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Vediamo nel dettaglio quali sono le modalità per richiedere il Bonus mobili sotto forma di detrazione fiscale 2022.
Andiamo con ordine e ricordiamo che il Bonus mobili è l'agevolazione fiscale riconosciuta per l'acquisto di mobili o grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (o A per i forni) che vengono acquistati in occasione di un intervento di ristrutturazione.
Il Bonus mobili volto al recupero delle spese per l'acquisto di mobili destinati ad arredare immobili oggetto di ristrutturazione può essere portato in detrazione nel modello 730/2022 ma come fare?
Per poter beneficiare dei vantaggi fiscali riconosciuti dallo Stato, i mobili e i grandi elettrodomestici devono essere acquistati in occasione di lavori di ristrutturazione siano iniziati a far data dal 1° gennaio dell'anno precedente l'acquisto.
Come indicato dall'Agenzia delle Entrate nella sua guida aggiornata si potrà portare in detrazione il 50% della spesa sostenuta entro un limite massimo pari a 16.000 euro per i costi sostenuti nel 2021 che rilevano ai fini della dichiarazione dei redditi 2022.
Nel momento in cui si parla di Bonus mobili si deve in primo luogo tenere a mente che per tale agevolazione fiscale non sono previsti sconto in fattura o cessione del credito (a differenza del Bonus ristrutturazioni cui il Bonus mobili è collegato) e pertanto la detrazione è l'unica modalità di fruizione dell'incentivo fiscale.
I contribuenti che nell'anno di imposta 2021 hanno sostenuto dei costi per acquistare mobili e grandi elettrodomestici, al fine di arredare immobili ristrutturati dovranno riportare le informazioni necessarie nel modello di dichiarazione dei redditi 2022.
Dove vanno inseriti tali dati?
Per poter fruire del Bonus mobili si dovrà compilare il Quadro E "Oneri e spese", la Sezione III C “Altre spese per le quali spetta la detrazione del 50% e del 110%”, e il Rigo E57.
In riferimento alle spese sostenute dal 1° gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2021 si potrà portare in detrazione una spesa massima di 16.000 euro che dovrà essere suddivisa in 10 rate di pari importo.
Nel modulo dichiarazione dei redditi si potrà riportare anche il dato relativo a eventuali rate residue per spese effettuate negli anni di imposta precedenti.
Per portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi le spese rientranti nel Bonus Mobili, è possibile per quest'anno applicare le vecchie classi energetiche in riferimento a tutti gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2021.
Si continua dunque a prendere in considerazione il vecchio sistema di classi energetiche, riservando al prossimo anno il nuovo meccanismo di etichettatura.
Con l'anno 2022 sono state introdotte alcune novità a seguito della Legge di Bilancio 2022. La Manovra finanziaria ha infatti comportato la riclassificazione delle categorie del Bonus mobili introducendo un sistema di nuove etichette.
In riferimento alle spese sostenute a partire dal gennaio 2022, oltre alle novità relative alle etichettature, abbiamo un nuovo limite di spesa. Il tetto massimo di spesa per i costi sostenuti nel 2022 sarà infatti pari a 10.000 euro.
Come già anticipato, per poter beneficiare del Bonus mobili è necessario che il contribuente abbia eseguito interventi di recupero del patrimonio edilizio e abbia pertanto fruito del bonus ristrutturazioni pari al 50% che viene indicato nella Sezione III A del modello 730/2022.
Si fa presente che il Bonus mobili viene riconosciuto anche in caso di interventi di volti al miglioramento del rischio sismico (Sismabonus) o di interventi rientranti nel Superbonus 110%.
Devono essere soddisfatte due condizioni:
La detrazione potrà essere richiesta in riferimento a ciascuna unità immobiliare che è stata ristrutturata e per la quale si è proceduto con l'acquisto di arredi.
Si ricorda che i limiti di spesa sono riferiti alla singola unità immobiliare, che include anche le sue pertinenze.
Il bonus mobili è inoltre riconosciuto per arredi riferiti alla parte comune dell'edificio condominiale oggetto di ristrutturazione, indipendentemente dal numero dei contribuenti che partecipano alla spesa.
Se come abbiamo visto la data di inizio lavori deve precedere la data di acquisto dei mobili, non ci sono vincoli in merito alla data di effettuazione della spesa per gli arredi.
Questi possono essere acquistati senza perdere l'agevolazione, anche se le spese della ristrutturazione siano sostenute successivamente.
Tra gli interventi volti al recupero del patrimonio edilizio che consentono di fruire del Bonus mobili vi sono:
La documentazione è un aspetto molto importante nel momento in cui si intende fruire di un bonus sotto forma di detrazione fiscale.
Ci sono infatti dei documenti che devono essere conservati con estrema cura poiché il contribuente può essere oggetto di controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate.
In via generale stiamo parlando dei documenti attestanti che una determinata spesa è stata effettuata. Si tratta di:
Ammesso il Bonus mobili anche nel caso in cui le fatture siano intestate a un coniuge ma la spesa sia stata sostenuta dall'altro.
Sarà chi ha effettivamente sostenuto la spesa a poter fruire dell'agevolazione fiscale purché sussistano ovviamente tutti i requisiti di legge.
Qualora si acquistino grandi elettrodomestici come forni, frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, ecc..la spesa con i dati a essa relativi dovrà essere comunicata a Enea.
Si precisa tuttavia che non si tratta di un vero obbligo poiché la mancata o tardiva comunicazione non comporta la perdita del diritto alle detrazioni, come disposto dalla risoluzione dell'Agenzia delle Entrate n. 46/E del 18 aprile 2019.
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