici ed effettua interventi di recupero del patrimonio edilizio prevista dall'art. 16, co.2, D.L. n. 63/2013.

La Legge di Bilancio per il 2019 (L. n. 145/2018) ha confermato la detrazione anche per il 2019 alle seguenti condizioni: deve trattarsi di spese sostenute nel 2018 per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (in classe A per i forni) per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica.

Bonus mobili 2019
L'acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica è ammesso all'agevolazione solo se, per quella tipologia, non sia ancora previsto l'obbligo di etichetta energetica.

Le spese devono essere finalizzate ad arredare l'immobile oggetto di intervento di recupero; sono ammessi alla detrazione per i mobili coloro che usufruiscono della detrazione sugli interventi di recupero.

L'intervento di recupero dev'essere stato iniziato dal 1 gennaio 2018.

La detrazione si ripartisce in dieci quote annuali di pari ammontare da ripartire tra gli aventi diritto. La detrazione ammonta al 50% delle spese sostenute, che non possono superare 10.000 euro (al netto di quelle per cui si è già usufruito dell'agevolazione nel 2018).


Ai fini della fruizione della detrazione, le spese su mobili ed elettrodomestici sono computate indipendentemente dall'importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione.

Non si registrano grandi modifiche rispetto all'anno scorso, salvo il mutamento relativo al periodo di riferimento (lo scorso anno erano ammesse solo le spese sostenute nel 2018 per gli interventi iniziati a partire dal 1 gennaio 2017).

La detrazione in parola solleva spesso dubbi di vario genere a cui l'Agenzia delle Entrate ha tentato di dare risposta negli anni nei vari documenti di prassi e nella sua guida annuale dedicata specificamente proprio al bonus mobili.


Bonus mobili e detrazioni per ristrutturazioni


Allora, iniziamo con il primo tema, quello riguardante gli interventi edilizi ammessi alla detrazione fiscale a cui possono essere collegate le spese di acquisto di mobili ed elettrodomestici ai fini della fruizione del bonus mobili.

La domanda si è posta perché nelle versioni normative sino alla legge di stabilità 2016 (L. n. 208/2015) il testo si riferiva alla

detrazione di cui al comma 1 art. 16, co.2, D.L. 63/2013 ante 2017


laddove il comma 1 menzionava in generale tutti gli interventi che godono della detrazione detta per interventi di recupero e cioè quelli indicati nell'art. 16-bis, D.P.R. n. 917/1986.

Tale espressione portava alcuni a ritenere erroneamente che la detrazione sui mobili valesse per ogni intervento rientrante nell'elenco di cui all'art. 16-bis, D.P.R. n. 917/1986.


Domande frequenti su come ottenere il bonus mobili
Tale elenco, nonostante la dizione usata in gergo ristrutturazioni, comprende anche interventi che con il recupero degli immobili non hanno nulla a che fare.

Ebbene, per tali interventi la detrazione fiscale sui mobili è stata espressamente esclusa dall'Agenzia delle Entrate.

Oramai ciò risulta anche dalla nuova versione normativa già dal 2017 con l'aggiunta dell'inciso:

limitatamente agli interventi di recupero del patrimonio edilizio art. 16, co.2, D.L. 63/2013 post 2017


L'intervento di recupero può anche riguardare beni condominiali, però in questo caso gli arredi o gli elettrodomestici acquistati devono riguardare parti condominiali.

Dunque, gli interventi edili collegabili al bonus mobili sono:
manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti (sui singoli appartamenti sono esclusi i lavori di manutenzione lavori di manutenzione ordinaria);
manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali;
ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, anche se non rientranti nelle precedenti categorie, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia su interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi (fino al 31 dicembre 2014, entro 6 mesi) dal termine dei lavori vendono o assegnano l'immobile.

Sono esclusi gli interventi di riqualificazione energetica.


Tempistica delle spese e degli interventi edili


È stato anche chiarito che le spese sui mobili possono essere sostenute anche prima di quelle dell'intervento edile. L'importante è che l'intervento risulti iniziato prima.

Il letto rientra tra gli acquisti bonus mobili

Dunque, fino al 31 dicembre 2016 le spese ammesse alla detrazione erano quelle sostenute tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2016 e le spese sull'intervento edilizio dovevano essere sostenute dal 26 giugno 2012 (v. ad es. circ. 7E/2017); mentre, dal 2017 al 2019 sono ammesse le spese sostenute nell'anno e i lavori devono essere eseguiti nell'anno e in quello precedente.

Così, per il 2019 sono ammesse le spese sostenute nel 2019 con riferimento a lavori edili iniziati a partire dal 1 gennaio 2018.

Mobili ed elettrodomestici ammessi alla detrazione


Non tutti i mobili e gli elettrodomestici sono ammessi alla detrazione.

L'Agenzia ad esempio ha incluso tra i grandi elettrodomestici i frigoriferi, congelatori, altri grandi elettrodomestici utilizzati per la refrigerazione, la conservazione e il deposito degli alimenti, lavatrici, asciugatrici; mentre tra i mobili vi sono letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze (v. circ. 7/2017).

