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Tra le varie detrazioni fiscali, il bonus mobili e il bonus elettrodomestici sono molto utilizzati, soprattutto perché complementari alle opere di ristrutturazione di un immobile.
È importante fare attenzione ai limiti di spesa in quanto, il plafond a disposizione, è legato all’anno di apertura della CILA.
Il Bonus Mobili ed elettrodomestici è una detrazione Irpef del 50% (da ripartire in 10 quote annuali) per le spese sostenute nel 2022, 2023 e 2024. Il massimale di spesa è di 10.000 euro per l’anno 2022 e poi scende a 5.000 euro per il 2023 e il 2024.
Tali bonus sono utilizzabili per acquistare mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, E per lavatrici, lavastoviglie e lavasciugatrici, F per frigoriferi e congelatori, al fine di arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
Per poter fruire del Bonus Mobili, gli interventi di recupero del patrimonio edilizio devono essere iniziati dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.
In pratica, se ho comprato dei mobili nel 2021, i lavori devono essere cominciati dal 1° gennaio 2020; in caso invece di lavori iniziati nel 2019, non si ha diritto alla detrazione.
Cosa succede se l’intervento viene eseguito a cavallo di due anni?
Il massimale raddoppia?
Si può sfruttare la detrazione ma il massimale non raddoppia. L'Agenzia delle Entrate, entrando nel merito della questione, spiega che, se gli arredi sono stati acquistati in due anni d’imposta diversi e si riferiscono al medesimo intervento di recupero del patrimonio edilizio, il limite di spesa da considerare deve essere al netto delle spese sostenute nell’anno precedente per cui si è già usufruito della detrazione.
Il che vuol dire che il plafond a disposizione potrebbe ormai essere esaurito in quanto, per gli acquisti di mobili ed elettrodomestici effettuati nel 2022, il limite massimo di spesa è di 10.000 euro, mentre nel 2023 è di 5.000 euro.
Per chiarire meglio la cosa, ecco un esempio pratico.
Se nel 2022 ho speso 8.000 euro per acquistare dei mobili, non potrò spendere i restanti 2.000 nel 2023 in quanto il massimale si abbasserà a 5.000 euro e, quindi, il bonus risulta essere ormai coperto interamente.
Al contrario, se nel 2022 ho speso 4.000 euro, per l'anno successivo non potrò usufruire di 6.000 euro (spettanti nel corrente anno), ma di soli 1.000 euro in quanto il plafond complessivo del 2023 è di 5.000 euro.
Si ricorda che le spese devono essere sostenute da chi ha pagato anche quelle di ristrutturazione. Inoltre, le detrazioni non si trasferiscono, né in caso di compravendita dell’immobile né di decesso del contribuente.
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