Bonus mobili: quali documenti conservare per il 730

Per accedere al bonus mobili tramite la compilazione del modello 730/2023 è necessaria la conservazione di alcuni documenti. Vediamo di quale si tratta
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Come usufruire del bonus mobili


Il bonus mobili elettrodomestici, una delle agevolazioni prorogata anche per quest'anno, potrà essere utilizzato sotto forma di detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi 2023.

Spiego in questa sede quali sono i documenti da conservare ai fini della compilazione del modello 730/2023.

Altro aspetto sul quale mi soffermerò è quello relativo alle modalità di pagamento delle spese sostenute, le cui regole dovranno essere attentamente seguite per non essere esclusi dal beneficio fiscale.

Bonus mobili
Infine, ricordo che il bonus mobili non può essere utilizzato sotto forma di sconto in fattura o cessione del credito.


Bonus arredamento: quanto si può portare in detrazione


Con il bonus mobili, finalizzato all'acquisto di arredi ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica, sarà possibile ottenere un rimborso Irpef pari al 50% della spesa sostenuta, entro il limite di spesa, per il 2023, pari a 8000 euro.

Ricordiamo che la dichiarazione dei redditi con modello 730/2023 fa riferimento al periodo di imposta 2022, dunque alle spese sostenute nell'anno precedente per le quali le regole erano differenti. Il limite di spesa da considerare è infatti pari a 10.000 euro.

Il rimborso avviene con restituzione di 10 quote annuali di pari importo.


Quali spese possono essere detratte


Le spese che possono essere detratte sono quelle relative all'acquisto di nuovi arredi e grandi elettrodomestici resosi necessario a seguito dell'esecuzione di interventi di ristrutturazione. Sono incluse altresì le spese di trasporto e montaggio.

Il bonus mobili è dunque fruibile in concomitanza con il Bonus ristrutturazioni e le due misure possono essere cumulate. Il bonus mobili non è abbinabile pertanto a lavori come tinteggiature, riparazioni o rifacimento di pavimenti. Il bonus spetta anche a coloro che abbiano accesso al Sismabonus e Superbonus.

Bonus mobili documenti
Si può fruire del Bonus mobili anche in caso di acquisto di una casa da imprese o cooperative che ne abbiano effettuata la ristrutturazione nei 18 mesi precedenti.


Quando si può detrarre il bonus mobili e lavori da eseguire


Requisito essenziale per poter beneficiare dell'agevolazione fiscale è che i lavori di ristrutturazione cui il bonus mobili è connesso siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell'anno precedente quello in cui viene sostenuta la spesa per i mobili.


Quali documenti conservare per il bonus mobili


In base alle indicazioni fornite dall'Agenzia delle Entrate nell'apposita guida dedicata al Bonus mobili ci sono una serie di documenti che devono essere conservati per non perdere la detrazione fiscale.

Si tratta di:

  • ricevuta del bonifico;

  • ricevuta degli altri mezzi di pagamento tracciabili;

  • documentazione di addebito sul conto corrente;

  • fattura di acquisto rilasciata dal fornitore, contenente l'indicazione dettagliata dei bene acquistati, in particolare specifica della natura, qualità e quantità dell'oggetto acquistato.


Modalità di pagamento per fruire del bonus mobili


Non tutti i metodi di pagamento possono essere validamente utilizzati per ottenere il riconoscimento del bonus mobili. Sono ammessi a tal fine i mezzi di pagamento tracciabili. Esclusi gli assegni bancari e contanti.

Sono consentiti carte di credito, carte di debito, bonifico bancario, con indicazione della causale del versamento, codice fiscale del beneficiario della detrazione e della partita IVA o del codice fiscale del rivenditore.

Qualora il pagamento sia effettuato tramite bonifico, non occorre avvalersi di quello soggetto a ritenuta che deve essere utilizzato per le spese di ristrutturazione edilizia.
Bonus mobili modello 730Ammessa anche la possibilità di poter effettuare un pagamento rateale tramite finanziamento. Condizione necessaria, in questa fattispecie, è che la società che eroga il finanziamento versi il prezzo per l'acquisto con le modalità che sono obbligatorie per l'accesso al bonus mobili.

Il contribuente dovrà altresì disporre di una ricevuta di pagamento.

L'anno di sostenimento della spesa ai fini dell'agevolazione sarà quello in cui la società finanziaria ha effettuato il pagamento.


Mobili acquistati all'estero: come funziona


Si potrà fruire del Bonus Mobili anche per arredamenti ed elettrodomestici acquistati all'estero. In questo caso il pagamento può avvenire anche per mezzo di un ordinario bonifico internazionale (bancario o postale) purché siano inseriti i seguenti dati:

  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione;

  • la causale del versamento.


Il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato potranno essere sostituiti dall'analogo codice identificativo eventualmente attribuito dal Paese estero.

Anche in tale ipotesi occorre conservare tutta la documentazione utile nell'evenienza di un controllo da parte del Fisco.


Come si inserisce il bonus mobili nel modello 730/2023


Come fare a inserire il bonus mobili ed elettrodomestici nel modello 730/2023?

Ai fini della compilazione della dichiarazione dei redditi facciamo subito presente che sarà possibile avvalersi delle competenze sull'argomentodi un Caf o di un consulente fiscale abilitato.

Per beneficiare del bonus mobili non occorre effettuare una specifica domanda ma semplicemente indicare, nel modello che viene utilizzato dal contribuente, l'ammontare delle spese sostenute per l'ottenimento del rimborso fiscale.

In vista dell'apertura della stagione dedicata alla dichiarazione dei redditi vediamo con quali modalità occorre fare richiesta del Bonus mobili sotto forma di detrazione nel modello 730/2023.

Sarà necessario effettuare la compilazione della sezione III C del Quadro E (Oneri e Spese), dedicata alla detrazione pari al 50% delle spese per arredi e grandi elettrodomestici. Nel Rigo 57 occorre riportare l'intero ammontare sostenuto, per ottenere il rimborso della prima rata, in riferimento alla spesa avvenuta nel 2022.

Si ribadisce che l'importo detraibile dovrà essere ripartito in 10 quote annuali.

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