Bonus arredi: divani e poltrone

Deve sicuramente trattarsi di mobili nuovi, dunque non usati (v. circ. 29/2013).
Sono ammessi anche i beni acquistati all'estero.


Bonus mobili e convivenza di fatto


Anche i conviventi di fatto possono, con decorrenza dal 1 gennaio 2016, usufruire, oltre che della detrazione sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio, anche della detrazione del bonus mobili (v. ris. 64/2016 e circ. 8/2017).


Detraibilità della spesa per acquisto mobili e grandi elettrodomestici


L'importo massimo su cui detrarre è di 10.000 euro, prescinde dall'importo sostenuto per l'intervento edilizio ed è applicabile ad ogni unità immobiliare: dunque, se il contribuente esegue gli interventi su più immobili può usufruire della detrazione più volte.

Viceversa, se sulla stessa unità sono stati effettuati più interventi l'importo massimo è sempre di 10.000 euro (v. circ. 11/2014, risp. 5.7).

A differenza della detrazione per le spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, il bonus mobili non utilizzato in tutto o in parte non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente, né in caso di vendita dell'immobile oggetto di intervento di recupero edilizio (v. circ. 21/2010 n. 21, risposta 2.2 e circ. 17/2015, risposta 4.6).


Bonus mobili e modalità di pagamento


Il pagamento va effettuato con bonifico ma non necessariamente con il bonifico appositamente predisposto per le spese di recupero del patrimonio edilizio, soggetto a ritenuta (v. circ. 29/2013).

Arredi agevolabili: tavoli e sedie

È ammesso l'utilizzo di carte di credito o carte di debito, mentre non è consentito l'utilizzo di assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento (v. circ. 7 del 2016, punto. 2.4).

Il bonus è ammesso anche in caso di acquisto mediante finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento effettui il pagamento con le modalità previste e il contribuente abbia copia della ricevuta del pagamento.

A seconda della tipologia di pagamento scelta, la spesa deve considerarsi sostenuta: - nel caso del bonifico, al momento dell'effettuazione dello stesso; - nel caso di pagamento con carte di credito e bancomat, il giorno di utilizzo della carta (evidenziato nella ricevuta di avvenuta transazione) e non il giorno di addebito sul conto; nel caso di pagamento tramite finanziamento, l'anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria v. circ. 11 del 2014, risposta 4.4 e circ. 7/2017


Infine, in sintesi, i documenti da conservare per il caso di controlli dell'Agenzia, sono:

  • la ricevuta del bonifico;

  • ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);

  • documentazione di addebito sul conto corrente;

  • fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Ulteriori informazioni saranno reperibili sono reperibili, oltre che sui documenti di prassi, sulla Guida Mobili dell'AdE.


Va effettuata la comunicazione all'ENEA?



In caso di acquisto di mobili ed elettrodomestici va effettuata la comunicazione all'ENEA prevista per le detrazioni per riqualificazione energetica e ristrutturazioni?

, ma solo per alcuni acquisti: dal 2018 è infatti prescritta la comunicazione all'ENEA anche per l'acquisto di (alcuni) elettrodomestici.

Si deve trattare comunque di acquisti collegati ad interventi di recupero.

Sul sito dell'ENEA è possibile trovare maggiori informazioni. In ogni caso, è stato chiarito dall'Agenzia delle Entrate che la mancata comunicazione non pregiudica la fruizione della detrazione (v. Circolare n. 46E/2019).

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Bonus mobili e le domande più frequenti
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Bonus mobili e le domande più frequenti: Commenti e opinioni



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  • Tony
    Tony
    Mercoledì 1 Dicembre 2021, alle ore 07:32
    Io e la mia compagna abbiamo comprato un appartamento e vogliamo usufruire del Bonus mobili.
    La SCIA è cointestata, intestatario io e secondo fruitore lei.
    Il pagamento della fattura verrà effettuato sul conto cointestato, la fattura per l'acquisto dei mobili deve essere cointestata o solo a nome mio o è indifferente?
    rispondi al commento
  • Susy
    Susy
    Domenica 28 Novembre 2021, alle ore 16:12
    Noi abbiamo aperto un ristrutturazione nel 2019 e risulta ancora aperta e grazie a questa abbiamo usufruito del bonus mobili di 10.000 €.
    Ora nel 2021 abbiamo sostituito i condizionatori con pompa di calore e quindi a risparmio energetico.
    La domanda è se possiamo usufruire ancora del bonus mobili?
    Ppossiamo usufruire di 16.000 € o solo della differenza che in questo caso sono € 6.000?
    rispondi al commento
  • Peppe87
    Peppe87
    Domenica 7 Novembre 2021, alle ore 18:12
    Nel caso di Cila per ristrutturazione edilizia 50% presentata nel mese di ottobre 2021 per il bonus mobile, come funziona IllLimite era di 1.6000 euro per il 2021 cioè che significa potevo detrarre fino al 31.12 .21 con questo limite?
    Esempio spendendo 7.000 euro recuperavo 50% in 10 anni ok?
    Nel 2022 il limite scenderà a 5.000 quanto posso spendere altri 5.000 euro?
    Come funziona?
    rispondi al commento
  • Sasha
    Sasha
    Martedì 1 Giugno 2021, alle ore 16:06
    Mio padre (ex marito di mia mamma) sta per comprare un appartamento che intesterà a lei come prima casa.
    Verso settembre-ottobre partiremo coi lavori per usufruire del superbonus 110%.
    Mia mamma non ha reddito, solo l'assegno sociale minimo dell'INPS, e ci hanno detto che non è un problema per i lavori, dato che mia mamma può cedere il credito.
    La mia domanda è: come funziona per le detrazioni dei mobili?
    Da quello che ho capito io mia mamma non può avere le detrazioni in quanto non ha reddito e mi chiedevo se fosse possibile fare un contratto di comodato d'uso per mio padre, il quale comprerebbe i mobili e detrarrebbe le spese. E' fattibile?
    Oppure chi fa i lavori deve anche comprare i mobili?
    rispondi al commento
  • Manona
    Manona
    Domenica 16 Maggio 2021, alle ore 20:29
    Ho acquistato a Febbraio 2021 in Sardegna un piccolo appartamento e con materiale che avevo ho rifatto completamente il bagno (tubature,igienici,box doccia) e l'impianto elettrico (cambiato fili, piastre ed interruttori,salvavita).
    Ho preparato la Dichiarazione Sostitutiva di Atto di Notorietà definendo il periodo della ristrutturazione: partenza 10 Febbaio e termine 30 Giugno.
    Ora voglio acquistare gli elettrodomestici ed i mobili e l'anno prossimo vorrei accedere al Bonus Mobili ed elettrodomestici.
    Lo posso fare anche se non ho nessuna fattura attestante l'acquisto del materiale usato per la ristrutturazione?
    Ho però la documentazione fotografica passo passo dei lavori fatti, prima, durante e dopo.
    rispondi al commento
    • Svevavolo
      Svevavolo Manona
      Venerdì 28 Maggio 2021, alle ore 16:30
      Ciao, se non puoi dimostrare il pagamento delle spese, tra l’altro rispettando specifiche indicazioni, non puoi fruire della detrazione né per interventi di recupero né per bonus mobili.
      rispondi al commento
  • Alessio
    Alessio
    Mercoledì 12 Maggio 2021, alle ore 08:35
    Sto acquistando l'arredamento completo per un appartamento in affitto in un palazzo dove la proprietà sta eseguendo lavori di sostituzione infissi, rifacimento cappotto termico e facciata.
    Posso richiedere il bonus mobili come affittuario?
    rispondi al commento
    • Svevavolo
      Svevavolo Alessio
      Venerdì 28 Maggio 2021, alle ore 17:00
      Ciao, non sono espertissima...Se l’intervento riguarda le parti comuni si può fruire del bonus mobili solo per mobili ed elettrodomestici da utilizzare per le parti comuni e non per la singola unità immobiliare; può fruirne chi effettivamente sostiene le spese e benefici delle detrazioni per interventi di recupero.  
      rispondi al commento
  • Crilulu
    Crilulu
    Sabato 24 Aprile 2021, alle ore 11:42
    Buongiorno,Verrà aperta una CILA a nome di mio marito (unico proprietario) per la ristrutturazione che faremo nel nostro appartamento. Faremo cessione del credito per avere bonus 50% . Dovremmo quindi avere la possibilità di accedere al bonus mobili ma mio marito è incapiente IRPEF.  Posso nel caso pagare io parte della ristrutturazione con relative fatture intestate a me per avere il bonus mobili che invece potrei detrarre? O tutta la ristrutturazione deve essere intestata e pagata da mio marito? Grazie mille
    rispondi al commento
  • Tommaso
    Tommaso
    Martedì 13 Aprile 2021, alle ore 23:44
    Siamo proprietari di un appartamento.
    A marzo 2021 abbiamo effettuato la sostituzione degli infissi da un modello in alluminio di 20 anni fà con un modello in legno e vetro con tecnica coibentata per isolamento acustico e termico.
    Possiamo usufruire del bonus mobili 2021 oppure dobbiamo effettuare altri tipi di interventi, tipo sostituzione della caldaia?
    rispondi al commento
  • Lucad94
    Lucad94
    Mercoledì 7 Aprile 2021, alle ore 12:19
    Ho aperto una C.I.L.A. per manutenzione straordinaria nel mese di settembre 2020.
    Sto approfittando dell'agevolazione "ristrutturazione edilizia" al 50%.
    Ho quasi terminato i lavori e il geometra a breve dovrà presentare la fine lavori al comune.
    Visto comunque che casa mia è completamente vuota, una volta terminati i lavori inizierò a comprare mobili e vorrei sapere se posso usufruire del bonus mobili (ovviamente fino a 31 dic. 2021).
    Quindi la mia domanda è questa: se il geometra presenta la fine lavori, posso accedere la stesso al bonus mobili?
    Oppure sono costretto a lasciare la C.I.L.A. aperta?
    rispondi al commento
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